Back in Time – The 2D Adventures of Rotating Octopus Character

Una sfida per gli amanti della vecchia scuola.

Lavorare sui grandi blockbuster può risultare stressante per gli sviluppatori, i quali hanno i riflettori puntati addosso e, molto spesso, le ali della creatività tarpate da esigenze di marketing, direttive dei piani alti, budget e via dicendo. A volte, dunque, capita che qualcuno se ne vada, e fondi un piccolo studio indie, producendo sempre videogiochi, ma in maniera diversa: questo è il caso di Dakko Dakko, studio di sviluppo britannico formato nel 2010 da gente che ha lavorato su titoli come Fable o Star Fox Command; il loro titolo più recente è il simpatico Pop-Up Pilgrims.

The 2D Adventures of Rotating Octopus Character, primo progetto di Dakko Dakko, è, a dispetto del lungo nome, un gioco semplice semplice, un manifesto della filosofia di questo team. Il gioco uscì nel 2011 all’interno della linea di PS Minis, di cui abbiamo iniziato a parlare proprio la settimana scorsa, in occasione del decennale dell’iniziativa di Sony. Un paio di anni dopo è stata pubblicata su PS Store una rivisitazione per PS Vita, chiamata The HD Adventures of Rotating Octopus Character.

Il gioco è comunemente ascritto al genere dei platform 2D, ma non ha molto a che fare con roba come Super Mario o Alex Kidd: il nostro protagonista (il Rotating Octopus Character, per gli amici ROC, che fa anche abbastanza figo, NdR) deve salvare i suoi amici ottopodi raccogliendoli (sì, insomma, basta passarci sopra) tutti. ROC non è in grado di stare fermo e si controlla con soli due tasti, cioè X per saltare e Quadrato per invertire il senso di marcia, marcia che prosegue incessantemente lungo i bordi dello schermo e le altre strutture, che cambiano da livello a livello.

L’impresa può rivelarsi piuttosto ardua, a causa dei numerosi ostacoli/nemici sadicamente disposti dai ragazzi di Dakko Dakko: per alcuni versi, si potrebbe dire che The 2D Adventures of Rotating Octopus Character sia un omaggio alla vecchia maniera di giocare, una maniera semplice nelle regole, ma inflessibile nell’esecuzione da parte del giocatore. Anche grafica e sonoro sono deliziosamente retro, e non solo perché da un PS Minis non ci si può certo aspettare chissà quale comparto tecnico, che, tra le altre cose, è piuttosto valido.

The 2D Adventures of Rotating Octopus Character

Sulla base di queste poche regole si sviluppano le due diverse modalità di gioco disponibili: Standard Mode e Challenge Mode.

Nella prima i 70 livelli di gioco sono equamente raggruppati in sette mondi, ciascuno dei quali si contraddistingue per un tema e una traccia musicale dedicata. Il giocatore ha novanta secondi di tempo per livello e tre vite (con la possibilità di conquistarne altre raccogliendo 50 perle) in tutto per completare il gruppo di 10 schemi consecutivi. Il maggior handicap in questo caso non è certo il tempo – 90 secondi saranno quasi sempre ben più che sufficienti – bensì il fatto di poter salvare solo al termine di un mondo, con il risultato che, perdendo al decimo livello, bisognerà cominciare dal primo. Piuttosto frustrante, soprattutto tenendo conto del fatto che la difficoltà raggiunge picchi non indifferenti e che il numero abbastanza esiguo di vite non consente sempre di studiare sufficientemente lo schema, costringendovi talvolta a molteplici game over consecutivi; vi capiterà di mangiarvi le mani per aver perso un cuore prematuramente, magari a causa di una leggera distrazione, perché avrete la consapevolezza di aver ridotto considerevolmente le vostre possibilità di successo.

The 2D Adventures of Rotating Octopus Character

La Challenge Mode, invece, è l’immancabile sfida al cronometro, anch’essa soggetta a rigide logiche punitive, proprio come la Standard Mode. Nella fattispecie, la progressione in questa modalità avviene livello per livello, non per mondi fortunatamente, ma per sbloccare uno schema sarà necessario conquistare la medaglia d’oro in quello precedente. Non una bazzecola, ve lo assicuriamo…

Difficile sin da subito, la Challenge Mode è una prova di abilità e pianificazione strategica che completeranno soltanto i discepoli jedi. A meno che, proprio a causa del simpatico ROC, non cedano alle lusinghe del Lato Oscuro della Forza.

The 2D Adventures of Rotating Octopus Character


Con The 2D Adventures of Rotating Octopus Character Dakko Dakko centra il bersaglio, producendo un gioco semplice e divertente, anche con un certo stile che ha conquistato la stampa specializzata. Alcune scelte di game design sono molto punitive, prima fra tutte la possibilità di salvare solo una volta completato un mondo, cioè 10 livelli di fila senza Game Over. Uomo avvisato…

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