Back in Time – Lylat Wars

Nintendo alla conquista dello spazio!

Star Fox è certamente una delle serie Nintendo più amate. Nato nel lontano 1993 su Super Nintendo, è l’unico vero esponente del suo genere nella line-up Nintendo e, assieme a Metroid, il più futuristico. Niente cappelli rossi e bretelle qui, nessun arco e né rampino, qua si parla di navi spaziali, di armi laser e di pianeti inospitali, uno spazio profondo che non lascia scampo. Non sarebbe però Nintendo senza un elemento di discontinuità: i nostri eroi e persino i nostri nemici saranno nientepopodimeno che furry. Il protagonista della serie è Fox McCloud, una volpe antropomorfa a capo dello Star Fox Team, che affronta la minaccia di Andross, temibile scimmione gigante (!) che minaccia costantemente il sistema Lylat con le sue truppe robotiche.

In occasione del suo ventiquattresimo anniversario, vi proponiamo una retrospettiva su Star Fox 3D, giunto in Europa col titolo di Lylat Wars e remakato per 3DS nel 2011.

Dopo il rivoluzionario (per l’epoca) capitolo originale, Nintendo iniziò la programmazione di un sequel. Nonostante lo stato avanzatissimo dei lavori e le tante novità che già mettevano l’acquolina in bocca agli appassionati, il progetto fu abbandonato in favore di un qualcosa di più grande e ambizioso: Star Fox 64. Molte delle idee del gioco cancellato (ma recentemente rilasciato per SNES Classic Edition e Switch) fanno così capolino in grande stile su Nintendo 64.

Star Fox 64 è un gioco che ancora oggi, anche per via della quasi avvenuta dipartita del suo genere, mantiene un certo appeal e dimostra certamente meno anni di quelli che porta sul groppone. Questa o qualcosa di simile potrebbe essere la vostra affermazione mentre cercate in fondo a qualche armadio lo scatolone con le cartucce del Nintendo 64, dopo che il vostro interesse è stato ridestato da questa recensione che vi presenta il vostro caro vecchio Lylat Wars con un titolo diverso. Una scelta commerciale – non molto felice in verità – della stessa Nintendo ha infatti rinominato Star Fox 64 per la sua uscita europea e australiana con il nome del conflitto che sta alla base della sua trama: le Lylat Wars.

Lylat Wars

La storia del titolo (pur ricalcando in gran parte quella del gioco per SNES) gira intorno a questa guerra, nella quale uno scienziato pazzo di nome Andross viene esiliato su lontano pianeta dopo aver causato numerosi problemi all’interno del sistema Lylat. Egli però inizia ad attaccare i luoghi vicini a Venom, il pianeta dove si trova in esilio e dove è riuscito a ricostruire una gigantesca flotta pronta infine a invadere Corneria (il pianeta di Fox). Toccherà quindi a Fox e alla sua squadra superare numerose avversità e inospitali locazioni spaziali per raggiungere Andross e sconfiggere la sua gigantesca testa da scimmia volante e spaziale.

Nonostante la pochezza del comparto narrativo, nel gioco non verrà quasi fatta menzione di questo incipit che riguarda l’esilio di Andross e il resto degli eventi: prima di ogni missione un veloce briefing vi metterà in contatto con il generale dell’esercito, che vi spiegherà gli obbiettivi del giorno, senza fornirvi notizie ulteriori rispetto a quelle strettamente necessarie per guidare il velivolo nel livello che seguirà. È un peccato, perché Lylat e i suoi luoghi/personaggi sono stati caratterizzati molto bene, ma l’assenza quasi totale di comparto narrativo toglie mordente a Lylat Wars tra una battaglia e l’altra.

Lylat Wars

Ma chi compone effettivamente la squadra interstellare dello Star Fox Team? E cosa guidano per farsi largo tra le profondità dello spazio siderale? Passiamo in rassegna i principali personaggi di Lylat Wars.

