Pokemon Ranger: Shadows of Almia – Recensione Pokemon Ranger: Ombre su Almia

Nel mondo dei Pokémon, non ci sono solo allenatori e studi infermieristici, ma anche i Ranger. Le creaturine, di fama mondiale, prodotto della mente di Satoshi Tapiri, sono pronte a farsi catturare, per la seconda volta, dai Ranger.

Il secondo tentativo

Oltre ai classici videogiochi dedicati ai Pokémon, in altre parole quei primi episodi comparsi su GameBoy; sono stati fatti anche altri tentativi di creare nuove sfide, diverse tra loro, che li vedessero protagonisti. Tra i più recenti: Pokémon Dash e Pokémon Mystery Dungeon e, l’anno scorso, il primo Pokémon Ranger. Anche questo episodio, Ombre su Almia, si pone come variante dei classici Adventure Games sui Pokémon; nonché ovviamente come seguito del primo Pokémon Ranger.
 

Mosse e Poké Tattiche dei vostri Pokémon si riveleranno sempre utili

Sono un Ranger, ma non conosco Yoghi
Il personaggio che impersonerete (maschio o femmina che sia), ha deciso di entrare all’Accademia per Ranger e, dopo una semplice prova d’ammissione, incomincerete il percorso scolastico. Come presto vi verrà spiegato, all’Accademia si studia per diventare Ranger, Meccanici o Assistenti. Sarete così introdotti in una classe e, per un intero ciclo scolastico, frequenterete l’Accademia; imparerete qui le tecniche fondamentali dei Ranger e ad utilizzare il suo strumento del mestiere.
Nessuna sfera, questa volta, nelle vostre mani, avrete lo Styler accademico, versione meno dotata di quello ufficiale.
Così dopo riti, lezioni e “stage”, arriverete a diplomarvi, realizzando il vostro sogno, quello di diventare Pokémon Ranger.
Verrete assegnati alla Centrale Ranger, dove avete fatto lo “stage”; i compagni di scuola hanno preso le loro strade, come voi.
Alla Centrale Ranger di Vien, il Leader di questa, Brando, vi consegnerà la tuta ufficiale dei Ranger e lo Styler di cattura ufficiale, facendo di voi dei veri Ranger. Essendo questo, e non degli allenatori, il vostro compito sarà quello di mantenere intatti gli habitat naturali in cui vivono i Pokémon e mantenere la serenità nel vostro territorio. Vi è così negata l’opportunità di tenere dei Pokémon, fatta eccezione per quello che vi farà da compagno e che potrete, eventualmente, cambiare, non potendone tenere comunque più di uno. Inizierete così a fare le vostre prime missioni e, durante una di queste, incontrerete un certo Pokémon che avete catturato durante lo “stage” e che già allora si era affezionato a voi; questo diverrà il vostro primo Pokémon compagno.
Scoprirete presto che, a Vien, non tutto va per il verso giusto: faranno la  loro comparsa, apparentemente su tutta Almia, alcuni macchinari che manderanno i Pokémon in stato confusionale. Chi ci sarà mai dietro tutto questo? A voi scoprirlo.
Inizia così la storia, accattivante, di Pokémon Ranger che vi porterà, come di consueto, in giro per il mondo.

Non è una PokéBall, lo Styler non si lancia!

