Yu-Gi-Oh! World Championship 2007 – Recensione Yu-Gi-Oh! World Championship 2007

Il re dei giochi

Yu-Gi-OH, franchise popolarissimo nato dall’omonimo manga di Kazuki Takahashi, è oggi sinonimo di carte collezionabili e cartoni animati del pomeriggio. Il fenomeno scatenatosi grazie ai primi episodi del fumetto, ha infatti travolto i giovani di tutto il mondo, inducendo i produttori a creare altri tipi di gadget e oggetti vari, fra cui i videogiochi. Yu-Gi-Oh World Championship 2007 ne è l’ultima incarnazione: vediamo se sfrutta appieno le possibilità del Nintendo DS.

 
Carte poligonali

La grafica del gioco, mostrata prevalentemente nelle partite, si rivela non troppo curata: giocando una carta, ne vedremo su schermo una riproduzione poligonale, animata in modo veramente mediocre. Altro esempio del design di basso livello è dato dalle scansioni delle centinaia di carte contenute nel gioco, riprese fedelmente dalle loro controparti reali (sono presenti molte espansioni). A parte questo, l’interfaccia è decisamente poco dettagliata, e, durante le partite, abbastanza confusionaria: i pulsanti non sono chiarissimi e non hanno nemmeno un nome, il che rende difficile capirne la funzione. Degna di nota anche la totale assenza di un qualsivoglia tipo di filmato.

 
Swish!

Il sonoro è anche peggio della grafica: le musiche sono decisamente assenti, a parte durante le partite. Ciò potrebbe, in effetti, rappresentare una nota positiva, in quanto non sono esattamente lo stato dell’arte. Lo stesso dicasi per gli effetti sonori, ameni e a volte persino irritanti. Sorprendente l’assenza di un doppiaggio o di effetti sonori specifici per le carte più famose.

 
Il cuore delle carte

La giocabilità è uno degli aspetti meglio curati del gioco (essendo basato su un gioco realmente esistente, lo sforzo fatto dagli sviluppatori è veramente infimo): una volta scelto nome e aspetto del nostro duellante, ci troveremo a dover scegliere fra tre modalità di gioco: contro la CPU, contro un avversario reale (tramite connessione Wi Fi o con un amico) oppure avremo la possibilità di affrontare la modalità sfida, che ci consentirà di mettere alla prova il nostro senso tattico tramite situazioni che richiedono soluzioni specifiche. Affrontando i duelli contro la CPU vinceremo dei DP, necessari per comprare dei Booster Pack e quindi espandere e rendere più forte il nostro mazzo. Sono disponibili vari gradi di difficoltà, sbloccabili battendo determinate volte i "ghost" controllati dalla CPU. Una volta messo a punto il nostro mazzo ideale, potremo cimentarci in appassionanti sfide online, contro avversari a volte non paragonabili a quelli sotto il controllo del computer. E’ pur vero che parte degli avversari che ci troveremo ad affrontare sarà costituita da hacker e imbroglioni in generale, che hanno alterato il proprio mazzo con carte proibite tramite dispositivi appositi. Insomma, il gioco è una fedele riproduzione della vita reale: si affrontano avversari, si comprano Booster Pack, si costruisce un mazzo più forte e si va avanti in un meccanismo fine a se stesso, ma che riesce comunque a regalare delle soddisfazioni.

 
Le mille carte del Faraone

Yu-Gi-Oh World Championship 2007 si rivela un titolo decisamente poco curato, sia nella grafica, nel sonoro e nella, del tutto assente, trama. Persino la traduzione in Italiano non si salva: certi giochi di parole o espressioni Inglesi vengono tradotti letteralmente, e il risultato è veramente riprovevole. L’unico aspetto decente è la giocabilità: il gioco offre infatti ai fans molte possibilità di divertimento, ed è anche ottimo per chi non ci si è mai avvicinato (nonostante l’assenza di un tutorial).

 

 

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