CD Projekt RED ha venduto GOG
CD Projekt ha ufficialmente ceduto GOG, il celebre store PC specializzato in giochi senza DRM, tornando alle origini del progetto
GOG è stata acquistata da Michal Kicinski, co-fondatore originale, per una cifra pari a circa 25,2 milioni di dollari, segnando una separazione storica tra il marketplace e lo studio polacco noto per The Witcher e Cyberpunk 2077.
Fondata nel 2008 come Good Old Games, è nata con l’obiettivo di rendere nuovamente accessibili i grandi classici del passato su sistemi moderni, eliminando al tempo stesso qualsiasi forma di Digital Rights Management. Nel corso degli anni, lo store si è evoluto fino a ospitare anche produzioni contemporanee di primo piano come Baldur’s Gate 3, Tomb Raider e numerosi titoli indie e AAA, mantenendo sempre ferma la sua filosofia “DRM-free”.
Un passaggio di consegne strategico
Nel comunicato ufficiale, CD Projekt ha spiegato che la vendita di GOG rientra in una strategia più ampia volta a rifocalizzare completamente le risorse aziendali sullo sviluppo di videogiochi. L’azienda intende concentrare il proprio impegno sulla creazione di RPG di alta qualità, lasciando a GOG una gestione indipendente sotto la guida di uno dei suoi fondatori.
Nonostante la separazione societaria, i rapporti tra le due realtà resteranno solidi: è già stato confermato che i futuri giochi CD Projekt continueranno a essere pubblicati su GOG, inclusi titoli molto attesi come The Witcher 4 e il sequel di Cyberpunk 2077.
Michal Kicinski ha accolto con entusiasmo il ritorno alla guida della piattaforma, sottolineando come lui e CD Projekt condividano ancora oggi la stessa visione: giochi che “appartengono davvero ai giocatori”. Un messaggio che ribadisce l’identità storica di GOG e il suo impegno contro pratiche restrittive spesso criticate dall’utenza PC.
Anche il CEO di CD Projekt, Michael Nowakowski, ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dal team GOG nel corso degli anni, definendo la separazione non come un addio, ma come un “arrivederci”. Nowakowski ha inoltre rassicurato i fan sullo stato di salute dello store, precisando che la vendita non è legata a difficoltà finanziarie, ma segue un anno definito “incoraggiante” per GOG nel 2025.
Uno degli aspetti più apprezzati della recente gestione GOG è stato il forte impegno nella preservazione dei videogiochi. Con il lancio del GOG Preservation Program alla fine del 2024, la piattaforma ha avviato un’importante iniziativa per restaurare e rendere giocabili titoli storici su hardware moderno. Tra i giochi coinvolti figurano la trilogia originale di Resident Evil, Alpha Protocol e molte altre produzioni cult.
Con Kicinski nuovamente al timone, è probabile che questo approccio venga ulteriormente rafforzato, consolidando GOG come punto di riferimento per chi desidera possedere davvero i propri giochi, senza vincoli online o limitazioni tecniche.
CD Projekt guarda avanti
Liberata dalla gestione diretta dello store, CD Projekt potrà ora dedicarsi completamente ai suoi ambiziosi progetti futuri. Oltre a The Witcher 4, che inaugurerà una nuova trilogia incentrata su Ciri, lo studio è al lavoro su un titolo multiplayer ambientato nell’universo di The Witcher e sul remake del primo capitolo della saga, sviluppato da Fool’s Theory.
La vendita di GOG rappresenta quindi una scelta strategica per entrambe le parti: da un lato uno studio che punta tutto sui propri giochi, dall’altro una piattaforma che torna nelle mani di chi ne ha definito l’identità. Per i giocatori, soprattutto gli amanti del PC gaming, il messaggio è chiaro: GOG continuerà a esistere, crescere e difendere il concetto di libertà digitale.