Lo strumento del mestiere è il vostro fidato Styler; ma a cosa serve e, sopratutto, come si usa?
Lo Styler non è altro che uno strumento di cattura, composto da un “lancer” che fa partire un Disco di cattura. Per calmare i Pokémon e catturarli, nonché per risolvere pressoché tutte le missioni, dovrete saperlo usare alla perfezione.
E’ comunque importante dire che l’intera struttura del gioco implementa l’uso del Touch Screen e del pennino in ogni suo aspetto, partendo appunto dallo Styler. Per chi giocò il primo Pokémon Ranger, le meccaniche di gioco non sono cambiate più di tanto ma, semmai, migliorate. Per catturare un Pokémon, dovrete innanzitutto avvicinarvi; comparirà quindi una schermata apposita per la cattura. Rimarrà così su schermo l’indicatore d’energia dello stesso Styler (nella parte bassa del Touch Screen, sempre presente durante tutta l’avventura) e il Pokémon, che vagherà qua e là per la schermata. Lo Styler di cattura, inventato dal Professor Frenesio, è un dispositivo tramite il quale i Ranger esprimono i loro sentimenti amichevoli nei confronti dei Pokémon, per poterli così catturare. Per catturare un Pokémon, dovrete posare la penna stilo del vostro DS, senza mai sollevarla, e trascinare il Disco di cattura attorno al Pokémon, creando di conseguenza dei cerchi attorno a lui. Sotto i Pokémon sarà presente una barra dell’amicizia che, per ogni cerchio che disegnerete attorno ad esso, si riempirà gradatamente. Avrete comunque il limite di non doverlo sfiorare con la Linea di cattura (la linea tracciata dal Disco di cattura); spesso sarà il Pokémon stesso ad urtarla.
Il Pokémon, infatti, non starà fermo senza far nulla: potrà compiere piccoli attacchi o, come detto, andare incontro ai cerchi da voi creati, spezzando così la vostra sequenza di cattura e costringendovi a riprendere a tracciar cerchi, prima che la barra dell’amicizia del Pokémon si azzeri. Lo Styler da cattura non è comunque indistruttibile e, ogni volta che i vostri cerchi verranno spezzati, in particolar modo da degli attacchi, l’energia dello Styler e la sua potenza diminuiranno; se questa energia si esaurirà, vi porterà ad un inevitabile Game Over. Una volta compiuta la cattura, il Pokémon vi seguirà ovunque, come il vostro compagno; così, tutti i Pokémon che catturerete diverranno vostri amici. All’inizio potrete tenerne solo 3: una volta superato il limite, dovrete liberare quello in eccesso. I Pokémon amici se ne andranno anche quando userete le loro mosse, o le loro Poké Tattiche. Sono proprio queste ultime due caratteristiche, che permetteranno ai vostri Pokémon amici di fare la differenza. In particolar modo, le Poké Tattiche potranno esser utilizzate solo durante le catture: per utilizzarle ci sarà un’icona apposita, che aprirà il menù delle Poké Tattiche; qui potrete selezionare una fra le Poké Tattiche dei vostri Pokémon amici o del vostro compagno. Ogni Pokémon avrà la sua Poké Tattica: alcune rallenteranno il Pokémon da catturare; altre ricaricheranno l’energia dello Styler; altre ancora paralizzeranno il nemico. Ciò nonostante, queste avranno comunque un tempo limite d’esecuzione e, una volta che questo sarà scaduto, il Pokèmon amico verrà liberato automaticamente. Per quanto la meccanica di cattura sia, poi, sempre la stessa, i Pokemon da voi catturati forniranno sempre un valido aiuto e troverete, con loro, tantissimi attacchi diversi che renderanno le catture diverse fra loro. Come detto in precedenza, i Pokémon amici disporranno anche di una mossa. Esistono due tipi di mosse: quelle utilizzabili nella mappa e quelle dette “di zona”. Le prime ci aiuteranno ad eliminare la maggior parte degli ostacoli che ostruiranno il nostro cammino; le seconde modificheranno, solo in determinate locazioni, l’ambiente circostante.
Ultima novità, aggiunta in questo sequel, è la possibilità di fuggire dalle sezioni di cattura.
Una volta conclusa una cattura accumulerete dell’esperienza, che vi consentirà di avanzare di livello, potenziando così il vostro Styler. Oltre alle missioni, un Ranger deve rendersi utile alla comunità, svolgendo determinati incarichi. Gli incarichi non sono altro che delle richieste d’aiuto da parte di alcuni cittadini, che segnaleranno il loro bisogno tramite un’icona sopra la loro testa. Quando porterete a termine un incarico otterrete dei particolari “Dati di potenziamento”, che avranno la funzione di un aggiornamento software per lo Styler. Questo funzionerà, inoltre, da menù principale: qui potrete controllare lo status dello stesso Styler, il glossario, e altro ancora. Nel corso del gioco, poi, farà da mappa, nello schermo superiore, nonché da legenda dei vostri Pokémon amici.
 

Le macchine che "ipnotizzano" i Pokémon si elimineranno come degli ostacoli

La veste tecnica

La caratteristica,distintiva questo nuovo Pokémon Ranger, che molti troveranno interessante e che si era fatta apprezzare già nel primo episodio, è l’uso continuo del Touch Screen, che porterà tutto il gioco sullo schermo inferiore. Interessante, poi, la funzione informativa che lo Styler svlge su quello superiore. Detto questo, parliamo ora del comparto tecnico del gioco. I suoni, innanzitutto, sono ben realizzati; le musiche sempre adatte. Una nota altrettanto positiva va all’aspetto grafico che, a parte lievi sbavature di tanto in tanto, mantiene integro lo stile caratteristico della serie, con buoni dettagli e colori particolarmente vivaci. La longevità è comunque garantita e la precisione del Touch Screen sempre ben calibrata, fatta eccezione per alcuni casi sporadici.

C’è qualcosa in più

Oltre all’esplorazione e alla cattura, troverete minigiochi di tutti i tipi, sempre piacevoli. Il ritmo di gioco si manterrà costante, nonostante meccaniche un pò ripetitive. Un’aggiunta in ogni caso piacevole è il Rangernet, funzione alla quale accedere tramite Nintendo Wi-fi Connection e che ci permetterà di scaricare nuove missioni speciali, in costante aggiornamento.

La tuta da Ranger può piacere

Ombre su Almia ci fa assaporare un’altra volta la professione del Ranger, in modo ancora più accurato e, soprattutto, piacevole rispetto a quanto aveva fatto il suo predecessore. Gli amanti delle battaglie, che non avevano apprezzato più di tanto il primo episodio, non proveranno rinnovato interesse per questo sequel che, tuttavia, potrà dar vita a nuovi appassionati. Per coloro che riusciranno a farsi piacere il mestiere del Ranger, il gioco risulterà piacevole e ricco di spunti interessanti e coinvolgenti.

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