The Rainmaker Anteprima
Un po' legal, un po' comedy
The Rainmaker è una serie Legal Drama dalle sfumature thriller (ma anche comedy) in arrivo su Sky, che porta sul piccolo schermo l’adattamento di un gigante della narrativa giudiziaria: il romanzo di John Grisham. L’eredità è importante… Il libro è amatissimo e il precedente adattamento cinematografico del 1997 è di Francis Ford Coppola.
La serie The Rainmaker segue la scia di libro e film, pur introducendo differenze che non convincono sempre del tutto. La storia principale è la stessa del romanzo: Rudy Baylor, giovane aspirante avvocato, vede svanire la sua prima opportunità professionale il giorno stesso dell’assunzione, quando un acceso confronto mette in luce i suoi ideali e gli costa il posto nel prestigioso studio dell’avvocato Leo Drummond, nel quale invece continua a lavorare la sua fidanzata, Sarah.
È allora che entra in scena l’avvocatessa Jocelyn “Bruiser” Stone, che decide di reclutare Rudy nel suo studio. Insieme a lei, il giovane e ambizioso avvocato si ritrova a sostenere una causa estremamente delicata al fianco di una madre che ha perso il figlio, affrontando un ospedale disposto a tutto pur di eludere le proprie responsabilità. E indovinate chi li difende in tribunale? Sì, proprio il suo ex capo, Drummond, ovviamente affiancato da Sarah.

Le impressioni sulle prime tre puntate
La sensazione è stata quella di una serie pensata per piacere al grande pubblico: non un capolavoro, ma un legal drama solido e – bisogna riconoscerlo – spesso coinvolgente. Tuttavia, come accade in ogni reboot o adattamento, emergono scelte stilistiche e narrative che si discostano dall’opera originale e possono lasciare qualche perplessità.
L’adattamento televisivo tende, infatti, a semplificare la visione più cupa e morale del romanzo, trasformandolo in un thriller legale più “classico” e meno incisivo sul piano della denuncia sociale. Alcune modifiche – trame secondarie aggiunte, nuove dinamiche fra i personaggi, una maggiore enfasi sul lato thriller rispetto al realismo legale – finiscono per rendere la serie più vicina a un moderno network drama.
The Rainmaker 2025 paga inevitabilmente lo scotto di doversi confrontare con una storia e un film ormai iconici, e non sempre regge il paragone. Detto ciò, per quello che vuole essere – una serie che intrattiene e mette in scena la battaglia di un idealista contro un sistema più grande di lui – funziona abbastanza bene.

Non solo legal drama quindi:
A differenza del romanzo e del film di Coppola, la serie introduce nuovi elementi che deviano dal nucleo puramente legale della storia, ampliandola con sfumature inedite che esplorano aspetti e dinamiche differenti. In primis c’è la componente thriller data dall’introduzione di un infermiere omicida interpretato dall”ottimo Dan Fogler.
A Paul Jeffrey Byrne, che interpreta un paralegale esperto tanto del sottobosco legale quanto degli esami per diventare avvocato – che ha fallito ben cinque volte – è affidata invece la componente comedy della serie. Quasi sempre con qualcosa da mangiare in mano, Byrne affianca il protagonista come spalla brillante e divertente, ricalcando un po’ il suo iconico “ruolo tappetino” di The Wolf of Wall Street.
Da queste prime tre puntate emerge chiaramente anche una componente più “soap”, alimentata dalla storia d’amore tra Rudy e Sarah. I due si sono conosciuti all’università, ma mentre lei prosegue la carriera nello studio di Drummond, Rudy sceglie una strada opposta, complicando inevitabilmente il loro rapporto.

In conclusione, ve la consiglio se cercate…
Una serie costruita su una struttura narrativa forte e quasi iconica, ideata in modo da alleggerire i momenti più cupi con toni più leggeri e accessibili: un equilibrio che potrebbe essere per il caso vostro se cercate qualcosa che possa essere considerato un legal drama solido, ben ritmato e dal sapore moderno, con importanti elementi thriller e con una spolverata di comicità convincente.