Back in Time – Ironfall Invasion

Il gioco sbagliato al momento giusto.

New Nintendo 3DS debuttò in Europa il 13 Febbraio 2015 (tralasciando l’Ambassador Edition), e, fra i pochi giochi che ne sfruttavano le capacità figurava lo sparatutto in terza persona Ironfall Invasion, in teoria un banco di prova perfetto per il secondo stick analogico di New 3DS. Ora vedremo perché le cose non sono andate proprio così.

Ironfall Invasion può essere giocato su qualsiasi console appartenente alla famiglia 3DS, ma ci sono notevoli differenze nella comodità. Dopo una prova svolta prima su un comunissimo 3DS, sprovvisto di Circle Pad Pro (supportato, ma non obbligatorio), e in seguito su New Nintendo 3DS, possiamo darvi un parere abbastanza accurato.

La configurazione “pezzente” è priva di uno stick analogico e di due pulsanti dorsali (ZL e ZR), non indispensabili ma utili. Il touch screen svolge il suo compito come può: in particolare, ruotare la visuale è un’operazione abbastanza scomoda – ma ci si abitua – perché richiede numerosi tocchi di aggiustamento. Personalmente, ho trovato il sistema nella sua impostazione di default un po’ “pigro”, ma ho risolto il problema aumentando la sensibilità dal menu delle opzioni.

La configurazione “ricca” (3DS + Circle Pad Pro o New 3DS) è preferibile, non solo per la presenza del secondo stick, ma anche per i tasti ZL e ZR, demandati rispettivamente alla corsa e alla ricarica, che utilizza lo stesso sistema implementato da Gears of War, premiando il tempismo. Il secondo stick rende l’esperienza più comoda, anche se sarebbe da distinguere ulteriormente fra Circle Pad Pro (che non ho avuto modo di testare, N.d.R.) e C-stick, che ho trovato un po’ troppo reattivo; chiaramente, anche stavolta è stato sufficiente smanettare con le opzioni (in questo caso riducendo la sensibilità) per ovviare al problema. C’è da notare, comunque, che i due stick di New 3DS sono notevolmente asimmetrici, non tanto per collocazione, ma soprattutto per dimensioni ed escursione, e ciò potrebbe disturbare qualche giocatore.

Ironfall Invasion

Un’altra osservazione, non concernente lo schema dei controlli, ma comunque relativa ai vari modelli di console, è legata alle dimensioni dello schermo. I campi di battaglia possono essere piuttosto profondi, il che vi farà desiderare un bel (New, eventualmente) 3DS XL. Comunque già su New 3DS si gioca decentemente.

La formula scelta da VD-Dev è particolare. È possibile scaricare gratuitamente una demo di Ironfall: Invasion, contenente la prima missione della campagna e una mappa per il multiplayer; il giocatore, dunque, se quel che ha provato l’ha convinto, può decidere se acquistare il gioco completo, oppure solo uno dei due comparti (single player e multiplayer), al prezzo di € 9,99 cadauno. Di seguito vi spiegheremo perché non vi consigliamo di comprare la campagna in singolo.

Ironfall Invasion

Ironfall Invasion è un TPS fantascientifico, il che si traduce in “clone di Gears of War” (sì, cover system, autohealing e quelle cose lì). Nei panni di due membri di una non precisata forza di resistenza, l’obiettivo è quello di sventare una minaccia aliena. In realtà, è difficile parlare di un vero e proprio impianto narrativo: gli unici personaggi sono Wooper e Finch (i due combattenti controllabili) e non c’è neanche l’ombra di antagonisti e nemici, al di fuori delle centinaia di soldati (alieni? Boh, a me sembravano tutti robot, tanto più che quando muoiono esplodono, N.d.R.). Nessun cenno su come e quando sia avvenuta l’invasione, sulla nascita dell’esercito di resistenza, sul background di Wooper e Finch, privi di caratterizzazione; nessun dialogo degno di essere ascoltato, nessun boss degno di tal nome; i titoli di coda arrivano “a sorpresa”. Per quanto nemmeno la trama di Gears of War fosse eccezionale, i personaggi erano dotati di una caratterizzazione e la vicenda dava un senso all’azione, oltre che offrire momenti ad alto tasso di spettacolarità; Ironfall Invasion non fa altrettanto.

