Top 8 monitor gaming a prezzo più accessibile

Abbiamo selezionato per voi gli 8 migliori monitor gaming-oriented di fascia bassa e media attualmente in commercio. Scopriamoli insieme.

Top 8 monitor gaming. Ovvero una classifica delle periferiche dedicate alla visualizzazione che selezioni le loro caratteristiche distintive e selezioni solo es esclusivamente quelle migliori nella categoria di prezzo definita budget, o affordable, o non professionale.

monitor per gaming

E a questo punto iniziano i problemi. In che modo, infatti, selezionare i dati da incrociare? Quali sono le caratteristiche salienti da prendere in considerazione?

In breve, parafrasando Asimov, “Come si distingue un top monitor, perché tu ne prenda cura?”.

Cos’è un monitor

Etimologicamente il termine non deriva dall’inglese, bensì dal latino: monitor (propr. “avvisatore, ammonitore”), dal lat. monĭtor -oris, der. di monēre ‘ammonire, avvisare’. Secondo il dizionario, “Monitor è un’apparecchiatura elettronica di controllo che consente di seguire visivamente su uno schermo l’andamento di un fenomeno.” Ma siamo da capo: il televisore, il video a circuito chiuso, persino lo schermo di un moderno smartphone soddisfano una simile definizione. Cerchiamo allora di precisare meglio il termine, magari aiutandoci con quanto appena detto. Il televisore è un’apparecchiatura elettronica con uno schermo video, ma non ha propriamente funzioni di controllo.

Il video a circuito chiuso ha caratteristiche di controllo, ma non ha funzioni di avvertimento proprie. Lo smartphone potrebbe avere funzioni di monitor, ma nel nostro caso servirebbe a poco a causa del controllo visivo difficoltoso.

Quel che ci occorre in particolare è la possibilità di fruire di una informazione video top dotata di particolari caratteristiche: la qualità dell’immagine, la fedeltà della rappresentazione, la disponibilità a funzionare pilotato attraverso un computer, analizzando dati sostanzialmente digitali (e non analogici come accade ad esempio con i nostri sensi). Dobbiamo pertanto estendere il concetto di monitor precisandone alcuni parametri funzionali che esso deve necessariamente possedere. Procederemo quindi a raffinare la nostra scelta valutando la qualità e l’affidabilità dei parametri definiti, e determineremo un rapporto tra qualità prezzo per impostare il valore di ciascun monitor controllato rispetto agli altri. Ovviamente, se già si possiede tale conoscenza, si può passare direttamente al paragrafo successivo.

Quali sono i parametri funzionali

I parametri funzionali caratteristici principali di un monitor sono la dimensione in pollici, il fattore di forma, la risoluzione, la frequenza verticale di aggiornamento, la tecnologia utilizzata, la tipologia e il numero delle interfacce di connessione. In genere a valore maggiore corrispondono maggiori prestazioni, ma come vedremo ciò non è sempre vero. Analizziamo in dettaglio di cosa stiamo parlando.

Dimensione in pollici. L’ampiezza del monitor si misura in pollici perché inizialmente i tubi catodici dei primi televisori erano tondi come gli oblò delle navi, e questi ultimi si misuravano per l’appunto sul diametro, in pollici. Si tratta oggi di misurare la diagonale del monitor, espressa in unità di misura imperiali (e no, qui Star Wars non c’entra nulla: parliamo di inches, pollici lineari). La diagonale di un rettangolo (il nostro monitor) è il valore della radice quadrata della somma dei quadrati delle dimensioni altezza e larghezza. Come vedete, esistono applicazioni del Teorema di Pitagora del tutto inaspettate. Ora, maggiore è l’ampiezza del monitor, maggiori saranno altezza e larghezza del nostro schermo, e in ultima analisi, il campo di visibilità ottenibile.

