Wonderbook: Il libro degli Incantesimi – Wonderbook: Il Libro degli Incantesimi

Il libro delle meraviglie

Il titolo che apre questa recensione è la traduzione letterale di Wonderbook, l’ultima periferica di casa Sony, capace di far prendere vita alle sue pagine e di trasportarci nello stupefacente universo della realtà aumentata. Grazie infatti alla telecamera PlayStation Eye e al controller Move potremmo osservare sullo schermo tutto ciò che le pagine del libro (dodici, escludendo la copertura, anch’essa interattiva) ci proporranno e col sistema di controllo basato sui nostri spostamenti è possibile un’interazione a 360° con gli elementi presenti sullo schermo, dove ci saremo anche noi, costantemente ripresi dalla telecamera Sony. E quale universo letterario/videoludico/cinematografico poteva prestarsi ad hoc per inaugurare in grande stile questa nuova esperienza di gioco? Saliamo tutti sul binario 9 e 3/4, Hogwarts ci aspetta assieme al suo magico mondo grazie all’ottimo lavoro svolto dai London Studio.
 

Il contenuto dell’edizione Wonderbook+gioco+PSEye+Move in tutto il suo splendore


La magia, l’illusionismo, la prestidigibilizzazione

La storia è questa: dopo aver scelto la nostra Casa ed esserci fatti una foto, abbiamo preso in prestito un vecchio libro dalla biblioteca di Hogwarts, la scuola di magia più famosa del mondo, dove si sono svolti la maggior parte degli avvenimenti che hanno coinvolto Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, i loro compagni di scuola e i maghi più potenti del mondo. Ovviamente non si tratta di un libro qualsiasi, ma di un vero libro magico nel quale sono raccolti ben venti incantesimi, tutti da imparare. La voce narrante ci seguirà durante tutta la nostra avventura ed oltre ad insegnarci come usare la nostra fida bacchetta (ossia il nostro Move, trasformato ad arte su schermo in una lignea bacchetta dalla punta luminosa) e come pronunciare correttamente il nome della magia da noi utilizzata, ci racconterà come sono nati alcuni incantesimi e molte altre curiosità che circondano questo libro, scritto ben 200 anni fa da Miranda Gadula ed abbandonato nella sezione proibita della biblioteca. Ma non è finita qui, perché dopo ogni capitolo del libro saremo persino chiamati ad affrontare degli esami che ci daranno la possibilità di andare avanti nell’apprendimento di tutti i segreti di Miranda. Nessuno regala titoli senza aver fatto delle verifiche, insomma, neanche in un videogioco.

Da così…


Non aprite quel libro!

Una volta inserito il disco nella console, sarete guidati passo passo nella calibrazione del Move e del Wonderbook. Una guida semplice e simpatica vi illustrerà come disporvi nella stanza e come posizionare al meglio voi stessi, il Move e la telecamera. Questo titolo è un gioco che si presta particolarmente ad essere giocato seduti a terra, in uno spazio ampio, senza troppe limitazioni per i vostri movimenti e soprattutto in una posizione decisamente abbassata rispetto alla televisione: scordatevi quindi di giocare stando seduti alla scrivania, in quanto è necessario un discreto angolo di visuale per permettere a tutta la scena di svolgersi, ma soprattutto per poter inquadrare al meglio il Wonderbook. A proposito della periferica in sé, rileviamo con piacere che si dimostra abbastanza solida e affidabile, dalle dimensioni piuttosto ampie, ma non eccessive, proprio a favore di una sensazione di robustezza che si sposa bene con l’uso più o meno intensivo da parte dei piccoli giocatori. Nel momento in cui la calibrazione è andata a buon fine, l’esperienza di gioco è decisamente soddisfacente, in quanto il Move risponde reattivamente anche ai movimenti più sottili e l’interazione con ciò che “fuoriesce” dal Wonderbook è ottimale e non si verificano mai bug o effetti di sovrapposizione di elementi. Ripetiamo, tuttavia, che la buona riuscita dell’esperienza di gioco è la naturale conseguenza di una precisa disposizione delle periferiche e della vostra posizione di gioco, quindi rimboccatevi le maniche, spostate quel tavolo, stendete il tappeto e poi tuffatevi nel mondo della realtà aumentata godendo appieno di questa divertente ed artistica esperienza.

…a così! Espressioni simili saranno all’ordine del giorno durante le sessioni di gioco.


