Dark Souls III – Guida per principianti

Inutile girarci intorno: sicuramente più una volta, tutti i giocatori della serie Souls si sono lasciati scappare una serie di imprecazioni dopo che l’ennesimo “Sei Morto” compariva sui loro schermi. Questa piccola guida ha lo scopo di ridurre, almeno in parte, la cadenza dei vostri bestemmioni, rivolgendosi sia ai nuovi adepti di Dark Souls III che ai più esperti, rivelandosi utile magari come breve ripasso condito con qualche piccola novità. Procederemo quindi passo per passo, iniziando dalla creazione del nostro pg.

Creazione del personaggio adattata agli stili di gioco

Da buon action rpg qual’è, Dark Souls III permette di creare il proprio personaggio dotandolo di una classe, le quali saranno ormai note ai veterani della serie, anche se in questo terzo capitolo vi sarà comunque qualche novità. Tuttavia più che la classe scelta saranno i punti distribuiti fra i vari attributi a fare la differenza, così come l’oggetto che gli accosterete. Ovviamente gli stregoni avranno di base più punti sull’intelligenza dovendo castare magie, i cavalieri invece godranno di un parametro forza più alto rispetto alle altre classi avendo a che fare con sconti all’arma bianca pesante, i ladri invece avranno più destrezza e vigore sferrando attacchi veloci con armi più piccole. Nel caso in cui vogliate dare un’occhiata più nel dettaglio ai parametri per ogni classe vi proponiamo una piccola galleria di immagini, per farvi un’idea.

Il concetto basilare per capire cosa fa per voi è uno: se vi piace di più combattere faccia a faccia con gli avversari prendere il Cavaliere, se preferite la distanza uno stregone mentre se volete andare su una via di mezzo il Piromante è quello che fa per voi. Se volete muovervi agilmente, schivando attacchi velocemente per poi reagire scegliete il Ladro, Se invece quello che cercate è di aumentare ancora di più il grado di difficoltà e andare avanti personalizzando come più vi piace il vostro personaggio, allora prendete il Deprivato. Con lo Stregone invece verrete avvantaggiati soprattutto nelle prime ore di gioco.

Strategie per salire di livello

Il passo successivo dopo aver scelto la classe è ovviamente quello di far salire il vostro pg di livello, diventando così più forti aumentandone gli attributi. Qui nulla è cambiato rispetto al passato: sconfiggendo gli avversari otterremo delle anime che potremo spendere per salire di livello o per comprare nuovi oggetti come armature o bombe. Ovviamente dovremo preferire salire di livello, soprattutto nelle fasi iniziali del gioco. Tutte le classi iniziano il gioco circa a livello 8 tranne una: il Deprivato. Esso con un equipaggiamento praticamente pessimo ma con un vantaggio che sarà possibile sfruttare sulle lunghe distanze ossia si partirà dal livello 1, potendo così assegnare i punti agli attributi come meglio crediamo. Ovviamente all’inizio sarà veramente dura ma, soprattutto dopo che si è ottenuta una certa familiarità col gioco, praticamente sarà possibile creare una classe totalmente customizzata.
Una volta giunti di fronte al Fire Keeper sarà normale trovarsi un po’ spaesati, dovendo scegliere fra un sacco di parametri da potenziare basandosi solo su descrizioni abbastanza approssimative. Tuttavia la regola da seguire sarà semplice: potenziare gli attributi più alti della propria classe. Sarà proprio questa a dirci infatti cosa potenziare e quali attributi invece lasciare in secondo piano, migliorando così di livello in livello, i nostri punti di forza.

Attributi e armi

In Dark Souls III ogni arma potrà potenziarsi a condizione che gli attributi a cui essa viene associata vengano aumentati: tale è il meccanismo di Attribute Bonus.

Attribute bonus system

Nell’immagine è rappresentata un’arma dell’Assassino che è associata alla Forza e alla Destrezza. Alzando questi due attributi tramite l’uso delle anime tale arma sarà molto più efficace, avvantaggiandoci in modo non indifferente. Come in questo caso però, se vi è più di un attributo legato all’arma, sarà meglio dare priorità a quello col requisito più altro, nello specifico la Destrezza.

Dark Souls e il “ritmo”

Dark Souls è noto soprattutto per la sua difficoltà, tuttavia lo è anche perché il concept del gameplay è anche equo: tutto ciò che noi potremo fare al nostro avversario è ciò che l’avversario stesso potrà fare a noi. L’unico vantaggio che avremo sarà quello di poter mettere in moto il cervello e tentare di prevedere le mosse del nostro nemico, grazie all’osservazione e allo studio dei movimenti degli avversari risulterà molto più facile attaccare e schivare senza sbavature.

