Evercade EXP – Recensione

Abbiamo provato la nuova Evercade EXP, una console da retrogaming portatile in grado di dare ben più di una soddisfazione

Essere appassionati di retrogaming ti mette sostanzialmente davanti a due strade. Differenti e spesso “filosoficamente” contrapposte, le due vie tra le quali il retrogamer deve scegliere sono: supporti originali, e quindi copie fisiche dei giochi, o l’emulazione (che tutti noi sappiamo deve sempre essere accompagnata comunque dal possesso della copia fisica del gioco, veeero che lo sappiamo?!?).

Ormai da anni il produttore inglese Evercade, cerca di mettere tutti d’accordo, producendo una linea di console che permettono, anche al retrogamer più esigente, di godersi i grandi titoli del passato nella maniera più fedele possibile all’esperienza originale, comprensiva di supporti fisici, nella fattispecie di cartucce con tanto di libretto illustrativo a colori, altamente collezionabili e, soprattutto, 100% legali.

Evercade EXP

Evercade EXP, che ho potuto abbondantemente provare negli uffici milanesi di Plaion, che ne cura la distribuzione, è l’ultima incarnazione di questa serie di retro console, una handheld davvero sorprendente che va a migliorare quanto di buono era già stato fatto con la precedente versione portatile di Evercade.

Facciamo subito contenti i fanatici delle specifiche tecniche elencando quello che Evercade EXP ci offre in termini di hardware:

  • Schermo IPS da 4.3″ (800×480)
  • TATE Mode per la verticalizzazione dello schermo (ci torniamo dopo)
  • Processore da 1.5Ghz
  • 4GB di memoria
  • Speakers Stereo
  • Porta di ricarica USB-C, con cavetto incluso
  • Possibilità di collegamento WiFi per facilitare gli aggiornamenti
  • Jack cuffie da 3.5mm
  • Uscita Mini HDMI da 720p per collegamento con la tv, questa volta il cavetto non è incluso
  • Batteria da 3000mA, capace di darvi tranquillamente quattro o cinque ore di gioco sereno e senza problemi

Tutto questo stipato dentro una consoletta grande 192.7 mm x 78.5 mm x 20.7mm realizzata con ottimi materiali, che le conferiscono un piacevole feeling al tatto e una notevole robustezza. In pratica, questa Evercade EXP si presenta davvero bene.

Evercade EXP

Parlavamo prima del TATE Mode, e del suo tasto dedicato. In parole povere, attivando questa modalità, la schermata di gioco verrà verticalizzata (in stile smartphone, per capirci) e i controlli passeranno ai tasti dedicati, posizionati accanto al D-Pad. In questo modo, sarà possibile giocare a titoli, soprattutto numerosi Shoot’em Up, che utilizzano lo scorrimento verticale a tutto schermo, senza doverne sacrificare dimensioni o proporzioni. Un semplice, ma sciccosissimo, tocco di classe.

Oltre a tutti questi terrori tecnologici e la fiducia che verso di loro riponete (semicit. un saluto su Floppy Disk a chi la coglie, fatecelo sapere nei commenti o sui social) Evercade EXP, nuda e cruda, si presenta con preinstallati una bella compilation di titoloni made in Capcom, nella fattispecie:

  • 1942 (Arcade version)
  • 1943 (Arcade version)
  • 1944 : The Loop Master (Arcade version)
  • Bionic Commando™ (Arcade version)
  • Captain Commando™ (Arcade version)
  • Commando™ (Arcade version)
  • Final Fight™ (Arcade version)
  • Forgotten Worlds™ (Arcade version)
  • Ghouls ‘n Ghosts™ (Arcade version)
  • Legendary Wings™ (Arcade version)
  • MERCS (Arcade version)
  • Street Fighter II’: Hyper Fighting (Arcade version)
  • Strider (Arcade version)
  • Vulgus™ (Arcade version)
  • Mega Man (8-bit)
  • Mega Man 2 (8-bit)
  • Mega Man X (16-bit)
  • Breath of Fire (16-bit)

Insomma, appena tirata fuori dalla scatola, Evercade EXP da sola è in grado di tenervi impegnati per un bel po’. Se però questa cornucopia videoludica non vi basta, sappiate che potete espandere il vostro parco titoli con le cartucce di cui parlavamo sopra. Attualmente, specifiche per Evercade EXP esistono le Collection dedicate ai giochi arcade Irem (RTYPE vi dice niente?!) e Toaplan, ma la console è in grado di far funzionare tutte le cartucce Evercade uscite fino ad ora per le precedenti versioni. E posso testimoniarlo con piacere, avendo spolpato in sede di prova la collection dedicata ai mitici Bitmap Brothers!

Fino a qui ci siamo, ma già vi sento che mormorate, curiosi di scoprire il punto forse più importante di tutta la recensione: “Ma i giochi, come ci girano??”. Tranquilli, vi assicuro che i giochi, di qualsiasi ordine e grado, su Evercade EXP girano che è una favola! Niente rallentamenti, grafica pulita, dettagliata e fluida, sonoro ok. Anche i comandi di gioco rispondono molto bene, e non ho notato imput lag o difetti di sorta.

Evercade EXP

Se proprio devo trovare un difetto a Evercade EXP, ho riscontrato che i tasti dei comandi sono forse un pochino troppo ravvicinati, soprattutto quelli accanto al D-Pad quando si gioca con il TATE Mode attivato. Ma credo derivi soprattutto dal mio non aver capito alla perfezione cosa sia il pollice opponibile, quindi prendo come un difettuccio minore.

Tutto bene, tutto bello ma, e tutti se lo stanno domandando, quanto costa tutto lo scherzo qui? Evercade EXP è attualmente in commercio a 149.99€. Non magari economicissima come retroconsole, considerando che poi vi dovrete anche acquistare le cartucce, ma sicuramente con una qualità altissima, ben differente da quella offerta tante “offerte” di miracolosi sistemi di gioco con “settordicimila giochi in uno”.


Evercade EXP è quindi un ottimo prodotto, ideale per i nostalgici, soprattutto per chi vuole anche aggiungere quel tocco di collezionismo e godersi la sensazione di “toccare con mano” il supporto di gioco, proprio come una volta. Cioè, magari non soffiate nelle cartucce di Evercade EXP come facevate con quelle del MegaDrive, però dai, ci siamo capiti!

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