Gamescom 2012 – Prime impressioni su Dishonored

Nello stand Bethesda della Gamescom 2012, abbiamo testato a lungo una demo esclusiva di Dishonored, titolo sviluppato da Arkane Studios che sarà disponibile dal 12 ottobre 2012 per piattafome Playstation 3, XBOX 360 e PC. La missione che abbiamo testato prevedeva l’infiltrazione di Corvo, il protagonista del gioco, all’interno di una lussuosa villa per assassinare una delle proprietarie della magione. Una delle peculiarità del titolo, già abbondamente chiaccherata, è la possibilità di approcciarsi in vari modi al gameplay. Durante la nostra partita abbiamo agito per la prima volta facendoci scoprire dalle guardie e dai robot di ricognizione iniziando un violento scontro. In questo modo abbiamo incominciato a prendere confidenza con le armi: con R si utilizza un’arma corpo a corpo, in questo caso il coltello, e con L abbiamo utilizzato la balestra con annessi vari tipi di munizioni come i dardi infuocati. Con L2 è possibile accedere velocemente all’inventario che ci permette di selezionare i vari poteri, le granate e quant’altro.
 

Nella seconda prova abbiamo mantenuto un atteggiamento più stealth, utilizzando la camminata da accovacciato, accessibile tramite il tasto O, e i bidoni della spazzatura per nasconderci, che ci ha portato infine sulla cima di un tetto per poi saltare alle spalle delle guardie senza farci notare. Una volta arrivati davanti al cancello della villa, per superarlo è stato necessario utilizzare il potere del teletrasporto. Arrivati dentro abbiamo potuto vedere le prime interazioni con gli NPC, tutti ben realizzati e caratterizzati. L’obiettivo da raggiungere è evidenziato sulla mappa da una freccia gialla che ci indica quanti metri dobbiamo percorrere prima di raggiungerlo. Abbiamo però la possibilità di accedere a side quest secondarie che avrebbero a loro volta modificato l’esito della missione.

 

Entrati nel salone centrale della reggia ci accorgiamo dell’impegno di Arkane Studios nell’aver ricreato un ambiente realistico composto da NPC che eseguono delle mansioni credibili. Troviamo personaggi che fumano, chiacchierano tra di loro, starnutiscono, perlustrano le varie stanze e puliscono l’ambiente. Una volta individuato il nostro bersaglio potevamo decidere anche in questo caso se eliminarlo silenziosamente oppure scatenare un putiferio all’interno della villa. Tenete presente che i combattimenti sono abbastanza ostici e le munizioni termineranno in fretta, per cui la strada "più semplice" da seguire è comunque l’utilizzo di tecniche stealth. Inoltre abbiamo riscontrato una certa imprecisione negli scontri, soprattutto quelli corpo a corpo, dove dopo una serie di attacchi al busto dell’avversario ci siamo ritrovati a colpire i piedi. Utile e ben realizzato è invece il sistema di copertura, efficace solamente per parare gli attacchi corpo a corpo.
 

In conclusione  possiamo affermare che Dishonored è un buon gioco d’azione che offre spunti interessanti, ma nel contesto risulta un po’ confusionario e dispersivo sia nei combattimenti sia sulle decisioni da prendere. Non ci resta che attendere la versione completa per dare un giudizio completo sul nuovo lavoro di Arkane Studios.

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