Grafico monitor per gaming pollici-distanza

Fattore di forma. Il fattore di forma è “quantità adimensionale usata in elaborazione digitale delle immagini e microscopia che descrive numericamente la forma di una particella indipendentemente dalle sue dimensioni (cit. Wikipedia)”. Ottimo. Ecchevvordì?, direbbe un mio carissimo amico romano. È presto spiegato. Il fattore di forma più comune è l’aspect ratio, una funzione del più grande e del più piccolo diametro ortogonale. In parole semplici, quando si parla di fattore dei forma 4:3, 16:9, 21:9 intendiamo il rapporto delle dimensioni del nostro monitor.

Vediamo qualche esempio: un monitor da 20 cm x 15 cm ha un fattore di forma 4:3, poiché 20 è multiplo di 4 per un fattore 5 e 15 è multiplo di 3 per lo stesso fattore 5. Per la medesima ragione, un monitor da 32 cm x 18 cm ha un fattore di forma 16:9 di multiplo 2. E così via. Non si tratta però semplicemente di un trucco matematico: il formato 4:3 appare più “squadrato” rispetto al 16:9, e il 16:9 rispetto al 21:9. In altri termini tale rapporto definisce empiricamente quanto più lungo sia il lato orizzontale rispetto a quello verticale.

monitor per gaming - Fattore di forma

Risoluzione massima. La risoluzione di un monitor rappresenta quanti pixel possono essere rappresentati per ciascuna dimensione del monitor. Dal momento che oggi un pixel è rappresentato in prima approssimazione da un puntino quadrato, la risoluzione di un monitor permette di valutare la granularità delle immagini presentate alla massima risoluzione. Avere la classica risoluzione HD, da 1920 x 1080 pixel, significa avere la possibilità di suddividere l’immagine in 1920 x 1080 minuscoli puntini (stiamo parlando di più di due milioni di elementi singoli).

Quando sentite parlare di quantizzazione e digitalizzazione pensate a una griglia di puntini che si sovrappone a un soggetto, e in ciascuna celletta cattura il suo colore e la luminosità. I più attenti tra i miei cinque lettori rimasti avrà anche notato un’altra particolarità: 1920 x 1080 ha in fattore di forma di 16:9 con multiplo di 120. È naturale, dal momento che i pixel sono quadrati, il fattore di forma del monitor dovrebbe essere uguale a quello della risoluzione. In caso contrario, infatti l’immagine rappresentata verrebbe deformata lungo uno degli assi (o entrambi).

monitor per gaming - Distanza e risoluzione

 

Frequenza verticale. Detta anche frequenza d’aggiornamento o refresh rate, rappresenta il numero di volte in un secondo in cui viene ridisegnata l’immagine su un display. Il nome indica una funzione utilizzata nei primi televisori a raggi catodici: lo schermo veniva “pitturato” da un pennello elettronico alla frequenza della rete elettrica (50 Hz, ovvero 50 cicli al secondo), ma tracciava alternativamente 25 linee di posto pari e 25 linee di posto dispari per secondo. Questo sistema di proiezione delle immagini (definito in termini tecnici interlacciamento) consentiva di avere sullo schermo televisivo 25 quadri completi per ogni secondo, e un effetto pressoché identico a quello del cinema (che richiedeva 24 fotogrammi al secondo per rappresentare l’idea di movimento senza scatti).

Oggi i televisori classici lavorano a frequenze verticali dichiarate di 60 Hz (60 quadri al secondo) ma occorre fare attenzione se si tratta di 60 Hz veri o interlacciati (nel qual caso verrebbero garantiti solo 30 quadri al secondo). Occorre controllare bene la frequenza di refresh: talvolta vediamo monitor venduti con le specifiche di targa che recitano “risoluzione verticale: 1080i. Quella “i” disgraziata in coda al numero 1080 indica una risoluzione interlacciata, e il monitor è garantito per “soli” 1080/2 540 linee al secondo (in realtà 576), meno ancora dell’ HDReady da 720 pixel verticali del digitale terrestre. La frequenza verticale standard di un monitor è in genere ristretta ai seguenti valori: 60Hz, 75Hz, 120Hz, 144Hz, 165Hz, 240Hz. In questo caso al salire della frequenza di refresh il prezzo aumenta in modo vertiginoso.

