Marvel Ultimate: il nuovo rilancio editoriale
Alla scoperta del secondo universo Marvel Ultimate ad due anni dal lancio
L’universo Marvel Ultimate è stato, per oltre un decennio, il secondo principale universo narrativo della Marvel. Ha offerto versioni alternative dei classici supereroi, molte delle quali hanno ispirato direttamente personaggi del Marvel Cinematic Universe. È proprio nelle pagine di Marvel Ultimate che nascono il Nick Fury Jr. con le sembianze di Samuel L. Jackson e il personaggio di Miles Morales.
Il successo di questo universo fu dovuto proprio alla sua capacità di proporre reinterpretazioni moderne e audaci degli eroi classici. Ci ha regalato, ad esempio, un Capitan America più rude e spietato, e soprattutto le iconiche versioni di Nick Fury Jr. e dello Spider-Man di Miles Morales. Altro personaggio centrale è Reed Richards, che inizialmente appare come Mister Fantastic ma, in seguito, abbraccia una nuova identità diventando “Il Creatore”, il villain principale dell’intero universo Ultimate.
Il primo universo Marvel Ultimate nacque nel 2000 grazie alla visione di Brian Michael Bendis, vero e proprio “regista” di questo progetto narrativo, e si concluse nel 2015 con la saga di Secret Wars (volume 3). Alla fine di quella storia, l’intero multiverso venne ricreato e l’universo Ultimate fu presumibilmente cancellato. Tuttavia, alcuni personaggi sopravvissero: Miles Morales, che venne integrato stabilmente nell’universo principale della Marvel (Terra-616), e Il Creatore, che rimase nell’ombra per molti anni.
Il nuovo Marvel Ultimate universe: Le origini
Il nuovo universo Marvel Ultimate è stato rilanciato nell’agosto del 2023 negli Stati Uniti, e pubblicato in Italia nel novembre dello stesso anno. L’artefice di questo rilancio è lo scrittore Jonathan Hickman, già responsabile dello smantellamento del precedente universo Ultimate attraverso le saghe Infinity e Secret Wars le stesse che ispireranno i prossimi due film degli Avengers nel Marvel Cinematic Universe.
In Infinity, a causa dei numerosi viaggi interdimensionali compiuti dagli eroi Marvel, il multiverso inizia a collassare su sé stesso, provocando il ritorno dei Costruttori: un’enigmatica razza aliena che aveva originariamente creato l’universo e che ora vuole distruggerlo, proprio a causa del suo imminente collasso.
Secret Wars, seguito diretto di Infinity e anch’essa scritta da Hickman, racconta cosa accade dopo la sconfitta dei Costruttori e il crollo definitivo del multiverso. In questa saga, il Dottor Destino con l’aiuto dei Fantastici Quattro e dell’Uomo Molecola, riesce a ricreare l’universo, condensando tutte le versioni alternative dei personaggi Marvel in un unico pianeta e universo, chiamato Battleworld, su cui regna come sovrano assoluto.
Dalla conclusione di Secret Wars prende avvio una nuova fase narrativa: Miles Morales entra a far parte dell’universo principale, mentre il Creatore la versione del Reed Richards proveniente dal primo universo Marvel Ultimate comincia ad agire nell’ombra, con l’obiettivo di dar vita a un nuovo universo modellato secondo la propria visione.

