GameSource intervista Scott Warr – Lollipop Chainsaw

Nel corso della presentazione stampa di Lollipop Chainsaw avvenuta in data 10 Maggio 2012 presso gli studi milanesi di Warner Bros., abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con Scott Warr, producer del gioco, per farci raccontare qualcosa in più sull’ultima fatica di Suda 51 e di Grasshopper Manufacture. Buona lettura:
 

Gamesource:  Da dov’è nata l’idea dietro il gioco?

Scott Warr: Suda 51 è venuto alla Warner Bros con l’idea di un personaggio femminile, una cheerleader di nome Juliet, che avrebbe voluto come protagonista del suo prossimo gioco. Così, dopo Travis Touchdown di No More Heroes e Garcia Hotspur di Shadows of the Damned, adesso abbiamo Juliet, Juliet Starling. Suda ha fatto notare come non avesse mai visto un film o un gioco con protagonista…una motosega. Una motosega dall’inizio alla fine, questa è stata la sua idea iniziale. Quando è venuto alla Warner per concretizzare la sceneggiatura di questo gioco, ho pensato che nessuno sarebbe stato più adatto di James Gunn,  conosciuto per film come Tromeo e Juliet. Da lì è nata la collaborazione: anche James è un videogiocatore e ha sempre apprezzato i lavori di Suda, quindi questo sodalizio ha funzionato sin dall’inizio; hanno raccolto insieme le loro idee sulla storia, lavorando sul suo sviluppo. Suda da una parte ha potuto beneficiare dell’esperienza di uno sceneggiatore e regista cinematografico come James, e da questa collaborazione è nata la bella idea alla base di "Lollipop Chainsaw".
 
GS: A proposito della protagonista, Juliet, si può comparare a Silvia di No More Heroes? Quali sono le sue caratteristiche?

SW: Juliet è decisamente una forte cacciatrice di zombie. Uccide zombie e non si fa scrupoli nel farlo. Ma è anche una tipica adolescente: ama Nick, il suo fidanzato, che è stato morso dai non morti e che Juliet "salverà" decapitandolo e portandosi dietro la sua testa! Insomma anche questa relazione inusuale avrà la sua importanza nella storia, dando spazio a situazioni divertenti e a battute caustiche da parte di Nick, che essendo una testa decapitata si ritroverà a dire " Oh merda mi è rimasta la testa…non potremo più fare sesso!"
Insomma ha anche una storia romantica, poiché è per amore del suo Nick che Juliet è dura verso gli zombie, ma ha un lato tenero con lui.

GS:  Ed è altrettanto sexy come Silvia?

SW: Sì, è ben visibile l’influenza di Suda in questo personaggio: è da tempo che voleva creare un personaggio femminile come principale protagonista e si nota la grande attenzione posta su di lei. Lo vedi dal modo in cui si muove, cammina, parla…la passione che è stata messa nella creazione di questo personaggio. E’ così bella ma tosta, sicuramente diventerà una favorita dai fan!

GS: Parlando di Suda 51, com’è stato lavorare con lui?

SW: Da fan dei suoi giochi, è stato un sogno diventato realtà. È stata una grande esperienza per tutti, che apprezziamo i suoi lavori, apprendere da una persona così creativa e professionale. Abbiamo avuto modo di lavorare a fianco con i ragazzi della
Grasshopper Manufacture, tutta gente che lavora per Suda e che lo rispetta e lo adora. Lui è molto incoraggiante e tranquillo, non ho mai pensato che lavorare ad un gioco potesse essere così rilassante, ma questo sopratutto grazie a Suda, è una persona umile e fa di tutto per incoraggiarti. Insomma non avrei mai pensato di poter lavorare con la stessa persona che ha creato quel gioco per Game Cube che tanto apprezzai più di dieci anni fa, Killer Seven…e poi No More Heroes! Mi sono detto "Oh mio dio, si!" Immaginatevi quando si è presentato alla Warner con l’idea di Juliet, la motosega, arcobaleni che spuntano dalle teste mozzate degli zombie…Fantastico!
Sono molto fiero come rappresentante della Warner Bros, di aver preso parte a questo gioco e di tutto ciò che è stato fatto per la sua realizzazione.

GS: Quante persone hanno lavorato al gioco?

SW: Sono stati coinvolti 4 team distinti allo sviluppo, tra cui quello giapponese.
Personalmente ho dato una consulenza a Suda sulle ambientazioni, in particolare per la realizzazione di questa tipica high school americana, tuttavia Suda ha avuto molta libertà nella reinterpretazione di questi ambienti


GS: Nel filmato di apertura abbiamo visto la famiglia di Juliet. Vorremmo focalizzarci sulle sorelle: quale sarà il loro ruolo all’interno del gioco?