Può aiutare pensare a Dark Souls come se fosse un rhythm game, dove bisogna compiere una determinata azione in un determinato momento per portare a casa la ricompensa (ovviamente stiamo semplificando di molto la cosa).  Bisogna ricordare le azioni compiute dall’avversario poco prima, pensare a cosa sta accadendo nel presente e tentare di prevedere cosa stia per succedere, tentando di capire quali sono i pattern di attacco e difesa del nostro nemico. Si devono attenzionare quindi le animazioni dei mostri in quanto sono proprio queste che ci parlando: sarà proprio grazie ad esse che capiremo quando un nemico è vulnerabile, ad esempio nel breve istante di tempo subito dopo che avrà sferrato un attacco da noi schivato, dovendo ritirarsi.

Aiuterà quindi anche la ripetizione di una determinata strategia contro nemici dello stesso tipo in una certa area, anche se a volte vi saranno delle piccole variazioni da compiere che automatizzeremo facilmente restando concentrati. Nelle boss fight necessiteremo di molta calma: osservare le movenze del boss, senza stare in ansia, sarà uno degli elementi portanti per raggiungere la vittoria.  Essi infatti avranno ovviamente un numero limitato di mosse e osservandoli per bene sapremo predire cosa faranno e quando lo faranno, sapendo come muoverci di conseguenza. In questo caso è bene dirlo: la conoscenza è un’arma a tutti gli effetti. 

Addio Umanità

Nei precedenti Dark Souls, con qualche variazione, l’Umanità era la statistica che permetteva di essere più resistenti alle maledizioni e aumentava le possibilità di avere un bottino più ricco, oltre al non dover somigliare ad uno zombie. In Dark Souls III questo concetto scompare totalmente, lasciando invece il posto alla “kindling”.

Inizieremo il gioco infatti in stato “spento”, in quanto appena usciti dalla nostra stessa tomba. Potremo cambiare stato usando l’Ember, oggetto che sostituirà praticamente l’Umanità e che ci curerà oltre i limiti consentiti, oltre che a donare un’aura bruciante del nostro personaggio per sottolinearne il potenziamento. Altro bonus che l’uso dell’Ember potrà conferire è ad esempio la possibilità di invocare gli altri giocatori o gli NPC in nostro aiuto, quindi usare tale oggetto prima di affrontare un boss sarà sicuramente una scelta intelligente.
Gli Ember vanno usati con parsimonia in quanto saranno veramente in pochi, sparsi per il mondo di gioco o acquistabili da alcuni mercanti alla Firelink Shrine, dunque pensateci due volte prima di farne uso.

Sempre in 1 VS 1

Mai e poi mai affrontare nemici in gruppo: anche l’avversario più infimo può mandarvi gambe all’aria se vi attacca con altri suoi simili. Cercate sempre l’uno contro uno.

Trovate la vostra zona di farm

Altro elemento importante è trovare la zona in cui poter farmare anime e oggetti: in Dark Soul le zone iniziali del gioco si rivelano un ottimo posto per farmare, ciò non vale però in Dark Souls II e neanche nel III. Si rivela essere una buona zona quella che si trova oltre il secondo falò, l’Alto Muro di Lothric. Non sarà facile raggiungere quest’area ma farlo ne varrà sicuramente la pena in quanto vi sarà una probabilità maggiore di droppare uno scudo che riduce del 100% il danno in parata.

Sempre in questa zona potrete pure sfruttare la presenza di un drago sputafuoco che si trova vicino ad un ponte. Dopo aver osservato le sue movenze e capito come evitare i suoi attacchi, potrete usarlo per far bruciare altri nemici e ottenendo anime in modo facile e veloce. Questo è un ottimo modo per accumulare anime in modo veloce e salire di livello, in una sorta di ciclo: aggrate il drago, fategli uccidere i nemici, prendete le anime, riposatevi al falò e ricominciate. Con un po’ di fortuna potrete trovare lo scudo a cui accennavamo prima.

Build consigliata per iniziare: il potente Stregone

 

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Lo Stregone ha un vantaggio non indifferente rispetto alle altre classi ossia l’ingaggio a distanza. Tramite il cast delle sue spell può iniziare lo scontro a distanze abbastanza rilevanti e continuare a mantenere i nemici a distanza per un bel po’. Avere delle armi ranged inoltre non è obbligatorio per tale classe ma sicuramente sarà un altro elemento che giocherà a nostro vantaggio nel caso in cui ne entreremo in possesso.

Questa classe è un misto fra l’Assassino ed il Ladro in quanto è dotata di poca armatura, armi leggere e molta destrezza, facilitando così schivate e capriole, ma differisce da queste grazie all’elevato attributo Magia.

Uno degli aspetti migliori dello Stregone consiste nel poter sconfiggere il Maestro con facilità rispetto a molte altre classi: tale avversario compare nei pressi del Firelink Shrine e può sconfiggere facilmente molte di queste con un singolo colpo di spada. Lo Stregone invece si trova avvantaggiato proprio grazie al range, per cui sarà molto più difficile esserne colpiti.
In caso di vittoria sarete ricompensati con un’arma molto potente, la Uchigatana, che probabilmente non potrete utilizzare sin da subito con lo Stregone ma soltanto dopo qualche level up. In ogni caso si tratta di un’ottima spada che, in combinazione con lo scudo di cui parlavamo in precedenza, forma un duo che vi terrà compagnia a lungo.

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