The Colonel’s Bequest torna a far parlare di sé

The Colonel’s Bequest di Roberta Williams, il giallo Sierra del 1989, torna a far parlare di sé grazie a GOG e a una nuova generazione di appassionati.

colonel bequest copertina

Negli ultimi mesi si è tornato a parlare di The Colonel’s Bequest, l’avventura grafica ideata da Roberta Williams e pubblicata da Sierra On-Line nel 1989. Il titolo, oggi disponibile su GOG, rappresenta uno dei capitoli più affascinanti e particolari della storia delle avventure grafiche, nonché una gemma dimenticata per molti appassionati del genere.

Ambientato in una sontuosa villa degli Stati Uniti, il gioco segue le indagini della giovane Laura Bow, invitata a trascorrere qualche giorno dal Colonnello Henri Dijon, il patriarca di una famiglia in pieno conflitto per l’eredità.
Quando iniziano a verificarsi misteriosi omicidi, l’atmosfera si tinge di giallo: spetta al giocatore esplorare, osservare e origliare conversazioni per capire cosa succede.

The Colonel’s Bequest fu uno degli ultimi titoli Sierra a utilizzare il parser testuale, ovvero il sistema in cui il giocatore digitava comandi come per esempio: “examine decanter”. Ma ciò che lo rese davvero unico fu la sua gestione dinamica del tempo: i personaggi si muovevano in autonomia a orari precisi, creando una trama che cambiava a seconda delle scelte del giocatore.

Un approccio innovativo, che anticipava concetti oggi comuni in giochi come Disco Elysium o Pentiment.

The Colonel’s Bequest: un’eredità silenziosa ma importante

The Colonel's Bequest: vista del giardino della villa
The Colonel’s Bequest: vista del giardino della villa

Pur non avendo avuto la popolarità di serie come King’s Quest o Monkey Island, The Colonel’s Bequest ha lasciato un segno profondo nel design narrativo. La protagonista non risolve enigmi assurdi né guida l’azione: osserva, ascolta e deduce, vivendo un mistero d’atmosfera più che un puzzle game.

Proprio per questo il titolo ha ancora oggi una nicchia di estimatori che ne apprezzano la lentezza e l’eleganza.

ll fascino di questa avventura ha ispirato negli ultimi anni anche The Crimson Diamond, opera della sviluppatrice indipendente Julia Minamata, dichiaratamente ispirata al classico Sierra. Disponibile su Steam, il titolo riprende l’estetica EGA, l’atmosfera da giallo e la curiosità investigativa di Laura Bow, rinnovandola con meccaniche più moderne.

Nel frattempo, Roberta e Ken Williams, i leggendari fondatori di Sierra, sono tornati alla ribalta con la rilettura in 3D di Colossal Cave, considerato il capostipite del genere. Un ritorno simbolico che conferma come la scuola Sierra continui, dopo decenni, a influenzare la narrativa videoludica contemporanea.

The Colonel’s Bequest è disponibile in versione ottimizzata per sistemi moderni su GOG.com, con pieno supporto per Windows e salvataggi semplificati. Un’occasione perfetta per riscoprire un capitolo di storia videoludica che ha definito un’epoca e che continua, silenziosamente, a ispirare i creatori di oggi.

Questa notizia, non a caso, arriva in un momento topico poichè tra qualche giorno, il 28 ottobre per la precisione, ci sarà l’uscita di Simon The Sorcerer Origin, un’avventura grafica di classico stampo, peraltro di Smallthing Studios, studio italianissimo che ci rinverdirà il genere a dimostrazione che l’avventura grafica non è  ancora morta.

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