Edgar Wright ha parlato di Scott Pilgrim e della chiave per la narrazione del franchise

Il film di Scott Pilgrim fu un fiasco al botteghino, ma col tempo ha raggiunto lo status di cult. Ora, il franchise può rivivere come anime.

Scott Pilgrim

Quando i registi deludono al botteghino, spesso si consolano con altri flop cinematografici che hanno comunque superato la prova del tempo, come Blade Runner e Le Ali della Libertà. Edgar Wright può definirsi parte di questo club esclusivo con il suo Scott Pilgrim vs. the World. Nonostante il notevole successo e le reazioni entusiastiche alle anteprime del Comic-Con di San Diego nell’estate del 2010, questa creativa e coinvolgente commedia d’azione, tratta dalla graphic novel di Bryan Lee O’Malley, ha esordito incassando solamente 10,6 milioni di dollari, fermandosi a un totale di 49,2 milioni di dollari.

Ma già prima della fine di quell’anno solare, Wright poté intuire che un pubblico di nicchia si era già sviluppato grazie alle proiezioni speciali e al raro tour stampa in DVD per un film che aveva fallito al botteghino. Il passaparola è cresciuto ulteriormente nel corso degli anni e si è presto dimostrato tangibile, con la realizzazione di merchandising e di ulteriori uscite home video.

Cinque anni fa, la Marc Platt Productions ha contattato Wright per sapere se gli sarebbe piaciuto continuare il franchise in qualche modo, ma lui ha subito respinto qualsiasi discorso su un sequel live-action.

Una nuova vita per Scott Pilgrim

“Nel 2018, Jared LeBoff della Marc Platt Productions mi ha chiamato e mi ha chiesto se ci fosse ancora qualcosa da raccontare Scott Pilgrim.” ha raccontato Wright a The Hollywood Reporter. “E credo di aver interrotto la sua frase e di aver detto che non mi sarei piegato ad un costoso sequel live-action”. Il regista ha quindi continuato “La gente continua a chiedere se il resto dei fumetti verrà adattato, quindi perché non fare un anime?”.

Tuttavia, con grande sorpresa di Wright, O’Malley non era troppo propenso ad adattare le sue opere precedenti. Quindi, si è riunito con il suo amico e poi co-showrunner, BenDavid Grabinski, per dare vita alla storia che è raccontata nella nuova serie tv Netflix Scott Pilgrim Takes Off. Per rispetto alle numerose sorprese della serie anime composta da otto episodi, non daremo alcun cenno relativo alla trama, se non che Scott Pilgrim Takes Off inizia in un luogo familiare prima di fare una gigantesca svolta a sinistra.

La chiave per fare un sequel di qualcosa o qualsiasi tipo di film in franchising è dare alla gente quello di cui ha bisogno, non quello che vuole. E il problema di molti franchise è che danno alla gente quello che vuole, ma il pubblico non lo vuole davvero”, ha detto Wright. “È allora che il fan service comincia ad andare male… Io stesso ho opposto resistenza quando la gente voleva espandere o dare un seguito alle cose che abbiamo fatto, soprattutto con i film della trilogia del Cornetto”.

Il franchise però non è la prima volta che si espande verso altri media, trovate qui tutte le informazioni sul videogioco della serie!

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