Il nuovo universo Marvel Ultimate: Secret Invasion
Disclaimer: Da questo punto in poi farò riferimento esclusivamente alle edizioni italiane e alle relative date di uscita. È importante tenere presente che tra la pubblicazione negli Stati Uniti e quella in Italia intercorrono circa tre mesi. Ad esempio, il primo numero di Ultimate Invasion è stato pubblicato negli Stati Uniti ad agosto 2023, mentre in Italia è uscito a novembre 2023.
Il rilancio del nuovo universo Marvel Ultimate inizia con la miniserie Ultimate Invasion, in cui viene mostrato come il Creatore la versione alternativa di Reed Richards proveniente dal vecchio universo Ultimate sottragga inizialmente una serie di dossier contenenti le origini di tutti i superumani della Terra 616. Successivamente, ruba diverse tecnologie chiave prima di fuggire attraverso la rete del multiverso, con l’obiettivo di creare un nuovo universo modellato secondo la propria volontà.
In questo nuovo universo, la storia della Terra è stata profondamente alterata a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: gli eroi classici non sono mai nati, o meglio, l’esistenza di superumani è consentita solo a coloro che si sottomettono al dominio assoluto del Creatore. Il mondo è governato da una ristretta oligarchia totalmente asservita alla sua autorità.
Dopo la conclusione della miniserie, è fondamentale leggere lo one-shot Ultimate Universe, che funge da epilogo diretto a Ultimate Invasion e mostra come si presenta la Terra ai giorni nostri, ormai sotto l’influenza del Creatore e dei suoi tirapiedi.
Unica eccezione è il Wakanda, che come nella sua incarnazione originale nell’universo Terra 616 è rimasto nascosto e isolato dal resto del mondo. La sua esistenza è sconosciuta ai più, rendendolo l’unico territorio libero dall’influenza del Creatore, e getta le basi per la creazione degli Ultimates e ci spiega come funziona la tecnologia del creatore e come ha cambiato la storia umana.
La storia si rivela sin da subito avvincente e ben scritta: Hickman, fin dalle prime pagine, imprime il suo inconfondibile stile fatto di suspense e mistero, in cui ogni trama è un pezzo di un puzzle che il lettore deve ricomporre per avere una visione completa dell’insieme. Questa caratteristica rende le sue storie tanto affascinanti quanto complesse da seguire: saltare anche solo una delle testate collegate può compromettere la piena comprensione del quadro narrativo complessivo.
Proprio per questo motivo nutro aspettative molto basse nei confronti dei prossimi film degli Avengers. Prima di arrivare a Infinity e Secret Wars, Hickman scrisse per anni numerose serie fondamentali, a partire dai Fantastici Quattro, dando inizio al suo lungo ciclo narrativo come una sorta di “regista” dell’universo Marvel. Successivamente ha curato per tre o quattro anni varie testate che sono poi confluite, in modo organico e coerente, proprio in Infinity e Secret Wars. È difficile immaginare che un impianto narrativo così stratificato possa essere adattato con successo in pochi film.
Ai disegni di Ultimate Invasion troviamo Bryan Hitch, che riesce a offrire tavole ricche di dettagli, con una regia visiva perfettamente in sintonia con lo stile narrativo di Hickman. Le sue illustrazioni ci regalano momenti di body horror degni del miglior Cronenberg, contribuendo a rendere l’atmosfera ancora più densa e inquietante
Mentre nell’epilogo di Ultimate Universe possiamo trovare il nostro Stefano Caselli che riesce a portare una qualità e una pulizia di linee e dettagli perfetta per un‘One-Shot dove la narrazione grafica diventa ancora più importante
VOTO 9/10 ad entrambe.

Marvel Ultimate: Le testati regolari
Dopo la conclusione della miniserie Ultimate Invasion e il suo epilogo, rappresentato dallo one-shot Ultimate Universe, sono state lanciate tre testate regolari, pubblicate a distanza di un mese l’una dall’altra sia negli Stati Uniti che in Italia. Le serie, in ordine di uscita, sono: Ultimate Spider-Man, Ultimate X-Men e Ultimate Black Panther. Successivamente, a fine del 2024, è stata introdotta anche la testata The Ultimates corrispettivo degli Avengers in questo nuovo universo e a inizio 2025 è uscita la miniserie ancora in corso Ultimate Wolverine.
Ognuna delle tre testate principali è ambientata in un diverso emisfero del mondo, ciascuno governato da un leader che risponde direttamente al Creatore. Il loro compito è mantenere l’ordine nelle rispettive zone, impedendo la nascita di superumani. In realtà, più che vietarne l’esistenza, l’obiettivo è controllarla: i superumani possono esistere solo se autorizzati dal Creatore e dai governanti locali, e vengono arruolati nei loro ranghi. Chi invece si manifesta spontaneamente, senza il consenso del sistema, viene immediatamente neutralizzato.
In Ultimate Universe, scopriamo che un giovane Tony Stark, con l’aiuto di una variante del Dottor Destino che si rivela essere un Reed Richards proveniente da un altro universo riesce a sottrarre l’archivio del Creatore. Al suo interno sono contenute le origini di tutti i supereroi e supercriminali della Terra 616. In seguito a questa scoperta, Stark crea delle sfere speciali incaricate di rintracciare le controparti degli eroi Marvel in questo nuovo universo Ultimate, con l’obiettivo di reclutarli nella futura resistenza, formata dagli Ultimates, contro il Creatore.

