Titanfall – Titanfall

Sono passati 4 anni da quando Jason West e Vince Zampella, rispettivamente fondatore e co-fondatore di Infinity Ward, decisero di allontanarsi dal loro publisher Activision e fondare un altro studio sotto EA, la Respawn Enterteinment. Nel tumulto mediatico generato da questi eventi, soltanto un anno dopo dalla sua fondazione, Respawn Ent. decise di sfruttare la sua popolarità annunciando che lo studio era in lavorazione su un nuovo sparatutto a tema sci-fi che sarebbe stato “in grado di competere con Halo e Gears of war”. La macchina dell’hype dei videogiocatori incominciò molto lentamente a mettersi in moto, poichè il titolo non aveva ancora mostrato il suo volto, né in immagini né in teaser trailer. É durante l’E3 del 2013 che finalmente la Respawn Entertainment decise di far cadere il velo dalla sua nuova IP, Titanfall, mostrando un trailer di cinque minuti che mandò letteralmente in visibilio il mondo videoludico. Finalmente il 2014 è arrivato. Adesso bisognerà scoprire se riuscirà, o meno, a mantenere tutte le sue promesse.

Titanfall è uno sparatutto a tema sci-fi che permette di immedesimarsi nei panni di piloti di giganteschi robot, armati fino ai denti, chiamati appunto Titan. Quello che balza subito all’occhio è la spettacolarità delle azioni che si possono effettuare: i piloti infatti sono equipaggiati con uno speciale “Jump Kit” che permette a chi lo indossa di fare balzi sovraumani, camminare sulle pareti e raggiungere posti difficilmente accessibili a un uomo normale. Il giocatore si renderà quasi da subito conto di come sia facile mantenere il controllo sia del pilota che del pesante robot messo a disposizione. I comandi sono facili e veloci: con la semplice pressione di un tasto sarà possibile effettuare un salto e in prossimità di un muro il personaggio vi camminerà automaticamente senza la pressione di tasti aggiuntivi. Stesso ragionamento è fatto per il Titan, che nonostante la sua possente mole, si muoverà agilmente sul campo di battaglia: sarà capace infatti di effettuare alcuni piccoli balzi in tutte le direzioni (per schivare gli attacchi in arrivo, ad esempio), consumando tacche di stamina che si ricaricheranno automaticamente col tempo. 

Con l’avvio del gioco, si presentano davanti diverse opzioni: campagna, classico (multiplayer ndr) e addestramento. L’addestramento non è troppo prolisso e risulta ben architettato. Come si può facilmente intuire, insegnerà passo dopo passo tutte le acrobazie che il pilota è in grado di eseguire grazie al suo jump kit e come sfruttarle al meglio. Di seguito verrà insegnato come guidare un Titan e tutte le meccaniche di gioco che ne conseguono.
Finito il tutorial, si sente l’impellente bisogno di lanciarsi all’azione, però bisogna scegliere una modalità tra le presenti. La cosiddetta “campagna” – che dovrebbe comprendere l’esperienza singolo giocatore del titolo – non è altro che una partita in multigiocatore arricchita da cut scene e eventi scriptati, sia all’inizio che alla fine di ogni missione. Una nota di demerito che potrebbe far storcere il naso ad alcuni giocatori, visto che questa scelta si traduce non solo in una modalità off line del gioco praticamente assente, ma, e soprattutto, nella mancata possibilità di creare una campagna singolo giocatore dalle fattezze epiche. Di per sè, comunque, la campagna principale non richiederà moltissimo tempo: comprende solo 9 missioni dalla durata di 20 minuti ciascuna e in seguito alla sua conclusione con una fazione, sarà richiesto di schierarsi dalla parte avversaria.

Dopo il forte amaro in bocca provocato dall’assenza di una modalità singolo giocatore, si passa a quella che dovrebbe essere molto più corposa: multiplayer classico. È con grande rammarico che il menù permetta la scelta di solo 4 modalità – tra l’altro fin troppo classiche per il genere: Logoramento (Team deathmatch a squadre), Sopravvivenza (Team deathmatch a eliminazione con solo i titan), Punti di controlloCattura la bandiera e Caccia ai piloti (Team deathmatch con punteggio classico). Da un titolo cosi fresco e per alcuni aspetti innovativo, che dovrebbe essere il titolo di lancio di un’intera casa produttrice, magari qualche modalità o mappa in più sarebbe stata ben apprezzata. Tuttavia non tutto è perduto: si spera che con qualche DLC, verranno aggiunte nuove modalità e nuove mappe sui cui potersi scontrare. Sia piloti che Titan avranno a disposizione diverse opzioni di personalizzazione, che permetteranno adattamenti allo stile di gioco preferito.