monitor per gaming - Frequenze

Tecnologia Le tecnologie utilizzata oggi dai monitor sono molteplici: abbiamo tecnologie al plasma, LCD, LED, Full LED, QLED, Oled, AMOLED. Tecnologie al plasma (per usi commerciali) e LCD (Liquid Crystal Display, o display a cristalli liquidi) sono considerate sorpassate, in quanto costose e poco efficienti. Negli schermi LED il sistema di retroilluminazione consiste in un pannello LED invece che della classica lampada, pannello che migliora luminosità e contrasto e consente di costruire schermi molto più sottili e leggeri. Vedremo nella sezione riservata al gaming come la tecnologia utilizzata per un monitor influisca pesantemente sulle caratteristiche di utilizzo.

monitor per gaming - Tecnologie

Tipologia delle interfacce. Esistono sostanzialmente quattro diverse tipologie di interfaccia video per collegare un monitor: VGA, DVI, HDMI e DisplayPort. L’interfacci9a VGA, introdotta nel 1987, è la meno recente (stavo per scrivere più antica). Tratta il segnale analogico e non trasporta l’audio; per tale ragione ne viene ormai sconsigliato l’utilizzo. L’interfaccia DVI è più recente: introdotta nel 1999, viene utilizzata in configurazioni diverse, sia in digitale che in analogico, che in modalità “mista”. La trasmissione di segnale digitale (praticamente stream di bit, con pattern 0 e 1) è virtualmente esente da rumore. Questo consente di utilizzare cavi di connessione più lunghi e di preoccuparsi meno di distorsioni da interferenze elettromagnetiche e costi più contenuti. Il DVI-D Dual Link consente di raggiungere una risoluzione massima di 2560×1600 pixel a 60Hz, è quindi compatibile con risoluzioni 1440p. Inoltre è possibile arrivare in Full HD alla frequenze di 144Hz.

L’interfaccia HDMI è stata presentata nel 2002, e da allora è stata continuamente aggiornata. Trasporta sia audio che video, ma in forma esclusivamente digitale. La versione 2.1 consente risoluzioni 10K a 120Hz di frequenza verticale. L’interfaccia DisplayPort è stata infine presentata nel 2006, e consente trasmissione di dati sia in digitale che in analogico. A parità di prestazioni con l’HDMI di ultima generazione, ha in più la caratteristica di poter utilizzare tecnologia AMD FreeSync e nvidia G-sync. Infine una menzione a parte merita la presenza di porte USB, che consente di utilizzare il nostro monitor come un semplice visualizzatore di immagini e filmati caricati da un sistema di archiviazione di massa che utilizzi tale tecnologia. Anche in questo caso la versione USB 3.1 è migliore della 3.0, e la 2.0 è lenta e oramai obsoleta.

monitor per gaming - Interfacce

Numero delle interfacce. Abbiamo acquistato il nostro nuovo monitor per collegarlo con il nostro desktop, con il fido portatile e con la console di gioco. Solo ora ci accorgiamo che il monitor non dispone di tre porte di connessione… e questo ci obbligherà ogni volta a staccare il cavo di interfaccia e posizionarlo sul sistema che vogliamo utilizzare. I monitor più flessibili, invece, consentono il collegamento contemporaneo di più sorgenti, permettendo di scegliere quale visualizzare di volta in volta attraverso la pressione di un tasto. Ancora, non propriamente appartenente alla categoria, ma estremamente utile, la presenza di un telecomando che faciliti la scelta della sorgente audio-video da remoto, senza dover necessariamente smanettare sul monitor.

Dopo questa carrellata di tecnologia e informazione, possiamo passare alla sezione che più ci interessa, ovvero come utilizzare la nostra nuova conoscenza in modo pratico attraverso la scelta del nostro monitor.

Cosa occorre controllare in un monitor gaming

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, non tutti i monitor sono stati creati uguali. Vediamo come scegliere i parametri che più ci interessano.

Dimensione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sempre più grande è meglio. Esistono tabelle create da architetti ed ergonomisti e riportate nell’articolo, in cui sono indicate le distanze minime e massime per la dimensione migliore di un monitor. In linea di massima è inutile prendere un monitor da 60 pollici per una stanza di 10 metri quadrati.