Ultimate Spider-Man: La prima serie regolare
Nel nuovo universo Marvel Ultimate, Peter Parker a causa delle macchinazioni del Creatore non è mai stato morso dal ragno radioattivo che, nell’universo di Terra-616, gli ha conferito i poteri. Di conseguenza, non è mai diventato Spider-Man e la morte di zio Ben non è mai avvenuta. Paradossalmente, la sua vita risulta molto più serena e felice rispetto a quella della sua controparte “classica”.
In questa versione, Peter ha una famiglia con due figli, una carriera di successo, ed è ormai un uomo maturo dovrebbe avere circa quarant’anni. Certo, anche qui è orfano dei genitori, ma non ha affrontato nemmeno lontanamente le stesse difficoltà che caratterizzano il Peter Parker originale.
Tutto cambia quando viene raggiunto da una delle sfere di Tony Stark, che gli offrono la possibilità di riscrivere il proprio destino. Peter accetta questa nuova responsabilità e decide di combattere contro Wilson Fisk, che in questo universo non è un semplice boss criminale, ma il governatore del Nord America, al centro di un regime fondato sulla manipolazione mediatica e il controllo tecnologico totale.
La serie è scritta da Jonathan Hickman e disegnata da un team artistico tutto italiano. Il disegnatore principale è Marco Checchetto, mentre David Messina ricopre il ruolo di autore secondario. Tra le tre testate regolari del rilancio, Ultimate Spider-Man è quella meglio scritta e disegnata, capace di catturare il lettore con il ritmo coinvolgente tipico di Hickman e con un comparto grafico di altissimo livello, soprattutto nei numeri firmati da Checchetto.
Tuttavia, la qualità grafica cala leggermente nei numeri disegnati da Messina, il quale ha impiegato qualche albo per riuscire a “mettersi in pari” con lo standard visivo fissato dal collega, migliorando progressivamente con il procedere della serie
VOTO 8/10

Ultimate X-Men: La serie alternativa
Ultimate X-Men è la serie più alternativa della linea editoriale Marvel Ultimate. Scritta e disegnata dall’autrice giapponese Peach Momoko, con sceneggiatura adattata da Zack Davisson, rappresenta un punto d’incontro tra il fumetto supereroistico americano e il manga giapponese.
La storia è ambientata nel regno di Hi No Kuni, che comprende l’attuale Giappone e Sud-Est Asiatico. I protagonisti principali sono: Hisako Ichiki, alias Corazza , Mei Igarashi, alias Maystorm e Nico Minoru, la telepate del gruppo
La trama si apre con le tre protagoniste( a cui si uniranno altri personaggi con il proseguire della storia) che scoprono di possedere poteri mutanti e cercano di opporsi alla setta dei Figli dell’Atomo, un culto che opera sotto il diretto controllo dell’alleanza Harada-Yoshida, composta da Sunfire, Viper e Silver Samurai, i governanti della regione.
Questa è senza dubbio la serie più atipica tra le tre testate iniziali. Parte con un ritmo molto lento, e più che un fumetto supereroistico sembra “slice of life”, concentrandosi sulla caratterizzazione psicologica delle protagoniste, la loro vita personale e sull’introduzione del primo antagonista, Shadow King, almeno fino alla conclusione del primo arco narrativo. Se siete lettori abituali di fumetti americani, potreste trovare inizialmente difficile approcciarla, proprio per via della sua forte contaminazione stilistica.
La narrazione richiede pazienza: la storia si sviluppa con lentezza e solo con l’inizio della seconda saga inizia a integrarsi meglio con il resto dell’universo Ultimate, risultando più accessibile.
Dal punto di vista grafico, la serie alterna alti e bassi. Lo stile è tipicamente manga, con una palette cromatica molto tenue che sfuma spesso verso il bianco e nero, pur non essendo mai completamente priva di colore. Le uniche vere sequenze in bianco e nero sono quelle in cui compare lo Shadow King, espediente visivo usato per accentuare l’effetto disturbante del personaggio.
Questa scelta stilistica, però, può rendere la lettura visivamente confusionaria, e potrebbe scoraggiare chi non è abituato a questo tipo di impianto grafico. Ciò nonostante, per chi riesce a superare l’impatto iniziale, la serie offre un’esperienza unica nel panorama Marvel attuale
VOTO 6.5/10

Ultimate Black Panther: Il mezzo flop
Questa serie è ambientata in Wakanda e, a differenza delle altre testate del nuovo universo Marvel Ultimate, segue fedelmente le origini classiche del regno africano così come lo conosciamo nell’universo Marvel tradizionale.
Gli eventi si innescano quando Lord Ra e Lord Khonshu, governanti del continente africano in questa realtà, decidono di espandere la loro influenza nell’Africa sub-sahariana. Il loro obiettivo diventa il Wakanda, principalmente per il suo ricco giacimento di Vibranio. Naturalmente, agiscono per conto del Creatore.
Dal punto di vista grafico, c’è poco da criticare: la serie è disegnata in modo eccellente da Stefano Caselli e si posiziona tra le migliori della linea Ultimate, se non la migliore in assoluto. Il suo stile dinamico e dettagliato restituisce con grande efficacia tanto gli elementi tribali quanto quelli più tecnologici dell’ambientazione, offrendo tavole visivamente impeccabili.
I problemi emergono quando si analizza la scrittura di Bryan Edward Hill. Da un lato, va apprezzato il modo in cui inserisce temi politici reali all’interno della narrazione, dando spessore e rilevanza al contesto. Dall’altro, la gestione delle sequenze d’azione lascia a desiderare: spesso risultano affrettate, con troppo poco spazio nella sceneggiatura dedicato ai combattimenti, rendendo la narrazione sbilanciata e, alla lunga, “solo chiacchiere”.
L’errore più evidente si riscontra nella gestione del primo scontro tra Khonshu e Black Panther, che arriva alla fine della prima saga: dopo una lunga preparazione durata circa dieci numeri, il conflitto viene risolto in poche pagine, lasciando un senso di insoddisfazione per la mancanza di climax narrativo.
VOTO 7/10