Sul piano ludico, le cose non vanno meglio. La campagna in singolo offre le solite situazioni, allestite con nemmeno grande maestria. In sostanza, non si fa altro che muoversi per corridoi che conducono in stanzoni colmi di nemici di una decina di tipologie diverse, da uccidere tutti prima di procedere. Non ci sono obiettivi secondari e collectible. Ogni tanto la monotonia è spezzata da qualche mini gioco/enigma banalissimo, o dal cambio di personaggio. Wooper, nerboruto soldato, è il combattente principale, ma capita di calarsi nei panni di Finch, la giovane elicotterista dell’unità. Finch ha molta meno resistenza di Wooper e, per motivi ignoti, ha solo la pistola di ordinanza, quindi le sessioni di gioco che la vedono protagonista possono risultare più difficili. Così trascorreranno alcune ore (dalle quattro alle sei, diciamo) prima dei titoli di coda.

Ironfall Invasion

Dopo il giudizio negativo sulla componente single player, vediamo quella multiplayer, anche se attualmente risulta di scarsissimo interesse.

Fino a sei giocatori possono darsi battaglia, anche online, in sei diverse arene, secondo le formule tutti contro tutti o in squadre da due o tre membri. Tecnicamente tutto funziona bene (e all’epoca c’erano pure persone in rete), ma le opzioni non sono numerose (ad esempio, non si può nemmeno decidere la durata dell’incontro, fissata a cinque minuti). In sostanza, si sceglie solo la modalità (tutti contro tutti o a squadre), l’arena e se consentire le scommesse; poi la selezione del personaggio è indifferente, siccome tutti sono dotati delle stesse armi (ce ne si porta dietro una leggera e una pesante a scelta). Infine, non vediamo il senso di proporre un titolo competitivo su 3DS, dove si gioca abbastanza scomodamente; senza contare che le differenze tra chi è dotato di due stick e chi no sono abbastanza notevoli.

Ironfall Invasion

I maggiori pregi di Ironfall Invasion risiedono nella sua realizzazione tecnica. Il comparto grafico è onesto, soprattutto se consideriamo il fatto che questo gioco è stato sviluppato da un team di tre persone. I modelli poligonali sono di buona fattura e gli ambienti sufficientemente dettagliati, a maggior ragione se pensiamo che spesso sono popolati da numerosi nemici, che non causano inceppamenti del frame rate, che si assesta sui 60 fps, dimezzati dall’attivazione del buon effetto 3D. Come abbiamo già detto, la fluidità è buona anche giocando online. Quel che affossa la grafica nel suo complesso è la direzione artistica, completamente priva di ispirazione.

Il sonoro è tecnicamente buono, ma soffre della stessa mancanza di personalità del comparto visivo, oltre che di un doppiaggio molto altalenante, che va dall’indecente al quasi sufficiente. Le musiche non sono malaccio: si tratta di temi abbastanza variegati e in linea con il genere. Difficilmente ne ricorderete uno dopo aver finito il gioco, ma accompagnano dignitosamente l’azione.

Ironfall Invasion


I difetti non mancano ad Ironfall Invasion. La campagna in singolo soffre della mancanza di una storia e di caratterizzazione dei pochi personaggi presenti, doppiati non sempre in modo convincente, e di soluzioni di gameplay del tutto prive di originalità, proprio come la direzione artistica; inoltre, la combinazione di schermo piccolo (relativamente, sia chiaro: dipende da quale versione di 3DS avete) ed ergonomia ridotta rende abbastanza spiacevoli le sessioni lunghe. Il multiplayer può divertire, ma non troppo a lungo. Permettetemi un’ultima osservazione: che senso ha realizzare un clone di Gears of War su 3DS? La storia di PSP e di PS Vita ha insegnato che il pubblico non è molto interessato alla miniaturizzazione di quello che può giocare su home console, e a ragione. Gli handheld necessitano di titoli pensati appositamente per essi, magari anche appartenenti ad un genere che va per la maggiore su home console, ma dotati di una serie di accorgimenti e caratteristiche peculiari che rendano l’esperienza diversa; altrimenti, il giocatore ha in mano una versione povera di quello che gioca a casa. Insomma, anche se Ironfall: Invasion fosse stato molto migliore di quello che è in realtà, ci avrebbe lasciato qualche perplessità. Ma così non è, purtroppo.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche