Zombie Panic in Wonderland – Recensione Zombie Panic in Wonderland

Gli sparatutto arcade con light gun andavano molto di moda diversi anni fa; su console tale genere non è mai apparso, se non in qualche rarissimo caso, ma con l’arrivo del Wii e del suo controller, le software house si sono "svegliate" e hanno pubblicato sulla console ammiraglia di casa Nintendo diversi titoli molto interessanti e qualitativamente buoni; alcuni esempi possono essere Dead Space Extraction, Resident Evil: The Darkside Chronicles e The House Of The Dead: Overkill. Questi titoli non hanno sicuramente rivoluzionato il genere, rimanendo di fatto su canoni abbastanza classici, ma comunque hanno saputo far evolvere gli sparatutto su binari con nuove aggiunte a livello di gameplay. Su WiiWare giochi del genere ce ne sono ben pochi e ad arricchirne la lista ci pensa Zombie Panic in Wonderland, particolare sparatutto che si discosta pesantemente dai titoli sopra citati, e si avvicina molto più ai vecchi classici in sala giochi.
 


Panico …

Il gameplay che caratterizza il titolo Akaoni (gli sviluppatori del gioco in questione) è improntato tutto sull’azione, frenetica e incalzante come in pochi altri titoli. All’interno del gioco controlliamo un personaggio, selezionabile tra quelli disponibili, e l’unico nostro obiettivo è quello di sparare a qualsiasi cosa su schermo, sia essa mobile e non. Potremo paragonare Zombie Panic a Sin & Punishment, visto che le meccaniche alla base dei due titoli sono grossomodo le stesse, ma l’unica differenza è la totale assenza dei movimenti in profondità, difatti è possibile solo muoversi a destra e sinistra nello scenario, rappresentato da delle sorta di arene. Questa mancanza penalizza di sicuro il titolo Akaoni, rendendo il gameplay abbastanza statico e ripetitivo, e anche se le ambientazioni sono ben costruite, ci si stancherà abbastanza facilmente di sparare e schivare colpi per il tempo necessario a completare il livello. Avere delle meccaniche così fortemente legate ai vecchi classici è di sicuro uno dei maggiori difetti del titolo, e questo legame così forte con il passato lo si percepisce anche dall’impossibilità di mettere in pausa il gioco e di uscire quando si vuole dall’avventura principale per andare a rovistare un po’ nei menu. E’ davvero un peccato, perché Zombie Panic è estremamente divertente e questi difetti ne minano pesantemente la valutazione finale.

… Zombie …

Sono disponibili due modalità abbastanza classiche, Storia e Arcade; entrambe condividono gli stessi scenari e le stesse meccaniche, con l’unica differenza che nella prima si ha un accenno di storia che motiva le lunghe sparatorie, mentre nella seconda è possibile rigiocare gli stage già affrontati e migliorare il punteggio ottenuto. C’è da dire che anche se il titolo è abbastanza corto, la rigiocabilità è elevatissima, vista sia la possibilità di giocare in cooperativa l’intera storia in compagnia di un amico, sia per i numerosi personaggi sbloccabili, tutti utilizzabili in qualsiasi modalità. Il livello di difficoltà è settabile tra normale e difficile, e dobbiamo dire che il titolo risulta estremamente impegnativo e in molti casi frustrante, dal momento che, nel caso si muoia, bisognerà ricominciare il livello da capo.

 
… Paese delle meraviglie …

Graficamente il lavoro svolto è stato davvero ottimo, con modelli poligonali dei protagonisti estremamente curati e colori accesi che rendono il tutto molto piacevole; inoltre, anche se ci sono decine di nemici su schermo, il motore grafico gestisce tutto meravigliosamente, senza il minimo rallentamento. Anche l’interazione con l’ambiente è buonissima, è infatti possibile distruggere qualsiasi oggetto, struttura e nemico presente nello scenario. Forse l’unico problema di un comparto grafico più che buono è un aliasing in alcuni casi un po’ troppo evidente. Discorso diverso invece vale per l’accompagnamento sonoro: anche se gli effetti sono nella norma, le musiche risultano abbastanza anonime e non aiutano di sicuro il giocatore ad immedesimarsi nell’azione, che ripetiamo essere incalzante e caotica.

… e altri zombie

Un plauso va fatto all’estrema varietà dei nemici, infatti anche se ne compaiono in grande quantità per tutto l’arco dell’avventura, essi risultano tutti ottimamente caratterizzati, sia nell’aspetto fisico, che in quello (passatemi il termine) bellico. Sono presenti difatti nemici che si avvicineranno verso di noi, altri che lanceranno oggetti vari e altri ancora che risultano estremamente veloci e difficili da colpire. Per riuscire ad evitare ciò che gli zombie ci lanciano, abbiamo a nostra disposizione una capriola eseguibile con il tasto Z; con C è possibile cambiare arma, in totale ce ne sono tre più le granate, con lo stick analogico del nunchuk si controlla il nostro alterego e ovviamente con il wiimote e relativi tasti si mira e si spara. I controlli, quindi, risultano precisi e comodi, e sfruttano adeguatamente anche il motion controller. L’unico problema che potrebbe allontanare i videogiocatori da Zombie Panic in Wonderland è uno stile spiccatamente demenziale che a qualcuno potrebbe non piacere.

 
Commento

Il prodotto Akanoi è un discreto titolo che piacerà agli amanti del genere, ma una struttura di gioco estremamente legata ai canoni del passato rende Zombie Panic abbastanza sconsigliato a chi è ormai abituato agli standard odierni. Un sistema di controllo molto buono rende il fruire dell’esperienza ludica estremamente piacevole, ma una difficoltà molto elevata rovina in parte il buon lavoro svolto. Tecnicamente, invece, il titolo è di sicuro una delle espressioni grafiche più riuscite in ambito WiiWare, con l’unica pecca di un sonoro abbastanza anonimo. Zombie Panic in Wonderland non sarà un titolo rivoluzionario, ma a volte il divertimento conta più di molte altre cose.

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