Ultimates: La creazione della resistenza
Questa testata segue le gesta di Tony Stark, diventato nel frattempo Iron Lad, di Dottor Destino e del loro gruppo, dopo aver rubato, nell’One-Shot Ultimate Universe, gli archivi del Creatore, con l’obiettivo di opporsi al suo regime e rivelare al mondo le sue macchinazioni occulte. Dopo il numero 7 della serie sarà fondamentale leggere lo One-Shot Ultimate Universe: Un anno dopo, che introduce la figura di Nick Fury Sr. e svela l’esistenza di una spia all’interno del gruppo.
La serie è scritta da Deniz Camp, autore che tra tutti si dimostra il più in sintonia con lo stile narrativo di Jonathan Hickman. Camp riesce a mantenere un ritmo costante, bilanciando abilmente le sezioni più narrative con i momenti di forte intensità e azione, come ci si aspetta da una testata che ha come protagonisti non un singolo eroe, ma un intero supergruppo.
Ai disegni troviamo Juan Frigeri, che cresce visibilmente numero dopo numero. Il suo stile si affina con il progredire della serie, e riesce a offrire tavole efficaci tanto nei momenti più statici e riflessivi quanto nelle scene d’azione. I combattimenti e l’uso visivo dei poteri sono resi con grande impatto, regalando anche ottimi momenti di splatter ben calibrato.
VOTO 8.5/10

Ultimate Wolverine: Il gioiello del nuovo universo Marvel Ultimate
In questo universo, Logan non è Wolverine, ma il Soldato d’Inverno, anche se ha gli stessi poteri di Wolverine, sotto il controllo della Repubblica dell’Eurasia, un regno situato tra l’attuale Russia e l’Asia centrale. La miniserie mostra come i Rasputin: Colosso, Magik e Omega Red; governino il regno con il pugno di ferro, eliminando chiunque si opponga a loro e usando i mutanti come armi, sia con il loro consenso che contro la loro volontà. In questo universo, il comunismo crolla subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e Occidente e Oriente non si sono mai scontrati, essendo alleati e entrambi sotto il controllo del Creatore.
La sceneggiatura è affidata a Chris Condon, che scrive con abilità, utilizzando sapientemente i flashback per arricchire la trama principale. Dà ampio spazio alla componente visiva e ci racconta la psiche tormentata di questo Wolverine in modo coinvolgente, immergendo il lettore in un’atmosfera di tensione costante dall’inizio alla fine di ogni albo.
La miniserie è illustrata magistralmente da Alessandro Cappuccio, che si sincronizza perfettamente con Condon. Le sue tavole sono cupe e violente, spaziando da uno stile noir all’horror, fino a scene splatter ricche di sangue e corpi smembrati.
VOTO 10/10

Marvel Ultimate: Le considerazioni finali
La Marvel aveva bisogno di un nuovo universo narrativo, sia per dare una rinfrescata editoriale, sia a causa delle difficoltà delle testate dell’universo principale, che soffrono di continui alti e bassi e stanno iniziando a inseguire troppo l’MCU.
Le uniche serie che non risentivano di questo problema erano quelle legate alla componente mutante, scritte da Jonathan Hickman, l’ultimo autore a realizzare due crossover Marvel di grande successo e rilevanza, Infinity e Secret Wars, capaci di influenzare realmente la continuity Marvel. Quindi, chi se non lui poteva e doveva guidare la nuova linea editoriale Marvel Ultimate?
Fin da subito Hickman ha impresso il suo stile, circondandosi di un cast di autori e disegnatori di grande qualità come Marco Checchetto, Stefano Caselli, Bryan Edward Hill e diversi talenti al loro primo grande debutto, come Chris Condon, Peach Momoko e Alessandro Cappuccio.
Insomma, se volete iniziare a leggere Marvel o siete stufi dell’universo classico, questa nuova linea può rappresentare un’ottima alternativa. Non solo per l’economicità, essendo testate ancora in corso e con pochi numeri ciascuna, ma anche perché sono già disponibili i primi volumi Omnibus. Inoltre, con i loro pregi e difetti, sono tutte ottime storie da leggere.