World of Warcraft: Legion – Recensione

World of Warcraft è come un ex fidanzata. Quella ragazza che hai amato, con cui pensavi di passarci una vita insieme e invece poi qualcosa è cambiato: tu sei cambiato, lei è cambiata, il modo di vedere la vostra relazione nel futuro è cambiato. Per un motivo o per un altro le vostre strade si sono divise. Anche se sei consapevole che ormai è finita, speri sempre che lei ti chiami; che ti faccia sapere come sta o addirittura ti chieda di tornare insieme. World of Warcraft è esattamente questo: un vecchio amore da cui tornare, di tanto in tanto, per cercare quell’emozione profonda che per la prima volta ci ha legato al mondo degli MMORPG e dei videogiochi in generale.

Riuscire a far tornare i vecchi videogiocatori e attrarne di nuovi è stato sempre un compito difficile per Blizzard, in un’altalenante realtà che ha portato gli iscritti al minimo storico. Questa volta ce l’hanno messa davvero tutta, con l’augurio di chiudere quell’emorragia di utenti che si porta dietro da Mist of Pandaria. World of Warcraft: Legion offre una varietà di nuovi contenuti mai vista prima in una sola espansione: una nuova classe eroica, armi leggendarie e zone di ritrovo in comune per ogni classe, insieme e molto altro ancora. La fionda gravitazionale generata dall’uscita nelle sale cinematografiche del film Warcraft e l’aggiunta di nuovi contenuti basterà a riportare in auge uno dei più grandi MMORPG di tutti i tempi?

World of Warcraft: Legion recensione

I demoni sono tra noi

Gli eventi di World of Warcraft: Legion si svolgono poco dopo la conclusione della nostra incursione a Draenor. Con Archimonde sconfitto, Gul’dan riesce a fuggire dalla cittadella infernale attraverso un portale demoniaco. Il nostro alleato Khadgar ci spinge però a non prendere la situazione alla leggera: il suo ritorno su Azherot è solo questione di tempo. Intanto lo stregone viene convocato da Kil’Jaeden, che lo persuade a raggiungere Le Isole Disperse e rompere i sigilli nella tomba di Sargeras, in modo da creare un portale che dia accesso alla Legione Infuocata ad Azherot.

Parallelamente, poco prima di essere sconfitto in cima al Tempio Nero, Illidan Grantempesta ha inviato tutti i suoi seguaci attraverso un portale demoniaco a Mardum, la prigione di tutti i demoni, per recuperare anch’egli la chiave di Sargeras. Mentre quindi gli eroi combattono ai cancelli del Tempio Nero per arrivare in cima, Illidan è l’unica linea di difesa fra Azeroth e la Legione. Una volta arrivati a Mardum però gli Illidari si ritrovano a soccombere ai demoni di Gul’dan: costretti a scappare, ritornano al Tempio Nero, ma anche qui la loro sorte è severa: il loro leader viene imprigionato da Maiev Cantombroso e dopo una breve lotta, periscono definitivamente.

Ora però la Legione è tornata, motivo per cui i restanti seguaci di Illidan decidono di coalizzarsi con Maiev, (voi), l’orda e l’alleanza per sgominare definitivamente tale minaccia.

Nuova classe, nuovi accessori

Il cacciatore di demoni si inserisce quindi fra le classi giocabili di World of Warcraft, come un’ibrido fra il già presente assassino e lo stregone. Vestito di armature leggere in pelle e con la possibilità di ricoprire il ruolo di DPS (Rovina) o Tank (Vendetta), combina la grande mobilità degli assassini alle potenti magie degli stregoni. Quest’elfo esiliato dopo aver usato i poteri della legione può trasformarsi nei momenti di necessità accedendo ad abilità proibite, che variano in base alla specializzazione selezionata: più velocità di attacco nel caso si opti per Rovina, una difesa quasi immortale nel caso di Vendetta.

World of Warcraft: Legion recensione 1

Nonostante siano ciechi per natura, dietro alla loro benda si nasconde una visibilità da non sottovalutare. Riescono infatti a scorgere cosa si nasconde dietro ai muri o ad altri ostacoli, permettendo molte volte di anticipare le mosse degli ignari avversari. Insieme all’abilità di allontanarsi o avvicinarsi di scatto all’avversario, portano con sé una delle più innovative feature, ovvero il doppio salto: si potrà viaggiare nell’area con stile, ma sarà anche possibile raggiungere punti inaccessibili alle altre classi; l’aggiunta poi della planata permette di ricoprire vaste aree della mappa in poco tempo, nonché di atterrare sui nemici di soppiatto. Quanto sarebbe stato bello avere questa abilità durante Dreanor per conquistare i 100 tesori dell’impresa Ricognizione di Draenor.

L’altra grande novità di Legion sono le cosiddette “Enclavi di classe”. Questi luoghi sono grandi punti di ritrovo a tema, divisi per ogni classe presente nel gioco (ad esempio la sala di classe dei guerrieri è una replica del Vallalah, con tanto di valchirie e Odino seduto sul trono). Queste sale sono state aggiunte e plasmate secondo i feedback arrivati dalle Guarnigioni presenti su Dreanor: anche se le meccaniche in sé vennero ben accolte dalla comunità, l’impossibilità di incontrare altri giocatori nella base isolava il player dal contesto. Tutto l’opposto di quello che un MMORPG dovrebbe offrire. Le nuove sale di classe nascono proprio per sopperire a questa mancanza, ora sono a tutti gli effetti un punto dove i giocatori si possono incontrare e scambiare oggetti insieme a molte altre funzioni sociali. Sarà inoltre possibile modificare i propri artefatti, ottenere quest e altri oggetti cosmetici, ma sopratutto lanciare la nostra offensiva contro la legione infernale.