Fattore di forma. Il fattore di forma non è più così critico come una volta: la possibilità di utilizzare configurazioni multiple con 2 o 3 monitor, o monitor curvi con fattore di forma 21:9 o persino 32:9 consente di aprire lo spazio visivo consentito dal game, che comunque è configurato per poter funzionare correttamente già con un fattore di forma di 16:9. Sconsigliato il 4:3 per ovvie ragioni di distorsione delle immagini anche su schermi di 50/60 pollici.

Risoluzione massima. Con risoluzione massima ci si riferisce in primis alla risoluzione verticale (vedi tabelle). Un monitor per il gaming deve supportare almeno la risoluzione FullHD (1080p verticali). In questo caso una maggiore risoluzione comporta uno sfruttamento migliore. A patto che…

Frequenza verticale. Se siete maniaci degli FPS che il gioco può fornirvi, dovete necessariamente comprendere questo passaggio: un monitor a 60Hz può al massimo proiettare 60 quadri al secondo. Cioè non vedrete mai il vostro gioco andare oltre i 60 FPS, anche con l’hardware più potente della Terra. Oppure (a seconda del livello di “bastardaggine” del programmatore) vedrete il vostro gioco che “gira a 120 FPS!” ma il monitor riesce a proiettare sono una frame su due… Quindi, se siete appassionati di giochi d’azione, dovrete necessariamente propendere per un monitor con frequenza di refresh (e costo) più elevato.

Tecnologia utilizzata. Anche in questo caso occorre avere un occhio di riguardo: alcune tecnologie top sono mutuamente esclusive. Tanto per fare un esempio, se desiderate un monitor che non “lagghi“, responsivo e veloce, dovete accettare come compromesso un angolo visuale più ristretto. Allo stesso modo se desiderate una gamma cromatica ampia e professionale, avrete quasi sicuramente un monitor che reagisce più lentamente ai rapidi cambiamenti imposti dal videogame. Esistono numerosissime tecnologie legate ad altrettanti produttori di monitor: TN (Twisted Nematic), più lento e preciso; IPS (In-Plane Switching), evoluzone di TN e adottato da LG, Dell e ASUS; MVA (Multi-domain Vertical Alignment) introdotta da Fujitsu, PVA (Pattern-Vertical Alignment) introdotta da Samsung e particolarmente indicata per gli schermi curvi.

Tipo e numero delle interfacce. Se abbiamo una macchina interamente dedicata al gaming, ci è sufficiente una sola interfaccia di alto livello, possibilmente una DisplayPort o in alternativa una HDMI 2.0 o 2.1. Altrimenti due o tre interfacce accessibili via telecomando sono considerate ottimali per un uso generalizzato. E ricordate sempre di controllare quali interfacce avete sulla scheda grafica: è vero che esistono adattatori che consentono di utilizzare un’interfaccia con un diverso modello, ma ogni elemento passivo o attivo che viene inserito in una catena di riproduzione (anche digitale) crea disturbo, rumore o nel migliore dei casi attenuazione (si accorcia la distanza massima consentita con il cablaggio).

Quando il prezzo può definirsi giusto

Siamo giunti al punto dolente del nostro articolo. Ora che sappiamo tutto del nostro nuovo monitor, e siamo in grado di valutarne pregi e difetti, dobbiamo necessariamente decidere a quali delle sue fantastiche caratteristiche dovremo rinunciare per rientrare nel nostro povero e desolato budget.

Intanto iniziamo con il dire che ciascun componente della nostra catena ludica digitale ha in linea di massima un valore specifico e assume una determinata percentuale dell’intera spesa. Per un monitor prevediamo di utilizzare un buon 15%. Quindi per un PC gaming di medio livello, del valore compreso tra i 700 e i 1400 euro, il monitor dovrebbe assumere valori compresi tra i 100 e i 200 euro. Vediamo cosa è possibile acquistare a tale prezzo.