  • Fox McCloud: la più che celebre volpe spaziale, comandante del team e vostro compagno di volo per l’intera campagna singolo giocatore di Star Fox 64. Prende il testimone del padre alla sua morte causata da Andross, fondando un nuovo Star Fox Team e combattendo qualsiasi genere di minaccia incomba su Corneria, il suo pianeta natale.
  • Peppy Hare: un leprotto spaziale, grande amico del padre di Fox e ora fido consigliere e compagno di volo del figlio di James.
  • Slippy Toad: una rana pilota di astronavi. Pensavate di averle viste tutte ma ora non ne sarete più tanto sicuri. Compagno di studi di Fox, è un geniale meccanico e vanta, tra le sue creazioni, il Landmaster (una sorta di carro armato in grado di volare per brevi distanze) e il Blue Marine (un sottomarino armato fino ai denti), mezzi che vi troverete a usare in alcuni selezionati livelli di Lylat Wars.
  • Falco Lombardi: il più famoso personaggio del team dopo Fox, noto anche grazie alle sue scorribande nella serie Super Smash Bros. a partire da Melee. È un falco antropomorfo e un ottimo pilota, del quale però si conoscono pochissimi dettagli sul suo passato.
  • Generale Pepper: è il comandante dell’esercito di Corneria, diretto superiore di Fox McCloud e colui che ci illustrerà tutte le missioni.
  • James McCloud: il padre di Fox, fondatore del Team Star Fox, morto dopo essere stato tradito da un suo ex-compagno di volo (Pigma Dengar), schieratosi con Andross. Il suo corpo non è però mai stato ritrovato…
  • Arwing: non è un personaggio vero e proprio, ma è il vero protagonista della serie. È il velivolo spaziale guidato da tutti i membri della squadra ed è apparso in tutti i giochi basati sull’universo di Star Fox, anche nel particolare Star Fox Adventures per Gamecube. Di design filante e colore grigio blu, è un’arma duttile e veloce, ricca allo stesso modo di potere di fuoco, in particolare dopo aver raccolto power-up in giro per i livelli.
  • Star Wolf Team: chiudiamo la carrellata sul cast di Lylat Wars con i nemici per eccellenza di Fox e compagni, il team creato da Andross appositamente per distruggerli. Tra i membri ricordiamo il già citato Pigma Dengar, ex componente del Team Star Fox, il cui tradimento condannò James McCloud alla morte, Leon Powalski, rivale – dalle sembianze di un camaleonte – di Falco, Wolf O’Donnell, capitano della squadra e grande antagonista di Fox e infine Andrew Oikonny, nipote di Andross dal pelo bianco, con il quale condivide la malvagità e la sete di sangue.

Lylat Wars

Chiuso questo – lungo ma doveroso – cappello introduttivo, è giunto il momento di spiegarvi come funzioni effettivamente questo spettacolare shooter. A differenza di serie come R-Type o Gradius, Star Fox ha, già dal primo episodio, utilizzato una visuale dal retro della navicella, che si muove automaticamente (potremo regolare però la velocità) su un percorso prestabilito (in gergo si dice “su rotaie”) per giungere alla fine del livello. A noi toccherà muovere in tutte le direzioni l’Arwing grazie allo stick analogico, cercando di evitare i proiettili avversari e ostacoli come edifici o ponti, senza scordarci di riempire di raggi laser o bombe tutti i nemici che ci si pareranno davanti. Sarà possibile, inoltre, compiere manovre spettacolari, accelerate o frenate repentine e rollate (affidate ai tasti C di colore giallo o ai dorsali come L, R e Z), utili a schivare o respingere gli attacchi nemici. A nostra disposizione per l’offesa avremo il laser semplice, utilizzabile all’infinito e potenziabile grazie ai bonus che troveremo in giro per i livelli (tasto A), bombe di profondità dalla grande potenza esplosiva ma limitate (tasto B) e un missile a ricerca caricabile con pressione mantenuta del pulsante dedito allo sparo tradizionale. Pochi comandi ma molto efficaci, che costituiscono un gameplay fresco ancora oggi e forse il migliore di sempre nel genere.

Oltre ai livelli tradizionali di navigazione da punto A a punto B, la varietà delle missioni è garantita dalla presenza del mezzo acquatico Blue Marine (nel pianeta Aquas) e del carro armato Landmaster (presente anche nel multiplayer), i quali, pur funzionando in pratica con gli stessi tasti e le stesse abilità di un Arwing, fungono da piacevole diversivo rispetto ai livelli in aria.

Un’ulteriore diversificazione al classico canovaccio, presa da Star Fox 2, è il cosiddetto “All Range Mode”, presente in pratica al termine di ogni livello allo scontro con il boss e in altri selezionati pianeti, nel quale viene abbandonata la struttura a rotaie a favore di un’arena 3D nella quale gli scontri, in particolare quello con lo Star Wolf Team, risultano più tattici e più legati all’utilizzo della squadra che ci accompagnerà in tutti i momenti del gioco, oltre a rinnovare l’importanza delle manovre evasive.