Inoltre Titanfall si libera di tutti quei canoni degli FPS che in questi ultimi anni hanno predominato per la maggiore, come Call of Duty, Battlefield e Arma: che ci si avventuri a piedi o su un titan, il gameplay ricorda più i capisaldi del genere FPS, come Quake o Unreal Turnament. Non vi sono fronti o colli di bottiglia nelle mappe, tutto è progettato per tenere sempre in movimento il giocatore. È molto raro, infatti, trovare player ostinati che continuano a uccidere sempre dallo stesso posto, poichè ogni zona e anfratto della mappa è accessibile da almeno da 2 punti diversi.

Tutte le parti del gameplay combaciano bene tra loro, permettendo uccisioni spettacolari che richiedono molte abilità da parte del giocatore. Anche quella che a primo acchitto potrebbe sembrare una pecca nel gameplay, ovvero la pistola SMART, risulta perfettamente bilanciata nell’insieme: l’auto puntamento inizierà soltanto quando il pilota sarà molto vicino all’obiettivo e nonostante ciò, richiederà comunque 3 secondi per mirare. Questi fattori la rendono nettamente svantaggiata in uno scontro frontale, mentre si trova in vantaggio se il bersaglio è all’oscuro della presenza opponente.

Tra le varie aggiunte è giusto citare anche il sistema di carte Burn. Questo sistema permette di scegliere 3 carte per il prossimo match da un deck che si infoltisce dopo ogni partita, grazie a uccisioni e sfide completate. Premendo il relativo tasto durante un rientro, sarà possibile selezionare una di queste carte che garantiranno un bonus momentaneo fino alla prossima morte. I bonus comprendono: armi con statistiche migliorate, doppia esperienza, velocità aumentata, ecc. Questa meccanica non solo va a compensare l’assenza di un sistema di kill streak, ma va anche ad alleviare la frustrazione creata dopo una serie di morti, e rende il tutto molto più tattico.

Non stupisce per la sua foto-realisticità, ma per le sue animazioni fluide, i modelli dei piloti e per quelli dei Titan che sono molto ispirati. Il tutto gira su una versione pesantemente modificata del buon vecchio Source Engine, che fissa a 60 fps anche le battaglie più concitate, tra esplosioni, Titan che scendono dal cielo e piloti che balzano e corrono da tutte le parti. Gli sviluppatori hanno scelto di proposito questo motore, che di certo non spicca per la qualità grafica, ma che fa apprezzare a pieno il lavoro effettuato su animazioni e modelli poligonali.

Oltre alle texture, sicuramente Titanfall non sarà ricordato per la sua magnifica colonna sonora, che non garantisce quell’aggiunta di personalità in più ricercata da Stephen Barton, noto compositore delle musiche di Call of Duty. La soundtrack conta, comunque, un gran numero di tracce, che hanno l’importante ruolo di non rendere monotone anche le più lunghe sessioni di gameplay. Sicuramente il titolo sarà invece ricordato per la sua installazione: ben 49 GB (circa) di download, 35GB dei quali sono soltanto di audio non compresso. 

Titanfall non è un titolo completo. Per quanto nasca da un lavoro molto impegnativo, una variablità maggiore avrebbe aggiunto quel guizzo in più, che molti avrebbero apprezzato. Tutto sommato possedeva le carte in regola per diventare una pietra miliare nel genere FPS: certamente una campagna singleplayer assente e le poche modalità di gioco, rovinano nel complesso il giudizio finale, che altrimenti sarebbe stato eccellente. Ma con queste affermazioni non si vuol dire che sia un IP da scartare: nonostante i suoi limiti – che si spera vengano sgranchiti dal rilascio di DLC abbastanza convincenti – Titanfall sa come mostrare i suoi muscoli. È un titolo molto divertente, nonché un ottimo inizio per un brand tripla A che si spera, in futuro, possa regalare un’esperienza FPS definitiva.

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