La nostra lista

  • ASUS VC239H: Un monitor budget con tecnologia IPS – 174.16 euro

ASUS VC239H

L’ASUS VC239H è un monitor per gaming da 23.6 pollici in tecnologia IPS con leggera smussatura, non richiede molto spazio sulla scrivania ma ha un alimentatore esterno tipo portatile. La qualità dell’immagine è sorprendente (per il prezzo). La modalità sRGB calibrata in fabbrica è abbastanza buona per iniziare a trafficare con Photoshop. In modalità standard le performance del VC239H nel gioco e nell’uso del video è particolarmente efficace. La finitura opaca dello schermo contribuisce a diminuire i riflessi del video. Non il top, ma comunque valido.

Caratteristiche: Dimensione: 23.6″; Risoluzione: 1,920 x 1,080; Tecnologia: IPS; Interfacce: VGA, DVI, HDMI; Frequenza verticale: 60Hz

  • AOC I2490VXQ: Progetto eccellente e pannello IPS per 145 euro

monitor per gaming AOC I2490VXQ

Il monitor AOC I2490VXQ è un monitor IPS da 23.8 pollici Full HD (1,920 x 1,080) che sprizza qualità da tutti i pixel. Con il suo design senza bordi su tre lati, questo monitor budget è uno dei più carini che si possano trovare sul mercato. Il pannello IPS non è niente male, offrendo colori vividi e accurati visibili praticamente da qualsiasi angolo. Il supporto non consente pieghe o aggiustamenti in altezza, ma con una quarantina di euro in più è possibile prendere il modello AOC I2490PXQU, con uno supporto completamente snodato. Un monitor elegante con un budget ristretto.

Caratteristiche: Dimensione: 23.8″; Risoluzione: 1,920 x 1,080; Tecnologia: IPS; Interfacce: HDMI, DisplayPort, VGA; Frequenza verticale: 60Hz

  • Iiyama XUB2492HSU-B1: Supporto flessibile e tecnologia IPS a 193.99 euro

monitor per gaming Iiyama XUB2492HSU-B1

Il modello Iiyama XUB2492HSU-B1 è un monitor per gaming IPS particolarmente valido, con uno stand completamente configurabile, un disegno senza bordi su tre lati, tutte le interfacce necessarie e uno schermo dai colori accurati. Questo monitor è molto simile al Philips 241B7QPJKEB in termini di tecnologia e design. Ha un angolo di visibilità straordinario, un buon rapporto di contrasto e colori accurati che ne fanno un monitor top per lavori di grafica o video. È però limitato nella frequenza verticale a 60Hz, pertanto se vi occorre un monitor da gaming suggeriamo il Philips.

Caratteristiche: Dimensione: 23.8″; Risoluzione: 1,920 x 1,080; Tecnologia: IPS; Interfacce: HDMI, DisplayPort, VGA; Frequenza verticale: 60Hz

  • Philips 241B7QPJKEB: Il miglior monitor budget per 207.64 euro

monitor per gaming Philips 241B7QPJKEB

Il Philips 241B7QPJKEB dispone di un pannello IPS Full HD (1,920 x 1,080), una fotocamera pop-up con microfono, Philips PowerSensor che spegne intelligentemente il monitor quando ci si allontana dalla scrivania, il classico disegno senza bordi su tre lati e una base straordinaria che oscilla, si piega e ruota il monitor a piacere. Per il suo prezzo il monitor offre diverse buone caratteristiche e appare stupendo con il suo pannello IPS calibrato di fabbrica nel colore e la possibilità di modificare lo spazio del colore attraverso una modalità sRGB. Il pannello funziona in modo nativo a 60Hz, ma può essere overcloccato a 75Hz, molto più utile per il gaming. Se si cerca un monitor intorno ai 200 euro con buone caratteristiche di gaming, probabilmente questo Philips è ciò che fa per voi.

