Back in Time – Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts

Il Banjo-Kazooie più recente risale ormai a undici anni fa...

Dopo un paio di puntate dedicate a giochi rimasterizzati in questo periodo, Back in Time torna alle commemorazioni: fra un paio di giorni Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts festeggerà il suo undicesimo compleanno. Nuts & Bolts è il terzo episodio principale della serie di Banjo-Kazooie, l’unico uscito dopo il passaggio di Rare tra le fila di Microsoft, avvenuto nell’ormai lontano 2002. Il gioco, uscito su Xbox 360, è stato riproposto anche su Xbox One fra i titoli raccolti da Rare Replay.

La trama è assurda ed esilarante, come da tradizione: Banjo e Kazooie, dopo aver sconfitto per la seconda volta la strega Gruntilda, si stanno godendo il meritato riposo. La loro vita ora è un relax continuo: tutto il giorno spaparanzati sul divano a giocare ai videogame e a mangiare schifezze. A interrompere questo idilliaco scenario, arriva ancora una volta la loro acerrima nemica, della quale però è rimasto soltanto il teschio: la lotta è di nuovo aperta e Spiral Mountain è la posta in gioco!

Ma ecco il colpo di scena: a fare da giudice tra i contendenti interviene un nuovo personaggio, il signore dei giochi noto come L.O.G., che ripristinerà la forma fisica di Banjo e Kazooie ma non le loro mosse, e donerà un nuovo corpo a Gruntilda. Le regole sono molto semplici: i due eroi dovranno sfidare la perfida strega nei mondi creati da L.O.G., in una serie di gare a base di veicoli. A questo punto, l’azione si sposta a Borgo Showdown, da cui potremo accedere ai livelli. L’intero gioco è ricco di citazioni dai precedenti capitoli e in generale da un po’ tutto il mondo videoludico, con un occhio di riguardo per l’autoironia. Insomma, lo spirito della serie è stato pienamente mantenuto!

Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts

Ma come funzionano queste nuove meccaniche? Nuts & Bolts è suddiviso in mondi, ciascuno dei quali costituito da capitoli contenenti varie sfide. Ogni sfida ha tre differenti gradi di completamento determinati principalmente dal tempo: se termineremo la sfida molto velocemente guadagneremo note, jiggy e un trofeo T.T, se invece impiegheremo un po’ più tempo, soltanto note e jiggy, mentre se saremo veramente imbranati soltanto le prime. Le note musicali serviranno come moneta, i jiggy sono dei pezzi di puzzle d’oro che serviranno per sbloccare nuove sfide e livelli, mentre i trofei T.T ci permetteranno di avere in “regalo” un jiggy. Questa struttura a tempo contribuisce notevolmente a riaffrontare le stesse missioni per ottenere il miglior punteggio; oltretutto è anche possibile effettuare delle registrazioni per rivederne il replay o inviarle agli amici.

Le tipologie delle sfide sono varie e non sono basate unicamente sulle corse: dovremo raccogliere oggetti, salvare personaggi in pericolo, difendere una postazione dall’attacco di nemici, attivare una serie di interruttori in sequenza, spegnere incendi e s^, anche vincere gare di corsa. Inoltre, ogni tot jiggy raccolti, potrete affrontare Gruntilda in una sfida, e anche qui la tipologia varia di volta in volta. Insomma, Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts è tutto tranne che un racer, non è un clone di Mario Kart o di Vigilante 8; si può in un certo senso affermare che parte delle meccaniche platform-adventure dei precedenti capitoli è stata trasportata in questo gioco tramite l’utilizzo dei mezzi, che potranno correre, volare, trasportare, sparare.

Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts

Concentriamoci ora sui mondi veri e propri. Innanzitutto Borgo Showdown, la location che funge da collegamento con le altre, è anch’essa un livello vero e proprio. Per la conformazione e il modo di esplorarla, ricorda per certi versi l’Isola Delfina di Super Mario Sunshine: la città è enorme, suddivisa in vari quartieri; alcune zone saranno accessibili solamente dopo aver acquisito determinate parti per i nostri mezzi. Vi sono tantissimi oggetti da raccogliere, note musicali, zone da esplorare, minigiochi da portare a termine e anche qualche jiggy nascosto.

