Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr – Recensione PlayStation 4

Recensito su PlayStation 4

Dopo aver portato la Luce dell’Imperatore su PC, i ragazzi di NeocoreGames hanno deciso di evocare l’inquisizione anche sulle nostre console casalinghe, convertendo Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr anche sulle nostre PlayStation 4Xbox One.

Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr è un Action/RPG “à la Diablo” distribuito da Bigben Interactive e ambientato nel cupo e truculento universo tecno-fantasy inventato dalla Games Workshop. Il gioco prende il nome da una gigantesca astronave dell’Inquisizione Imperiale, la Martyr appunto, che sparì millenni addietro nelle tempeste del Warp e che, misteriosamente, è riapparsa da poco nel remoto settore Caligaris dove – con preoccupante tempismo – è iniziato anche un tentativo di corruzione caotica su larga scala.

Questi elementi di trama e ambientazione sono identici a quelli proposti nel gioco per PC, alla cui nostra recensione vi rimando per ulteriori dettagli. Prendiamo invece in considerazione le differenze che caratterizzano la versione per console.

Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr

Innanzitutto, subito appena dopo aver installato il gioco, ci si rende conto che questa versione di Martyr è stata in parte localizzata in lingua italiana. Le cutscene e i dialoghi parlati rimangono sempre in inglese ma sottotitolati, mentre l’interfaccia, le prove e i vari documenti che troveremo durante la nostra avventura sono tradotti interamente in italiano. Peccato che la qualità della traduzione lasci parecchio a desiderare e, problema marginale ma comunque presente, i sottotitoli sono scritti con caratteri davvero microscopici e che facilmente si confondono con lo scenario nel quale ci stiamo muovendo. Altra differenza sostanziale tra le due versioni del gioco è, ovviamente, il sistema di controllo.

Giocare un gioco come Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr con il joypad non è sicuramente la scelta più comoda, ma le edizioni per console hanno tentato di aggirare l’ostacolo mappando al meglio sui tasti dorsali tutta la serie di azioni eseguibili in partita che non riguardassero gli attacchi principali e, scelta molto più radicale, aggiungendo una sorta di “auto lock” sull’avversario in linea di tiro più vicino, cosa che non è assolutamente necessaria se si gioca con mouse e tastiera.

Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr

Se i controlli delle abilità risultano alla fine davvero pratici e intuitivi, questa specie di mira assistita non è invece riuscita al meglio secondo il nostro parere. Durante gli scontri a fuoco più concitati, o durante una delle numerose boss fight, può essere indispensabile mirare a uno specifico obbiettivo tralasciando momentaneamente tutti gli altri. Se con il mouse bastava puntare il cursore sul bersaglio, in questa versione la cosa risulta notevolmente più ostica. Questo nuovo tipo di lock on, inoltre, sembra funzionare al meglio, quasi avvantaggiandole, con le build dei nostri inquisitori basate sulle armi a corto raggio o corpo a corpo ( e sono davvero tante), ma si rivelerà un vero incubo se sceglierete di interpretare un assassino, specializzato in armamenti a lunghissimo raggio.

Lo stick destro, libero dunque dall’incombenza della mira, è stato impiegato per ruotare la visuale dell’ambiente,azione che si rivela molto più immediata che su pc e che, giocoforza, sarà utilizzata più spesso, andando a cambiare, anche se poi non di molto, lo stile di gioco.

Sul lato tecnico, non possiamo fare altro che notare un certo downgrade grafico rispetto alla versione per computer, soprattutto nei dettagli sia di ambienti che di personaggi, mantenendosi però su un livello assolutamente più che dignitoso. Peccato però che siano presenti gli stessi rallentamenti che si verificavano anche nella versione PC, soprattutto con un alto numero di nemici a schermo.

Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr


Warhammer 40.000: Inquisitor – Martyr si conferma dunque come un titolo ideale per gli appassionati della saga dato che l’atmosfera dell’ambientazione è resa davvero bene. Tuttavia, la versione da noi provata su PlayStation 4, risulta nettamente inferiore a quella per computer, soprattutto per via di una minore resa grafica e di alcune scelte (obbligate) per i comandi su joypad. Una piena sufficienza, ma nulla di più.

7

Pro

  • Enorme
  • Ambientazione ben rappresentata
  • Tradotto in italiano

Contro

  • Controlli per pad non al top
  • Grafica peggiore rispetto alla controparte PC
  • Traduzione non sempre ben fatta
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