Caratteristiche: Dimensione: 23.8″; Risoluzione: 1,920 x 1,080; Tecnologia: IPS; Interfacce: HDMI, DisplayPort, VGA; Frequenza verticale: 60Hz/75Hz (oc)

  • AOC Q3279VWFD8: Ottimo 32″ per 209.99 euro

monitor per gaming AOC Q3279VWFD8

Questo monitor è un IPS QUaqdHD da 31.5 pollici. Il nuovo pannello IPS, che sostituisce il precedente MVA, è sicuramente migliore per chi è orientato al gaming, sebbene non abbia lo stesso livello di contrasto del predecessore. L’accuratezza del colore è comunque valida, e l’angolo di visuale molto esteso. Non è solo un bel monitor, ha un lag dell’input particolarmente basso, una risposta rapida, ha una frequenza verticale di 75Hz nativi alla risoluzione di 1440p, riconosce e incorpora la tecnologia AMD FreeSync e non presenta effetti di overshoot ghosting. Probabilmente il top monitor per i 1440p a questo prezzo.

Caratteristiche: Dimensione: 31.5″; Risoluzione: 2,560 x 1,440; Tecnologia: IPS; Interfacce: VGA, DVI, HDMI, DisplayPort; Frequenza verticale: 75Hz

  • Asus VS248HR per partire 136.99 euro

monitor per gaming Asus VS248HR

Monitor per gaming entry level di Asus da 24 pollici con la tecnologia Splendid per ottimizzare i colori e il contrasto. Un pannello molto standard ma con un tempo di risposta di 1ms. Non certo il top di gamma, è consigliato solo per chi non ha eccessive pretese.

Caratteristiche: Dimensione: 24″; Risoluzione: 1,920 x 1,080 Tecnologia: IPS; Interfacce: D-Sub, DVI, HDMI; Frequenza verticale: 60Hz

  • Samsung C24F396 monitor curvo 129.99 euro

monitor per gaming Samsung C24F396

Monitor per gaming 24 pollici, predisposto con dispositivo FreeSync nativo ma apparentemente senza DisplayPort. Il Samsung C24F396 possiede un’elettronica abbastanza moderna e caratteristiche generali superiori allo standard. La superficie curva lo rende particolarmente attraente per tutti coloro che si dedicano alla simulazione di corse automobilistiche.

Caratteristiche: Dimensione: 23.5″; Risoluzione: 1,920 x 1,080; Tecnologia: IPS; Interfacce: VGA, HDMI; Frequenza verticale: 60Hz

  • AOC G2590VXQ 149.99 euro

monitor gaming Samsung C24F396

Il monitor per gaming AOC G2590VXQ offre azione non-stop per giocatori alla ricerca di emozioni. Il rapidissimo tempo di risposta di un millisecondo rende questo monitor unico, eliminando ghosting e motion blur per giochi ad alta dinamica e film. Interfacce VGA, HDMI e DisplayPort integrate consentono di collegare diverse periferiche allo stesso tempo.

Caratteristiche: Dimensione: 24.5″; Risoluzione: 1,920 x 1,080; Tecnologia: TN; Interfacce: VGA, HDMI, DisplayPort; Frequenza verticale: 75Hz


Abbiamo parlato di monitor gaming, esprimendone le caratteristiche peculiari, prima di gettarci a capofitto nel vortice della scelta. Tuttavia, per completezza, conviene ricordare che i parametri per la scelta di un monitor sono molti di più di quelli definiti sopra: abbiamo lo spazio del colore, magari modificabile. Abbiamo la temperatura di colore (avete mai notato che, se messi a confronto uno vicino all’altro, i monitor Philips hanno colori più “caldi” rispetto ai monitor Sony?) e la possibilità di effettuare calibrature. Abbiamo il numero massimo di colori rappresentabili e la conseguente compatibilità colorimetrica Pantone così cara agli architetti. Abbiamo frequenze verticali da capogiro (vedi il video allegato), monitor curvi su tecnologie avanzate, touch-screen… e via dicendo. Si tratta di caratteristiche poco utili alla scelta di un monitor gaming budget, e le abbiamo trascurate.

Ciò che conta veramente nella scelta di un monitor è comunque il proprio gusto. Come nella scelta di diffusori acustici Hi-Fi, è possibile selezionare il modello con le migliori caratteristiche al mondo; poi ci si imbatte in “quel determinato prodotto” e si perde la testa, anche se ha un valore e un contenuto tecnologico molto inferiore. Lo scegliamo perché “ci piace”. Questa, in fondo, è la principale caratteristica che dobbiamo cercare in un monitor.

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