Zenonia – Recensione Zenonia

Nella lotta al potere per lo scettro dei giochi di ruolo, Zenonia costituisce senza dubbio uno dei pretendenti più qualificati per contendersi un posto di primo piano su iPhod.
Il gioco partorito dalla casa coreana di Gamevil renderà felici tutti gli appassionati di JRPG che si aspettavano un titolo importante per piattaforme così bistrattate a favore delle più note PSP e NDS.
Il paragone che viene più immediato è quello col il più blasonato Chaos Rings, uscito quasi un anno dopo Zenonia: quest’ultimo, per quanto abbia riscosso un hype meno elevato del gioco Square Enix ai tempi della sua uscita, non ha nulla da invidiare al collega sotto quasi tutti i punti di vista.

All’inizio dell’avventura sarà possibile selezionare il job da assegnare al nostro personaggio, Regret, scegliendo fra Paladino, Guerriero ed Assassino; inutile dire che la scelta influenzerà le abilità e le armi utilizzabili durante il corso dell’avventura.
Dopo la breve premessa introduttiva verremo subito catapultati al centro di una scena bellica: nel bel mezzo di essa è collocato misteriosamente un neonato, noncurante dei corpi e del sangue che lo circondano; il capo dei soldati lo raccoglie e decide di crescerlo.

 

Successivamente, 15 anni dopo, accade l’avvenimento su cui si baserà tutta la storia di Zenonia: il soldato che aveva raccolto Regret viene ucciso da un demone che sconvolge il clima di pace che si era appena instaurato all’interno del paese.
Il viaggio di Regret sarà ossessionato dalla ricerca della sua vera natura e dalla morte del suo padre adottivo per mano di non si sa quale entità.
Per quanto l’avventura ricalchi in buona parte i cliché tipici del genere, è doveroso spezzare una lancia a favore della possibilità di intraprendere la storia come buono o cattivo, che oltre ad aumentare la longevità del titolo garantisce un discreto grado di personalizzazione della vicenda, basata sulle scelte che attueremo nel corso dell’avventura.

Passando al comparto strettamente tecnico, Zenonia è un action RPG: i nemici sono sullo schermo e possiedono una discreta IA: essi hanno la possibilità di attaccarvi, di lasciarvi passare noncuranti della vostra presenza o aggredirvi in massa per un’aggressione ad un loro simile.
Non eccezionale la precisione dei controlli che in un titolo action come questo possono essere alla lunga fastidiosi per la velocità di esecuzione delle battaglie.
 

Da citare anche il buon livello visivo dello schermo sia durante la fase esplorativa che quella di combattimento: uno degli errori che si è più spesso riscontrato su queste piattaforme è stato quello di introdurre un numero eccessivo di icone all’interno dello screen, col risultato di intasare la visuale al giocatore. Errore in cui, si può dire, Zenonia non è caduto, risultando anzi di una semplicità e chiarezza lodevoli.

La grafica non costituisce uno dei picchi che Zenonia può vantare, ma scenari coloratissimi accompagnati dallo stile dei personaggi deformed, oltre che costituire ben più di un semplice richiamo a Zelda, sembrano mantenere le aspettative ad un livello accettabile; sotto la norma invece il sonoro, di cui potremmo tacciare Zenonia di eccessiva superficialità, con temi molto spesso al limite dell’orecchiabile e che non vantano certo OST di spessore.
 

Zenonia in conclusione rimane uno dei giochi per iPhod per cui vale la pena spendere 4.99€: è probabilmente uno dei JRPG che vi intratterrà di più, con una longevità senza dubbio superiore a tutti i titoli concorrenti su questa console.
Il gioco Gamevil non ha nulla da invidiare a nessun titolo, ponendosi in lizza per un posto importante fra i JRPG portatili.

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