Zombie Driver – Recensione Zombie Driver

Se esiste qualcosa che non passerà mai di moda, sicuramente sono gli zombie. Tutti amiamo i morti viventi e abbiamo fantasticato almeno una volta su come sarebbe la nostra vita se dovessimo affrontare un’epidemia. Tra cinema e videogiochi (e talvolta persino libri) ormai ne abbiamo viste di tutti i colori, tra non morti di ogni tipo e razza, risorti per i più svariati motivi e in ogni luogo del mondo…ma soprattutto: quanti superstiti abbiamo assistito nella loro corsa alla sopravvivenza? E nel caso di Zombie Driver, il termine "corsa" non poteva essere più appropriato. Scopriamo perché.
 


Ferrari full-optional con lanciamissili

Correre per la vita

Avreste mai pensato di affrontare l’apocalisse zombie a bordo di auto truccate e armate di tutto punto? Perché è esattamente questo che faremo in Zombie Driver. Vestiremo i panni di un anonimo tassista, scorrazzando all’interno di una città infestata per salvare i superstiti e uccidere le creature risorte per conto di ciò che rimane dell’esercito. Questi compiti si traducono in obiettivi, divisi in primari e secondari, necessari per terminare le 17 missioni della Story Mode. Il completamento degli obbiettivi e l’uccisione delle creature si traducono in denaro per il giocatore, che è possibile spendere all’inizio di ogni missione per potenziare il veicolo scelto al fine di farlo diventare sempre più veloce, corazzato e letale. Man mano che proseguiremo nel gioco avremo nuovi mezzi, otto in totale, e nuove armi e potenziamenti per le medesime, cinque in tutto: una coppia di minigun, il turbo, un lanciafiamme, un lanciamissili, e una railgun. Non dimentichiamo inoltre che le uccisioni concatenate generano combo, redditizie in modo direttamente proporzionale all’entità del danno causato; e non c’è nulla di più soddisfacente che eliminare dozzine di zombie contemporaneamente centrandoli con la fiancata di un autobus dopo una sterzata brusca, magari usando contemporaneamente un lanciafiamme. E dire che ci pagano per farlo.
Se completaste la Story Mode o semplicemente voleste qualcosa di più immediato, niente paura! Esistono altre due modalità: Blood Race e Slaughter Mode. Analizziamole nel dettaglio.
Blood Race è un torneo di 30 gare di difficoltà crescente, diviso in tre tipologie di eventi, ovvero: Race, la classica gara dove bisogna tagliare per primi il traguardo, Endurance, dove il vostro mezzo ha una bomba a orologeria di cui dovrete ritardare il più possibile la detonazione superando checkpoint e facendo danni, e Eliminator, in cui dovete eliminare più mezzi avversari possibile entro il tempo limite. Tutto questo ovviamente in allegri circuiti pieni di zombie.
La Slaughter Mode è una modalità di resistenza in cui dovrete affrontare le ondate di non morti, sempre più pericolose di volta in volta, e cercare di stare in vita più a lungo possibile, in una delle sei arene a disposizione.
 


Ambulanza con lanciafiamme: purifica ogni infezione
 

Carrozzeria dall’oltretomba

L’offerta del titolo in oggetto è circoscritta a quanto detto. Per il giocatore, la sensazione è quella di un videogioco dalle meccaniche semplici, d’altro canto è tutto controllabile tramite pochi semplici comandi che permettono di guidare, sterzare e sparare, e con una telecamera tipica dei titoli di corsa arcade, ovvero a volo d’uccello (visuale dall’alto, per così dire). La reale sfida del titolo è rappresentata dal tempo, determinante per poter salvare i superstiti in tempo nella Story Mode e poter massimizzare i punteggi nelle altre modalità. In secondo luogo è da ricordare che esistono diverse tipologie di zombie, dal classico ed "innocuo" cadavere ambulante al grasso non-morto pronto ad esplodere, ognuno dei quali ha una diversa resistenza al nostro impatto e che frenerà in maniera più o meno visibile la nostra corsa.
Parlando dell’aspetto del gioco, il motore grafico è estremamente leggero e personalizzabile, gradevole seppur non utilizzi tecnologie d’avanguardia. Insomma, non aspettatevi certo il livello di dettaglio e gli effetti delle grandi produzioni.
Ciò che invece lascia qualche perplessità è l’assenza di una modalità multiplayer, specialmente in virtù del fatto che i medesimi sviluppatori sono stati anche autori di un mod esclusivamente multiplayer per Half-Life 2, ovvero D.I.P.R.I.P. Warm Up, di analogo genere del titolo in recensione. L’unica forma di contatto con gli altri giocatori l’avrete trasmettendo i vostri risultati alla leaderboard, permettendovi così di avere un metro di paragone della vostra abilità, ma per quanto riguarda sfide e/o cooperative, cose che in un titolo del genere sarebbero state più che gradite, scordatevele.
 


Vecchio bus, nuova arma

Die in pain, rest in peace

Sostanzialmente, Zombie Driver è un titolo indie indirizzato agli amanti del divertimento immediato, nonché ovviamente a tutti coloro che vogliono un gioco automobilistico arcade decisamente fuori dal coro. Con una spesa modesta potrebbe essere il giusto modo di sfogare i vostri istinti di velocità e distruzione nell’inferno zombie. Peccato per la mancanza del multiplayer.

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