Blacklight: Tango Down – Recensione Blacklight: Tango Down

Emulando l’essenza multiplayer degli odierni FPS, prodotti ormai in gran parte sulla falsa riga di Call of Duty, il modesto team di sviluppo Zombie Studios inietta nel mercato videoludico Blacklight: Tango Down, un titolo poco pretenzioso che si presta ad essere un buon passatempo per la maggior parte degli amanti degli sparatutto online. Per la modica cifra di 15 euro circa potremo vestire i panni delle classiche forze speciali statunitensi, i Blacklight, oppure far parte di un gruppo terroristico creatosi grazie all’unione dei disertori delle stesse, i The Order; il tutto all’interno di un ipotetico conflitto moderno che funge da pretesto per un logico scontro fra le due fazioni.


Evviva l’originalità

Le modalità di gioco online saranno le classiche, viste e riviste centinaia di volte e con svariate sfumature: Deathmatch, Team Deathmatch, Retrieval (ossia il Capture the flag), Last Man Standing, Domination (conquista e mantenimento di territori) e Detonate (prendere la bomba posta in mezzo alla mappa e piazzarla alla base nemica). Nulla di nuovo in questo campo, senza tralasciare poi una scelta di classe ormai abusata negli ultimi titoli, dove potremo decidere se impersonare una truppa d’assalto, d’infiltrazione o cecchino, che saranno poi migliorabili grazie ad un sistema di salita del livello del tutto simile a quello di Call of Duty. Più si accumula esperienza, più ci si avvicina al livello massimo, sbloccando di conseguenza armi ed equipaggiamenti più potenti. Tutti aspetti già visti e sicuramente curati meglio in altri prodotti, rispetto a questo titolo della Zombie Studios.
Ad accompagnare le suddette sfide, la modalità cooperativa Black Ops permette di vivere assieme ad altri tre amici quattro missioni differenti. L’obiettivo sarà affrontare un’ingente quantità di nemici controllati dall’IA verso il raggiungimento di specifiche postazioni militari, dove poi bisognerà disattivare le stesse tramite dei pannelli (interagire con i pannelli avvierà una sorta di minigioco da risolvere). Ad allungare, se pur di poco, la longevità di tali missioni cooperative ci sono tre diversi livelli di difficoltà.

Unico elemento di spicco nel classico gameplay di Blacklight troviamo una sorta di visore di cui ogni giocatore è dotato sin dal primo accesso ad una partita, che se attivato permette l’individuazione di punti di cura e di ricarica, e persino di nemici nascosti. Ma a rendere più ostica la situazione sul campo di battaglia, i giocatori potranno lanciare granate digitali in grado di disturbare i visori degli avversari non permettendo momentaneamente l’individuazione degli elementi sopra citati. Un aspetto che rende quindi il gameplay meno monotono, ma che non riesce certamente a distinguere il titolo dalla massa.


Tecnicamente parlando

Dal punto di vista tecnico Blacklight non riesce a pareggiare i conti con gli odierni titoli, dato un comparto grafico non del tutto all’altezza dell’Unreal Engine 3 che va a sfruttare. L’engine targato Epic ha realizzato titoli di gran lunga superiori a ciò che i ragazzi di Zombie Studios hanno cercato di proporre dal lato tecnico. Le textures sono per lo più in bassa risoluzione, e l’unico aspetto che si salva è una buona realizzazione degli effetti particellari. Se non altro è stata mantenuta la leggerezza dell’Unreal Engine sempre capace a rendere al meglio gli FPS dedicati al multiplayer. 

Per quanto riguarda il comporto audio, musiche ed effetti risultano nella media; insomma, una sfaccettatura del videogioco senza infamia e senza lode


Un buon passatempo

Dato il basso prezzo d’acquisto e l’esiguo spazio occupato nell’hard disk (700mb circa), Blacklight: Tango Down merita di essere provato, ricordando però come non introduca nessun aspetto di rilievo nel genere a cui appartiene. Risulta come una palese emulazione dell’essenza di Call of Duty, dove il lato multiplayer prevale su quello single player (nel titolo in analisi quest’ultimo è assente), che riesce comunque a regalare qualche ora di intrattenimento agli amanti degli FPS online, alternando le più classiche modalità di gioco ad una modesta modalità cooperativa.
Si ricorda che il titolo è acquistabile solamente tramite Digital Delivery.

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