World of Warcraft: Cataclysm – Anteprima World of Warcraft: Cataclysm

Puntuale come un orologio svizzero, al Blizzcon 2009 (l’annuale evento made in Blizzard che viene utilizzato dalla casa produttrice californiana per promuovere i propri prodotti) viene presentata la prossima espansione di World of Warcraft, intitolata Cataclysm. Andiamo a scoprire le interessanti novità che porterà questa espansione.
 

 

Per quest’anno, non cambiare…

…stesso continente, stesse zone. Eh già, perchè al contrario delle altre espansioni, The Burning Crusade con le Outland e Wrath of the Lich King con Northrend, Cataclysm non aggiungerà nessun nuovo continente rispetto a quelli già esistenti, ma in concreto si avrà una completa rivisitazione di Azeroth, che verrà totalmente trasformata dall’imminente cataclisma. La storia è semplice: Deathwing, Neltharion all’anagrafe, si è risvegliato dopo aver covato odio e rabbia verso il mondo per migliaia di anni, più imbestialito che mai, e la sua potenza unita alla rabbia accumulata si ripercuotono negativamente sui poveri abitanti di Kalimdor e degli Eastern Kingdoms, che vedono la loro patria totalmente cambiata dalla furia degli elementi.

Ecco così che Kalimdor verrà probabilmente spaccata in due, le amate Barrens verrano sconvolte, con spaccature nel terreno e lava ovunque, Ashenvale subirà il disboscamento da parte dell’orda, Orgrimmar distrutta, Darkshore sconvolta dalla furia del mare e mezza sommersa dalle acque, Stonetalon invasa da vulcani e fiumi di magma, e questo toccherà ogni zona dei due continenti, che verrano appunto rifatti da zero.

Sotto questo punto di vista verranno anche cambiate tutte le quest, alcune zone che prima erano di livello elevato ora saranno diminuite (Azshara per esempio sarà 10-20), questo perchè, a quanto pare, il vecchio continente non sfrutterà interamente il phase system introdotto col Lich King, ma verrà proprio cambiato, quindi chi inizierà a giocare post-Cataclysm non vedrà mai i continenti com’erano precedentemente, ma vivrà la propria avventura direttamente nei continenti cambiati (e questo è ancora poco chiaro, non si sa esattamente se i continenti cambieranno per chiunque o basterà tenere installato Vanilla per gustarsi le "vecchie" zone). In questo scenario apocalittico però, orda e alleanza potranno fare affidamento su nuovi alleati.

 

Le nuove Barrens

 

Anche desolace sembra leggermente cambiata

 

Wolf is money, friend

Il cataclisma lanciato da Deathwing non colpisce solamente i due continenti a noi noti, ma anche tante piccole isole sparse per il Grande Oceano le quali, scosse da violenti terremoti ed eruzioni vulcaniche, hanno costretto i propri abitanti Goblin a fuggire per evitare morte certa e a cercare rifugio aldilà del mare. Purtroppo per loro il viaggio non è stato proprio confortevole: dopo un naufragio i Goblin si ritrovano in una serie di isole sconosciute, controllate dagli umani, i quali non vedono di buon’occhio i naufraghi, attaccandoli e uccidendoli in massa. A salvarli da un annientamento annunciato però ci pensa l’Irda, che ha così modo di assicurarsi un nuovo, prezioso alleato per la lotta contro l’Alleanza e contro i mali del mondo: i Goblin per l’appunto.

Negli Eastern Kingdoms intanto, nella nazione umana di Gilneas, i Forsaken hanno lanciato l’attacco al Graymane Wall, il portale che per secoli ha mantenuto in pace i territori degli umani. Come se non bastasse un’invasione di zombie, i poveri abitanti di Gilneas sono inoltre alle prese con problemi personali. Pare infatti che quando sorga la luna piena, questi abbiano la brutta abitudine di trasformarsi in licantropi affamati di sangue. A tendere loro una mano ci pensano però gli Elfi della Notte, che riescono quindi a portare nelle file dell’alleanza i bestiali Worgen. L’acquisto di due razze non porta con sè solo cambiamenti di tipo prettamente estetico, ma costringe gli sviluppatori a creare nuove starting zone, ecco così che nascono Gilneas e le Lost Isles, che se unite a Mount Hijal, Uldum, Isle of Kezan, The Sunken City of Vashj’ir, Twilight Highlands vanno a formare le 7 zone nuove.


Goblin…

 

..e Worgen

 

Level Cap, pve e altre novità

Altra sostanziale novità è l’aumento del level Cap, non più aumentato di 10 unità, come accaduto in precedenza, ma bensì della metà, portando il livello massimo ad 85. Dal punto di vista del pve il gioco non promette sostanziali stravolgimenti da quanto visto finora, o almeno clamorose novità non sono tuttora note: ci sarà la solita carrellata di raid legati al lore del gioco, praticamente certa la presenza di Azshara, la regina degli elfi nel periodo dell’esplosione di Kalimdor con annessa formazione del Maelstrom, il grande ritorno di Ragnaros, non più a Molten Core ma bensì in una nuova istanza ambientata nel piano elementare del fuoco, Uldum, le versioni eroiche di Shadowfang Keep e Deadmines. Sicuramente apparirà Deathwing, d’altronde è colpa sua se è successo tutto questo bailamme quindi in qualche modo bisognerà fargliela pagare.

Interessante novità nella progressione del pg è il Path of the Titans, anche se non è ancora chiaro il suo funzionamento: dovrebbe essere una sorta di progressione del pg legato ai successi in game, con una sorta di talent tree secondario, ma ripeto: è ancora molto oscura come cosa. Verranno finalmente implementati i Battleground Rated, richiesti a gran voce dalla comunità  e ancora, livelli di gilda, achievement di gilda, mount volanti ad Azeroth e una nuova professione secondaria: Archeology. Insomma di carne al fuoco ce n’è, le idee finora mostrate sembrano buone, bisognerà vedere se Blizzard riuscirà a mantenere un livello elevato dei suoi prodotti o meno. Non ci resta che aspettare e visitare Gamesource per restare aggiornati su questa espansione.
 

Uno scorcio di Gilneas

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