Gli altri livelli (Contea Pazzerella, LogBox 720, Banjoland, Jiggoseo e Terrarium) sono strutturati per accogliere le sfide a bordo dei vari mezzi terrestri e non, ponendoci dinanzi a scenari estremamente vasti, sia in superficie sia in altezza. La varietà è incredibile e la cura per il level desing è ottima. L’unico difetto può ricercarsi nel fatto che i mondi di gioco siano pochi: qualcuno in più non avrebbe guastato…

Veniamo ora ai mezzi. Inizieremo con un misero carretto, l’unico utilizzabile all’interno di Borgo Showdown. Questo sarà molto importante poiché ci permetterà, tramite il suo bagagliaio, di raccogliere delle casse contenenti nuovi pezzi, che dovremo trasportare all’officina di Mumbo, che per l’occasione ha lasciato il ruolo di sciamano ed è diventato un meccanico. In essa potremo creare il nostro mezzo con i pezzi raccolti: la costruzione avviene per singoli blocchi, ricordando in un certo senso i mattoncini Lego. Potremo personalizzare ogni singolo aspetto delle nostre creazioni, come numero di motori, numero di serbatoi, armi da equipaggiare, eventuali ali o eliche e naturalmente la colorazione. Una volta terminato, il progetto potrà essere testato su un tracciato specifico, nonché salvato ed eventualmente spedito a un amico. Quanti abbiano problemi con la meccanica e non siano costruttori provetti possono rivolgersi a Humba Wumba per acquistare progetti già pronti. Infine, come già accennato, i mezzi, a eccezione del carretto, diverranno utilizzabili solo una volta che saremo entrati nei vari mondi, anche se talvolta saranno gli stessi personaggi non giocati ad affidarci un particolare mezzo a seconda della sfida da affrontare.

Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts

Sul piano grafico, Rare ha realizzato un prodotto stilisticamente originale e piacevole, che si rivela pure tecnicamente prodigioso. Grazie alla potenza di calcolo della console Microsoft, gli sviluppatori hanno potuto creare mondi immensi, unici, e dotati, inoltre, di una fisica niente male: Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts è infatti uno dei primissimi platform in cui la fisica, gestita dal motore Havok, ricopre un ruolo preponderante nel gameplay. La realizzazione dei mezzi non deve essere casuale, bensì deve tenere conto della giusta posizione delle ruote, di eventuali pesi in eccesso, o, ancora, della corretta collocazione delle ali. Inoltre, quando dovremo trasportare oggetti, non potremo caricare eccessivamente il mezzo, altrimenti la velocità diminuirà notevolmente.

Anche le texture sono pregevoli, sia per quanto riguarda gli ambienti che i vari personaggi, e la paletta cromatica risulta molto accesa e varia. Ottimi anche i modelli poligonali, animati veramente bene, così come i veicoli. Parlando infine di effetti speciali, esplosioni, fumo, illuminazione e via dicendo, sono resi ottimamente, donando al tutto un aspetto ancor più “magico”. Peccato che saltuariamente si presentino un fastidioso effetto pop up e dei lievi rallentamenti che fortunatamente non penalizzano l’esperienza di gioco. Il comparto sonoro, infine, è di buonissima fattura, mescolando brani classici per la serie e composizioni inedite. Il doppiaggio gibberish è divertente e mai irritante, e riesce nell’obiettivo di conferire maggiore caratterizzazione.

Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts

Ultimo elemento non ancora analizzato in Nuts & Bolts è la modalità multiplayer. In essa potremo sostenere vari tipi di gare, che spaziano dalle semplici corse a una sorta di basket, il tutto logicamente a base di veicoli. Le sfide potranno essere sostenute sia online, con tanto di partite classificate, sia offline con un amico. Le tipologie di gare sono sì varie, ma non tutte realizzate nel migliore dei modi: a volte, infatti, certi minigame risultano non molto riusciti, tanto che in alcune occasioni si fatica a comprendere lo scopo della partita; altri, invece, sono incredibilmente divertenti, come le gare di lotta tra veicoli e le freccette.

Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts


Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts è un ottimo gioco. L’abbandono delle vecchie meccaniche, se da una parte può spiazzare il veterano della serie, dall’altra ha permesso agli sviluppatori di ideare un gioco strutturalmente nuovo, che è abbastanza differente rispetto al passato, ma non per questo poco divertente o coinvolgente. I livelli sono progettati con maestria, l’implementazione dei veicoli è riuscita, e finalmente abbiamo un platform che tratta la fisica come qualcosa di più che un mero contorno.

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