Orange is the new Purple

Un’altra grande novità del titolo è la presenza di armi leggendarie per tutte le classi e le specializzazioni del gioco. Tutti quelli che hanno sognato di impugnare la Brandicenere durante i primi anni di World of Warcraft, adesso potranno farlo. Ogni personaggio potrà impugnare una famosa arma leggendaria in base alla sua specializzazione che al meglio rappresenta le proprie capacità, i cosiddetti artefatti. Il paladino che vuole ricoprire il ruolo di DPS ad esempio, potrà impugnare la Brandicenere (la famosa spada usata contro i nonmorti da Alexandros Mograine), mentre gli sciamani potranno brandire il Martelfato (meglio noto come martello di Thrall).

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A differenza delle armi delle vecchie espansioni, ottenerle è molto più semplice e non sono richiesti diversi mesi e perdita di sangue dai polpastrelli. Inoltre essendo completamente personalizzabili, sia nell’aspetto che nelle abilità, si potranno potenziare attraverso un’albero di talenti, spendendo dei punti ottenibili solamente durante gli assalti alla legione infernale. Prossimamente verrà anche data la possibilità di ottenere gli artefatti appartenenti alle altre specializzazioni, senza dar quindi limite al tipo di ruolo che si vuole ricoprire durante l’avventura in World of Warcraft: Legion.

Certo è che questa nuova aggiunta farà storcere il naso ai giocatori più accaniti. Quelli che hanno cercato in tutti i modi di ottenere un tratto distintivo (arancione) per dimostrare il loro valore fra le terre di Azeroth. Non importando più il grado di bravura di un giocatore, l’arma leggendaria posseduta perderà di netto il suo valore intrinseco. Siamo curiosi di capire come in futuro Blizzard deciderà di risollevare la situazione.

Revamp!

Ogni nuova espansione, con i livelli aggiuntivi che ne conseguono, ci ha abituati a ottenere nuove abilità e nuovi talenti da aggiungere all’arsenale. Questa volta l’intero albero dei talenti, dei glifi e delle abilità è stato totalmente rinnovato. Alcune abilità sono state fuse, spostate o cancellate, tutto questo per rendere l’esperienza di gioco più amichevole sopratutto per quelli che per la prima volta si approcciano al mondo di WoW.

A beneficiare ti tali modifiche è stato anche il sistema di livellaggio dal 100 al 110. Mentre prima le zone erano suddivise per livelli, adesso attraverso le enclavi, si potrà decidere  in quale zona avventurarsi senza aver paura del livello dei nemici. La loro forza sarà infatti direttamente proporzionale a quella del giocatore.

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Spariscono anche i tediosi “hub” delle quest, cioè i piccoli villaggi dove era possibile fare scorta di quest, sostituiti da un sistema più lineare e meno noioso di avanzamento del livello. Nota assolutamente positiva è anche la presenza delle “cutscene” che non solo sono aumentate di qualità, ma anche di numero e renderanno l’esperienza di gioco singolare per ogni classe, aggiungendo materiale in più a una lore che di per sé era già molto succosa.

Verso nuove avventure

Anche il PvP ha subito delle importanti modifiche. World of Warcraft: Legion ha introdotto l’honor system 3.0, che oltre a modificare il modo in cui si riceveranno le ricompense dalle uccisioni, porta con sé  un’albero di talenti dedicato al Player VS Player. Questo nuovo albero possiede talenti completamente orientati a tale modalità, ed è un importante linea di demarcazione (molto netta) fra giocatori che praticano il PvP e quelli che praticano il PvE.

In World of Warcraft: Legion non appena si entrerà in un’istance PvP, verranno annullate le statistiche del personaggio (tranne quelle degli artefatti), che verranno scambiati con dei set predeterminati in base alla vostra classe. Ciò nonostante, il livello dell’equipaggiamento andrà ad influire sul set appena citato, che riceverà un contributo dello 0.1% in base al livello medio equipaggiato. In definitiva un nuovo equilibrio arriva nelle arene virtuali che adesso propendono verso un approccio più ragionato.

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Ma non è stato solo il gameplay a riceve una completa revisione. Le animazioni, in uso ormai dalla versione Vanilla, sono state completamente accantonate e rimodellate con delle versioni più sofisticate, senza però allontanarsi troppo dallo stile iniziale. Inoltre tutte le abilità hanno ricevuto una ripassata cosmetica e sonora, e si vedono molto di più in linea con i moderni MMORPG.

Make love, not Warcraft

Questa nuova espansione ha portato un fiume in piena di novità, levigando le vecchie meccaniche e aggiungendone di nuove. Ci auguriamo altre sorprese come questa dal futuro di World of Warcraft, nonostante lo si immaginasse ormai alla fine del suo ciclo vitale. Questa espansione dovrà portare nuova linfa, ma soprattutto nuovi (o magari vecchi) giocatori con sé. Dare un verdetto finale è impossibile anche perché stiamo parlando di un gioco in continua evoluzione, che vedrà arrivare nuovi contenuti aggiuntivi nel corso dell’intero periodo di vita dell’espansione. Per ora World of Warcraft: Legion ci ricorda l’MMORPG ai suoi tempi migliori, quando entusiasti per la prima volta ci si accingeva a giocarci. Possiamo soltanto quindi consigliarvi di provare Legion e cercare di godere di tutti quei piccoli dettagli ed emozioni che riuscirà a regalarvi.

9

Pro

  • Fornisce un nuovo vigore all'intera saga
  • Nuovi Dungeons e Raids in arrivo
  • PvP molto più equilibrato
  • Rinfrescato il comparto grafico
  • Tante novità

Contro

  • Solo il futuro potrà dirlo
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