Lylat Wars

La modalità solitaria di Lylat Wars vi porterà all’interno del conflitto nel sistema stellare, nel quale attraverserete numerose location prima di giungere alla battaglia finale con Andross. 15 livelli/pianeti/nebulose ci dividono dal boss, ma non dovremo affrontarli tutti in una stessa volta, infatti dovremo percorrere la nostra strada all’interno della mappa di gioco e il tragitto che seguiremo sarà deciso da come completeremo le missioni. Ogni missione infatti ha due possibili risultati: Mission Completed e Mission Accomplished. Mission Completed solitamente sarà l’esito che otterremo se saremo più lineari e seguiremo il dipanarsi della missione senza deviare o compiere particolari azioni ed è considerato il risultato più semplice da ottenere, più intuitivo, che porterà a seguire il settore destro della mappa. Mission Accomplished invece rappresenterà una sfida più probante e ci porterà sul lato sinistro, più difficile ma anche più divertente e variegato; per ottenere questo risultato spesso il gioco ci indirizzerà verso il completamento di una particolare sequenza di azioni all’interno di una missione (per esempio attivare una serie di interruttori). Altre volte sarà più difficile scoprire il requisito senza ricorrere all’aiuto di guide o suggerimenti, in quanto ci verrà chiesto di svolgere azioni non proprio intuitive o normali rispetto alle sessioni di volo ordinarie.

Questa differenziazione offre un grandissimo fattore rigiocabilità a Lylat Wars, in quanto sarà molto dura riuscire a scoprire tutti gli scenari segreti o inaccessibili senza ricominciare la campagna numerose volte. D’altra parte, va detto che una normale sessione di gioco di un’oretta vi porterà agilmente al confronto con Andross. C’è il multiplayer ad allungare il tutto, ma l’assenza – ovvia per i tempi ma che al giorno d’oggi si fa sentire – di sfide online penalizza ulteriormente il pacchetto. Il discorso effettivamente cambia se aveste a disposizione tre amici con i quali dividere quattro pad tricorni e tante sfide con Arwing e Landmaster in splitscreen.

Lylat Wars

L’aggettivo sicuramente più consono a descrivere la grafica e lo stile di Lylat Wars è “stellare”. La potenza di Nintendo 64 si esprime perfettamente nei modelli degli Arwing, nei particolareggiati scafi nemici e negli edifici, un po’ rozzi ma estremamente d’effetto e funzionali al gioco. Esplosioni, nebulose, pianeti deserti, spazi infiniti, nel gioco EAD c’è tutto e di più ed è una gioia per gli occhi. Particolarmente spettacolare (anche se forse deficitaria in termini di gameplay vero e proprio) è la visuale dall’interno della cabina di pilotaggio dell’Arwing, che inserisce il giocatore nel cuore della battaglia. Certo, Lylat Wars è forse stato superato, negli anni, da giochi come Majora’s Mask o Conker nell’utilizzo del potenziale grafico della console ammiraglia Nintendo di quei tempi, ma tecnicamente rimane un capolavoro anche oggi.

Pure dal punto di vista sonoro viene raggiunto un buon livello: se da una parte le orecchiabili musiche non sorprendono stranamente, vista la qualità media spaventosa delle colonne sonore dedicate ai titoli interni alla grande N di quegli anni, la presenza di un doppiaggio quasi integrale in lingua inglese risulta una piacevole aggiunta per i giochi N64, sempre legati alla scarsa quantità di dati immagazzinabile su supporto cartuccia che precluse il – pesante – doppiaggio a tante produzioni dell’epoca.

Lylat Wars


Lylat Wars, o Star Fox 64, in qualunque modo lo vogliate chiamare, è un capolavoro di quelli che hanno fatto la storia di Nintendo. La sua grafica, ma soprattutto il geniale e ancora attualissimo sistema di controlli, lo rendono uno dei migliori titoli per Nintendo 64. Per essere il gioco perfetto manca di longevità e trama ma, almeno per la seconda, sono requisiti che il genere sparatutto non richiede come primari per la riuscita di un bel titolo. Lylat Wars resta ancora un gran bel pezzo di software, godibile oggi come ventiquattro anni fa.

Vai alla scheda di Star Fox 64
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