Final Fantasy XVI, l’immersività sarà centrale

La mancanza di minigiochi all'interno di Final Fantasy XVI per alcuni sarà una pecca, ma sembra avere un motivo più che valido.

Artwork di Final Fantasy XVI con Clive

Square Enix ha rilasciato davvero tante notizie riguardo Final Fantasy XVI e tra quelle che hanno destato più curiosità, e forse qualche preoccupazione, c’è sicuramente l’assenza di minigiochi. La saga di casa Square è infatti famosa per aver dato vita ad alcune delle attività secondarie più caratteristiche e belle della storia videoludica.

Basti pensare al Triple Triad di FFVIII, al Blitzball di FFX o anche alle più semplici corse dei Chocobo presenti in diversi titoli. Molti avranno almeno sentito nominare uno di questi minigiochi, la cui peculiarità era poter intrattenere il giocatore per ore, quasi fossero giochi a sé, e presentando spesso sfide e traguardi unici.

Proprio per questo la loro assenza in FFXVI ha destato curiosità ma anche qualche dubbio, per quanto ci sia da puntualizzare che saranno presenti almeno delle cacce e delle missioni secondarie.

L’immersività sarà la chiave di Final Fantasy XVI

Il motivo dietro questa decisione è stato spiegato da Hiroshi Takai, co-director del titolo, che ha fatto notare come i vari minigiochi possano risultare estranianti rispetto alla trama. Basti pensare ai meme su Squall, protagonista di FFVIII, che da cupo e solitario protagonista si ritrova a diventare uno dei migliori giocatori di carte di sempre, sfidando chiunque incontri.

Per quanto sia comprensibile avere qualche perplessità riguardo l’eliminazione di una delle feature peculiari della saga, è pur vero che queste scelte dimostrano una chiara fiducia verso il titolo. Delegare il compito di spezzare il ritmo di gioco a cacce e missioni secondarie sposta molta responsabilità sul nuovo combat system, (qui la nostra anteprima) che dovrà essere estremamente intrattenente.

Takai ha spiegato come questa sia una scelta autoriale mirata a non spezzettare troppo la narrazione, e a non interrompere l’empatia che si verrà a creare tra Clive e il giocatore. Proprio per questo motivo non sarà sempre possibile accettare e svolgere missioni secondare durante alcune parti del gioco.

Essendo questa una delle critiche mosse a Final Fantasy XV,  sembra essere chiara la volontà di Square Enix di ascoltare le lamentele della propria fanbase per porre rimedio agli errori commessi in passato.

Vai alla scheda di Final Fantasy XVI
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