Back in Time – Monsters (Probably) Stole My Princess

I dimenticati PS Minis...

Dieci anni fa, nell’ottobre del 2009, Sony lanciò una linea chiamata PS Minis, composta da titoli  molto economici (tendenzialmente non superiori ai cinque euro), dal peso entro i 100 MB, da poter giocare su PSP (e in seguito PS Vita) e PlayStation 3. L’idea era quella di sfruttare la passione per i “giochini” che gli smartphone stavano facendo riscoprire all’epoca, ma già tre anni dopo l’esperienza poteva dirsi archiviata.

Noi di Back in Time abbiamo una certa empatia verso i dimenticati, quindi abbiamo pensato di proporvi una retrospettiva su Monsters (Probably) Stole My Princess, uno dei PS Minis più sfiziosi, a parere di chi scrive.

Quello della principessa rapita da salvare è uno stilema diffusissimo nei videogiochi: ogni Mario ha la sua Peach, ogni Link la sua Zelda, ogni Duca la sua Principessa! Eh sì: il nostro protagonista è il Duca, una sorta di vampiro supercool alle prese con dei “terribili” mostri che (probabilmente) hanno rapito la sua Principessa. Il canovaccio è il più classico possibile, ma, proseguendo nella storia vi renderete conto che i ragazzi di Mediatonic l’abbiano reinterpretato e parodiato a modo loro, rovesciandolo. E hanno fatto un bel lavoro, non c’è che dire: nel panorama dei PS Minis, Monsters (Probably) Stole My Princess è fra i migliori esempi di come vada realizzato un gioco piccolo piccolo ma rifinito, e divertente nella sua immediatezza.

Partiamo dalle basi: sappiamo che il nostro Duca deve sconfiggere questi mostri, ma in che modo? Semplice, con l’arma tipica di ogni buon platform, cioè il salto: colpendo il nemico sulla testa (o giù di lì) con un double jump, lo si danneggia; fatelo tre volte e la creatura sarà sconfitta. Lo scopo primario, dunque, è quello di raggiungere la sommità dei boss. Facile? Abbastanza, tutto sommato, però bisogna tener conto che gli avversari del Duca preferiscono scappare volando via piuttosto che difendersi, quindi il nostro (anti?)eroe non ha altra scelta se non balzare di piattaforma in piattaforma, sempre più in alto, per poi sferrare i suoi micidiali attacchi.

Se volessimo, quindi, trovare un genere per questo titolo, lo dovremmo senz’altro etichettare come platform 2D a scrolling verticale, meno consueto di quello orizzontale che accompagna Mario da più di vent’anni; anche con questa sistemazione, però, non possiamo ritenerci troppo soddisfatti, perché a Monsters (Probably) Stole My Princess mancano elementi chiave del genere, come dei nemici da abbattere nel percorso (ci sono solo boss, in sostanza, ed essi sono innocui!) e, magari, un po’ di esplorazione e raccolta di monete, anelli o frutti assortiti. Insomma, l’espressione che rende più l’idea di cose sia la creatura di Mediatonic è “gioco di inseguimenti”.

Monsters (Probably) Stole My Princess

I numeretti che accompagnano il Duca a ogni suo atterraggio indicano la combo, elemento essenziale nel gameplay. Senza soffermarsi sul concetto di combo, ormai assimilato da qualunque videogiocatore, vediamo qual è il set di regole, semplicissimo: il contatore, che funge pure da moltiplicatore del punteggio, aumenterà ad ogni piattaforma toccata, ma all’interno di una combo non è possibile tornare sui propri passi, pena l’azzeramento del conteggio. Ciò significa, in sostanza, due cose, cioè precisione e pianificazione dei salti, in modo da non ritrovarsi su appoggi già sfruttati in precedenza. A ben vedere, giocato senza prestare attenzione alle combo, Monster (Probably) Stole My Princess non ha senso e non vale un euro del vostro denaro: i cinque livelli che compongono la storia si completano in un quarto d’ora. Così facendo, però, non si sblocca il sesto spassosissimo schema, che richiede la medaglia d’oro in tutti gli altri, e non ci si cimenta neppure nella seconda modalità di gioco, che è la più impegnativa e longeva: si tratta di un classico Score Attack, in perfetto stile arcade.

Nello Score Attack bisogna affrontare nuovamente i sei livelli dello Story Mode, ma ciascuno di essi si presenta in tre varianti inedite e di difficoltà crescente, che si distinguono fra loro per la disposizione delle piattaforme, configurando situazioni non sempre di facile lettura ad un primo tentativo. Ciononostante, non si può certo dire che completare tutto al 100% sia un’impresa che vi toglierà il sonno: nel giro di qualche ora e con un po’ di pazienza si fa tutto.

Monsters (Probably) Stole My Princess

A ben vedere, dunque, l’unico vero neo è costituito dalla longevità non stratosferica, tenendo conto del fatto che si tratta di un PS Minis relativamente costoso (€ 3,99). Non c’è dubbio che il prodotto di Mediatonic non sia densissimo di contenuti: alla fine, i livelli veri e proprio sono solo sei, che si ripetono; d’altro canto, però, bisogna anche ammettere che un gioco più ricco avrebbe comportato meno risorse in fase di rifinitura, e che quindi non ci saremmo trovati di fronte allo stesso delizioso risultato. Perché Monsters (Probably) Stole My Princess si distingue dalla massa proprio per la cura riposta, tanto nei comparti tecnici, quanto a livello puramente creativo La grafica, ad esempio, oltre ad essere tecnicamente ineccepibile – si parla principalmente di fluidità dello scrolling in questo genere – è graziata da uno stile e da uno humour adorabili. Il sonoro non è da meno, grazie ad una OST perfettamente in tema, composta da rielaborazioni di famosi brani di musica classica suonati all’organo.

E poi c’è tutta una serie di piccole cose assolutamente da apprezzare, come lo Scrapbook, che contiene le descrizioni dei mostri e altri simpatici dettagli sula trama, oppure i Trofei, che imitano quelli dei giochi più grandi (per essere chiari, non si aggiungeranno alla vostra gamertag)… insomma, in giro per la rete potete leggere commenti di gente che dice di aver finito il gioco in un quarto d’ora, affermazione vera entro un certa misura, come avrete capito.

Monsters (Probably) Stole My Princess


Monsters (Probably) Stole My Princess è una perla, o meglio, una perlina, che può valere qualche moneta del vostro denaro. Un PS Minis spassoso e originale.

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