Gamescom 2012 – Sacred 3 e Sacred Citadel

Negli ultimi mesi al genere action RPG viene immediatamente accostato Diablo III, il capitolo precedente, sviluppato nel 2000, è stato però fonte di ispirazione per una serie che sta per arrivare al terzo capitolo: Sacred. Insieme a Sacred III sarà anche pubblicato un altro gioco che si discosterà leggermente dal gameplay che ha caratterizzato la serie, ovvero Sacred Citadel, un videogame arcade a scorrimento laterale che sarà pubblicato nel 2013 per XBLA e PSN. Al Gamescom 2012 Gamesource ha assistito a una presentazione in cui sono state presentate le caratteristiche di entrambi i giochi ed è stato possibile vedere direttamente alcune parti del gameplay, in modo da renderci conto di cosa offriranno i due nuovi giochi di Deep Silver.

Il primo gioco presentato è stato Sacred Citadel, gioco action a scorrimento laterale che  provvederà un gameplay frenetico e divertente. Nella demo presentata le uniche classi disponibili erano il ranger, il guerriero e lo sciamano, anche se nella partita effettuata alla presentazione sono stati utilizzati solo i primi due. Anche se non è fondamentale, la trama ci porta cento anni prima del primo Sacred, dove alcuni mostri vogliono danneggiare il Cuore di Ancaria, i nostri eroi saranno quindi chiamati a difendere Ancaria uccidendo chiunque si ponga sulla loro strada. Il livello visto ha subito evidenziato il gameplay frenetico accennato prima, ponendo subito i giocatori contro molteplici mostri che potranno essere sconfitti in maniera piuttosto facile, in modo da lasciar spazio all’azione e a combo spettacolari.

Per migliorare ulteriormente il gameplay, sono stati inseriti alcuni elementi nello scenario che possono essere attivati dal giocatore, come martelli che distruggono qualsiasi cosa incontrano (compreso il giocatore); dopo aver accumulato abbastanza potenza è possibile anche effettuare una mossa finale che uccide tutti i nemici circostanti. In alcuni punti del livello e alla conclusione saranno presenti alcuni boss in modo da creare alcune difficoltà durante il gioco. L’ultima particolarità è la possibilità di cavalcare alcune creature incontrate lungo i livelli e che creeranno ulteriore scompiglio sullo schermo. 
A livello tecnico, la grafica cartoonesca e dai colori molto accesi saranno sicuramente utili per un titolo dall’orientamento action; il gioco è inoltre strutturato per permettere anche spostamenti in profondità, creando ulteriore spazio a disposizione dei giocatori. Sacred Citadel si pone quindi come un action a scorrimento laterale che si rifà ai picchiaduro dei vecchi tempi, il risultato è un gioco che sembra offrire divertimento costante e un’esperienza più leggera rispetto al suo fratello maggiore Sacred III.

Dopo la presentazione di Citadel, si passa al titolo più atteso: Sacred III.  Questo terzo capitolo presenta cambiamenti decisamente incisivi che cambieranno la struttura di base del gameplay. Il cambiamento più importante è sicuramente quello effettuato al mondo di gioco: infatti, se nei primi due capitoli si aveva una struttura open world che consentiva quindi di esplorare ogni area a piacimento (e scoprire i simpatici easter eggs inseriti dagli sviluppatori), adesso si avrà una struttura a livelli simile a quanto visto in Diablo III, con una parte centrale che permette l’accesso ai vari livelli. Questo nuovo sistema a livelli, anche se non sarà apprezzato da tutti, soprattutto dai fan di vecchia data, si sposa perfettamente con il tentativo di aumentare la competitività in una partita co-op; soffermandoci sull’elemento co-op, il gioco è stato studiato in modo da permettere l’ingresso nella partita anche dopo il suo inizio, senza che i nuovi giocatori si trovino in svantaggio in termini di equipaggiamento e livello.

Durante la presentazione sono state mostrate tre delle varie classi che saranno presenti nella versione finale: il safiro, il guerriero e il lanciere di Ancaria. La scelta dei personaggi sarà importante in quanto le mosse potranno essere combinate in modo da realizzare attacchi devastanti. Il livello mostratoci è stato fondamentale per capire cosa avrebbe comportato non avere più un open world, adesso i combattimento sono molto più numerosi, proponendoci battaglie contro più mostri contemporaneamente. Durante i livelli inoltre è possibile accedere ad alcune aree solo tramite l’utilizzo di determinate abilità. L’ultima novità è un miglioramento nella meccanica dell’equipaggiamento, che consentirà al giocatore di trovare ciò che veramente gli serve, senza fargli ottenere oggetti simili; ciò che gli sviluppatori hanno cercato di ottenere con questo cambiamento è evitare che il giocatore si soffermi troppo tempo a pensare a cosa equipaggiare, riflettendo su differenze di percentuali del 2%, o piccoli bonus di poca importanza.

La grafica di Sacred III si rinnova completamente, abbandonando la ricerca della realtà e abbracciando stili leggermente diversi; infine la fisica nel gioco è stata migliorata, permettendo cadute più realistiche dei nemici sconfitti. Sono stati apportati anche diversi cambiamenti alla visuale di gioco che, oltre ad essere sistemata in modo migliore, sarà anche "attiva", ovvero in determinate zone la visuale si muoverà inquadrando l’obiettivo della missione o la zona in cui spostarsi.
Per il momento, i cambiamenti apportati in Sacred III non risultano molto convincenti, la trasformazione da open world a livelli a scelta comporta immediatamente il confronto tra il titolo e Diablo III da parte dei videogiocatori. In ogni caso, l’aumento di azione durante i livelli e la possibilità di combinare gli attacchi tra i vari personaggi sarà sicuramente gradito; di certo però Sacred si distacca dal genere action RPG  e si avvicina all’hack and slash tipico del titolo di Blizzard.

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