SW: Le due sorelle, la maggiore Cordelia e la minore, Rosalind, e sono anche loro delle cacciatrici di zombie e fiere di esserlo. Cordelia è un cecchino e aiuta Juliet piazzando dei colpi dritto nella testa degli zombie. Occasionalmente nel corso del gioco verrà in aiuto a Juliet nell’uccidere gli zombie o semplicemente assistendola in caso di difficoltà. Rosalind è una sedicenne ed è completamente pazza! Guida un bus e porterà la sorella da una parte all’altra delle aree di gioco, ma entrambe (Cordelia e Rosalind ndt) non avranno un ruolo giocante nel gioco spiacente.

GS: Come mai?

SW: Sono solo un supporto addizionale, perchè sinceramente volevamo concentrare l’attenzione tutta sulla protagonista. Non è previsto una sorta di multiplayer, perché volevamo creare un’esperienza divertente in single player focalizzandoci principalmente su Juliet

GS: Nel menu iniziale abbiamo visto un’opzione chiamata "Stanza di Juliet": di cosa si tratta?

SW: E’ una sorta di punto di raccolta di tutti i collezionabili: zombie uccisi, lecca-lecca, costumi, ecc. saranno visibili grazie a questa opzione, un po’ come in No more Heroes. Diciamo che è un tributo a tutti i giochi di Suda

GS: Ci saranno altri modi per uccidere gli zombie, oltre che le mosse da cheerleader e la motosega?

SW: Beh sì, anche se la protagonista indiscussa delle meccaniche di gioco sarà la motosega, nel corso del gioco evolverà in fucile, in modo che potrà essere usata nel suo modo "tradizionale" o per sparare a seconda delle esigenze.

GS: Nella prima missione abbiamo visto una buona varietà di situazioni. Sarà così per tutta la durata del gioco?

SW: Assolutamente si; sin dall’inizio della partita il gioco e la storia presenteranno una grande varietà di situazioni, in particolar modo nelle battaglie contro i boss. È quasi come giocare un film di James Gunn con le visioni di Suda 51.

GS: Durante la battaglia contro il boss abbiamo visto che era presente un sistema di target, ma non durante le battaglie contro i comuni zombie. Sarà presente anche lì?

SW: Sì, sin dall’inizio si può usare naturalmente col fucile, ma anche con la motosega. Voi non l’avete vista nella prima parte semplicemente perchè non l’ho utilizzato! (ride)

GS: E puoi cambiare velocemente dalla motosega al fucile?

SW: Da un certo punto in poi sì, sarà possibile. Invece per quanto riguarda il sistema di puntamento potremmo utilizzarlo sin dall’inizio, anche se il fulcro del gameplay sta nel decapitare più zombie contemporaneamente grazie alle varie combo: più ne uccidi più monete otterrai!

GS: Ci saranno anche dei minigioco o altre modalità, oltre la storia ovviamente?

SW: Sì ce ne saranno; molti minigiochi si troveranno in diverse aree di gioco e andranno dai classici enigmi a giochi "musicali" . Inoltre ci sono diversi livelli di difficoltà disponibili sin dall’inizio, sopratutto per coinvolgere una larga fetta di pubblico.
La difficoltà è decisamente varia nel corso del gioco, ma sarà decisamente un’esperienza divertente per tutti.

GS: Avete mai pensato di inserire un sistema di combattimento più complesso, simile a quello visto in giochi del calibro di Bayonetta o Devil May Cry?

SW: Sì, è vero, è molto semplice, ma è una cosa voluta. Ma per Suda e il team Grasshopper rappresenta un’evoluzione per quanto già fatto in No More Heroes. Certo lo stile è decisamente diverso, ma è una sorta di miglioramento di quanto già visto per il titolo uscito per Wii. Io credo sia stato fatto un ottimo lavoro per il gameplay di questo gioco.

GS: Vorrei che ci parlassi dei costumi extra di Juliet, alcuni dei quali ispirati a manga come Highschool of the Dead, Kore wa Zombie Desu Ka ecc..

SW: Semplicemente perchè erano lì sulla scrivania, lavorando con uno studio giapponese era praticamente impossibile non inserirli. Inoltre ci sembrava il minimo fare delle citazioni di alcuni manga e anime a tema "zombie che invadono una scuola superiore"!

GS: Quanti livelli ci saranno o, meglio ancora, quante ore durerà la storia?

SW: Non si può parlare di livelli, ma l’esperienza di gioco si attesterà intorno alle 6-8 ore di gioco nel caso in cui si tirasse dritto ignorando i collezionabili e tutti gli altri extra nel gioco; nelle migliori delle ipotesi invece, ovvero qualora si volessero raccogliere tutti i collezionabili o completarlo al 100%, si potrebbe arrivare anche alle 20-25 di ore di gioco, grazie soprattutto alla rigiocabilità.

GS: Quindi ci sarà un new game+? 

SW: Sì e sarà possibile partire con tutti gli oggetti precedentemente raccolti nella story mode potendo anche scegliere il nuovo livello di difficoltà con cui si affronterà la partita.

GS: Grazie mille!

SW: Grazie a voi!

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