Ninja Usagimaru: The Mysterious Karakuri Castle – Recensione

Il regolare espletamento delle funzioni corporali, lo sapete benissimo, è pratica consigliata dalla totalità dei gastroenterologi iscritti all’Albo. Il water closet e l’homo ludens, un binomio magico. Che possa venir colpito da un improvviso attacco di dissenteria chiunque abbia il coraggio di negare che, negli attimi precedenti il massimo sforzo compiuto dallo sfintere anale, qualsiasi videogiocatore aneli a sguainare la sua console portatile preferita.

Ed è proprio in questi particolari frangenti che, profumatamente, una produzione quale Ninja Usagimaru: The Mysterious Karakuri Castle spicca il volo. Oltre a rappresentare, per motivazioni tutt’altro che deprecabili, un ottimo incentivo al sedentario stazionamento sulla tazza da deiezione coatta, l’opera targata F K Digital diverte, e lo fa convincendo, palesando parallelamente una natura profondamente sacrilega, capace di trasformare anche il più docile degli agnellini in un’epitome delle bestemmie di Linda Blair.

Ninja Usagimaru: The Mysterious Karakuri Castle

Ninja Usagimaru: The Mysterious Karakuri Castle, invero, è un classico puzzle game di matrice nipponica, contraddistinto da un gameplay pesantemente basato sullo sfruttamento dell’ambiente circostante, e caratterizzato, come si diceva, da un livello di difficoltà piuttosto elevato. Dietro al suo aspetto “pacioccoso”, infatti, la digital creatura pubblicata da Aksys Games nasconde nerbo e situazioni decisamente poco intelligibili, che lasciano quasi sempre poco spazio alla fantasia del fruitore. Nella stragrande maggioranza delle volte il giocatore avrà una sola via per risolvere l’enigma proposto da ognuno dei sessanta livelli disponibili, sebbene la cornucopia di abilità a disposizione del ninja protagonista di questo fumettoso stream di bit lasci intendere il contrario. Spostare qualche masso e debellare qualche sparuta animella nemica diventa così il preludio ai salvifici interventi perpetuati all’indirizzo di giovani puellae discinte, unicamente in attesa di essere rapite e condotte lontano dal Male.

Ninja Usagimaru: The Mysterious Karakuri Castle

Il sistema di controllo è articolato e sostanzialmente ben costruito, peccato che la scarsa reattività agli input sovente castri il voluttuoso videogiocatore e i suoi sogni di gloria, andando a corroborare il già diabolico tasso di asprezza complessivo. I veterani del genere, probabilmente, non lo noteranno neppure, tuttavia è impossibile non constatare come tale pecca possa costituire un deterrente per quanti siano abituati ad un control scheme impeccabile. Per essere una produzione low budget, va rimarcata inoltre la bontà della realizzazione tecnica, graziata da un character design ispirato e dal velato sapore di haiku. Assolutamente trascurabile l’aspetto sonoro, di converso, evidentemente tarlato da una serie di melodie poco ispirate.

Ninja Usagimaru: The Mysterious Karakuri Castle

Chiunque pensi di aver visto tutto, in un puzzle game, dovrà ricredersi. Giocare a Ninja Usagimaru: The Mysterious Karakuri Castle significa bypassare il Purgatorio, arrivando dritti dritti nelle lande desolate dell’Inferno videoludico, terre nelle quali l’unica parola ammessa è la blasfemia. E sebbene non vi sia rito apotropaico che tenga – preparatevi a dolorose sessioni giocose a base di morti violente e ostacoli apparentemente insormontabili – sappiate che, alla fin della fiera, quando scorreranno i titoli di coda, ne sarà comunque valsa la pena.

6.9

Pro

  • Longevo
  • Buona realizzazione tecnica
  • Difficile...

Contro

  • ... forse troppo
  • Comandi a volte poco reattivi
  • Sonoro deludente
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