Venite con me, nel mio mondo fatato per sognar…

Il gioco, è innegabile, si rivolge principalmente ai più piccoli (nonostante la classificazione PEGI-7) e fa leva sul loro viscerale amore per l’universo magico di Harry Potter. Questo titolo si colloca appieno nel mondo di Pottermore (vi invitiamo a visitare il sito per saperne di più), e l’autrice stessa della fortunata saga, J.K. Rowling, ha partecipato alla sua realizzazione creando nuovi contenuti, nuovi incantesimi e nuove storie, così da poter inserire appieno questo titolo tra i prodotti ufficiali di Harry Potter. Il fatto che sia stato ideato per bambini, però, non toglie che sia godibile anche da chi non lo è più, in quanto è un titolo che offre scene spettacolari oltre ad un divertimento puro, generato dalla possibilità di eseguire in prima persona tutti gli incantesimi più famosi della saga e di vederli all’opera su schermo, in tempo reale. Il gioco, infatti, regala più divertimento che sfide, in quanto la difficoltà è decisamente bassa: pensate che il semplice completamento del titolo porta all’acquisizione di un trofeo di Platino. La scelta di renderlo così semplice e breve potrebbe far storcere il naso al purista della sfida, ma di certo questo è un gioco che va preso come un piacevole passatempo, soprattutto se condiviso, utile per passare qualche ora in un mondo magico e completamente interattivo. Siamo sicuri che anche i più grandicelli, comunque, apprezzeranno non poco, specie se fan della saga del maghetto inglese, in quanto risulta facilissimo provare stupore e meraviglia di fronte al libro che prende vita su schermo e alla possibilità di essere finalmente parte attiva e non più “classici” giocatori con un semplice controller in mano.

Quando tutto manca, potrete comunque darvi al giardinaggio!


Un tripudio di miccette

Dalla nostra Move-bacchetta uscirà di tutto: acqua, fuoco, luce e chi più ne ha più ne metta. Potremo sollevare un barattolo pieno di occhi, farlo cadere e aprire, afferrare quindi i bulbi da esso fuoriusciti e lanciarli ripetutamente per aria; potremo sradicare mandragole e affrontare antiche creature per domarle coi nostri incantesimi, rivivere la storia di grandi maghi e dei loro incantesimi assistendo a delle rappresentazioni di marionette, nonché imparare ad aprire dei forzieri ben chiusi: questa è solo una piccolissima parte delle possibilità che avremo nel corso della nostra magica avventura. Il motore grafico anima a meraviglia questo mondo, con degli effetti ambientali e di luce di altissimo livello, per non parlare della fisica degli oggetti da noi maneggiati con la nostra bacchetta, decisamente verosimile e ottimamente resa su schermo. Il gioco è interamente localizzato in italiano, l’adattamento e la traduzione sono perfettamente in linea con il lessico e lo stile tipici della saga di Harry Potter; inoltre è facilmente comprensibile anche per i giocatori più piccoli. Uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie, dunque, mentre anche dal punto di vista del sistema di controllo, come si diceva precedentemente, l’esperienza di gioco risulta scorrevole e piacevole. Superata la prima fase di apprendimento delle meccaniche di funzionamento della bacchetta, tutto il resto sarà intuitivo e mai stancante.

Un incantesimo… incandescente!


Avada kedavra!

Wonderbook: Il Libro degli Incantesimi è un gioco colto, raffinato, sviluppato e realizzato ad arte, un vero e proprio must per chi apprezza la saga di Harry Potter e desidera cimentarsi con un modo nuovo, estremamente interattivo, di giocare. Il target ovviamente è decisamente giovane, ma noi ci sentiamo di consigliarlo a chi ama il mondo magico di Hogwarts o a chi ha voglia di provare qualcosa di diverso dai soliti Call of Duty/Fifa/Pes. Chi pretende un grado elevato di sfida potrebbe rimanere deluso, in quanto in questo titolo si predilige la qualità alla quantità, anche rispetto alla durata dell’avventura che non si dimostra particolarmente lunga (sono presenti solo 20 capitoli) e questo rappresenta di sicuro un difetto sul quale i London Studio avrebbero potuto lavorare un po’ più. Il Wonderbook, invece, è promosso a pieni voti, nonostante sia consigliabile giocare in un ambiente adatto: chissà, forse è arrivato il momento giusto per ristrutturare casa?

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