Jedi: Fallen Order – una Galassia da esplorare!

Il nostro viaggio all'interno dell'universo di Star Wars Jedi: Fallen Order continua. Oggi visitiamo i pianeti più iconici della saga, con la speranza di vederne tanti altri all'interno del gioco di Respawn.

Uno dei punti di forza più appariscenti dell’universo di Star Wars è senza dubbio legato al grande immaginario creato, che avvolge in modo quasi morboso l’intero ecosistema. L’opera titanica di George Lucas, che ha ispirato e continua a ispirare produzioni di ogni sorta, ha saputo incantare non soltanto con la sua storia avvincente e i suoi personaggi a dir poco iconici (chi non conosce Darth Vader o Luke Skywalker?), ma anche grazie ad un mondo vivo, pulsante e pregno di segreti, ritrovabili praticamente a ogni angolo.

Per tal motivo, quando all’annuncio di Star Wars Jedi: Fallen Order, nuovo tie-in videoludico targato Respawn Entertainment (di cui vi abbiamo già fatto un’introduzione generale) è stato dichiarato che il titolo sfrutterà sia i pianeti e i luoghi conosciuti che luoghi originali, la curiosità dei fan più attenti alla questione è cresciuta in modo esponenziale. La domanda che un po’ tutti quanti ci siamo posti è dunque la seguente: in che modo il nuovo titolo riuscirà a destreggiarsi all’interno di un immaginario tanto vasto, osando addirittura nel creare qualcosa di innovativo non soltanto sul piano narrativo, ma anche per quanto concerne luoghi (e forse razze?) e soluzioni estetiche varie?

La risposta è ardua, giacché la questione è a dir poco delicata. Del resto, e lo dicevamo anche prima, districarsi abilmente all’interno dell’immaginario creato da Lucas non è mai stato facile per nessuno e per questo, lo ammettiamo, siamo molto curiosi di scoprire come se la caverà Respawn sotto questo aspetto. Del resto, soltanto immaginare di estendere la vastità e la densità demografica di una Galassia come quella di Star Wars Jedi: Fallen Order è una piccola follia, a causa proprio di una quantità di pianeti, razze e luoghi simbolo non quantificabile.

Star Wars Jedi: Fallen Order

Escape frome the Order

Sappiamo bene, ormai, che il protagonista della storia di Star Wars Jedi: Fallen Order è un personaggio originale, creato ad hoc proprio per strappare la scena, calandosi però all’interno di luoghi e situazioni ben precise, legate fortemente all’iconografia storica generale di Star Wars. Cal Kestis è infatti un Jedi il cui addestramento è rimasto incompiuto; è l’unico superstite alla strage dell’Impero che ha di fatto spazzato via ogni piccola fiamma dell’Ordine. Già, i Jedi, difensori della pace e della giustizia, coloro che proteggono l’ordine naturale delle cose con l’ausilio della loro energia primordiale: la Forza. Proprio questi ultimi, la cui iconografia sembra spaziare da più derivazioni, partendo dalla lontana rimembranza di uno stile da samurai antichi sino alla più “evoluta” concezione che sembra indicarli come scienziati o comunque esperti di ogni qualsivoglia attività, hanno radici ben precise. La provenienza originale dell’Ordine, infatti, è legata al meraviglioso pianeta Ahch-To, splendida landa caratterizzata da un oceano immenso e tante isole di roccia nera, che offrono un colpo d’occhio memorabile.

Star Wars Jedi: Fallen Order

Lo stesso luogo diventerà poi caro a Luke Skywalker, il quale lo sceglierà come meta di esilio dopo i tragici eventi narrati nei capitoli cinematografici più recenti. Come ogni buon appassionato dell’opera saprà, il confine tra il bene e il male all’interno dell’universo di Star Wars Jedi: Fallen Order è in verità molto labile. La stessa Forza, che muove e smuove le fondamenta del potere di ogni Jedi, può ben presto diventare una temibile nemica, poiché un cattivo utilizzo di essa può portare presto verso un baratro dal quale è impossibile risalire. Un Jedi che cede al Lato Oscuro della suddetta è infatti destinato a trasformarsi in un Sith, guerriero pervaso dall’energia “negativa” della Forza stessa. Gli stessi Sith però hanno un luogo specifico di provenienza, che appartiene tanto all’ordine dei guerrieri oscuri quanto Anch-To è stata la patria dei valorosi Jedi. Ziost, il pianeta dei Sith, è un luogo incredibilmente affascinante, seppur in realtà si conosce ben poco della sua storia. Ciò che è emblematico è sicuramente la conformazione estetica, che si mostra come una sconfinata foresta spettrale in cui l’energia del Lato Oscuro della Forza permea qualsiasi cosa. Ziost viene descritto come un luogo misterioso e dal fascino smisurato, a causa anche della sua sparizione quasi totale da ogni tipo di registro.

Star Wars Jedi: Fallen Order

Nessuno infatti sa quale sia stato il destino del pianeta il cui ultimo visitatore, il cacciatore di taglie JakK, ne ha solcato il suolo soltanto diversi anni fa.

Vastità interplanetaria

Sfidiamo chiunque a non aver mai udito il nome Tatooine pur non essendo fan dell’opera di Lucas. Esso infatti è uno dei pianeti più iconici di tutta la storia e, chissà se così come per gli altri due pianeti precedentemente elencati, verrà in qualche modo elencato, esplorato o magari soltanto citato durante il corso dell’avventura narrata in Fallen Order. Il pianeta di Jabba the Hutt, ispirato alle lussuose distese desertiche della cittadina tunisina Tataouine, è senza dubbio uno dei luoghi più famosi della storia, nonché uno dei più belli e ricchi di attività (spesso clandestine) della Galassia, nonché terra natia di Anakin Skywalker, probabilmente il personaggio più noto di tutta la storia. Discorso molto simile, seppur più “ricercato”, per quel che concerne il pianeta Kamino, luogo desolato e dall’aspetto diametralmente opposto al soleggiato Tatooine.

Star Wars Jedi: Fallen Order

Kamino è infatti un pianeta oceanico, e la sua conformazione ricorda quasi una serie di isole interconnesse. Il vero motivo per Kamino è famoso è perché, come si vede in Episode II, è la sede del centro in cui vengono condotti gli esperimenti sulla creazione dei tanto famosi Cloni, generati dalla matrice umana del cacciatore di taglie Jango Fett. Sarà suo “figlio” Boba Fett, diversi anni dopo, a distruggere la fabbrica per ordine dell’Impero. Analogamente, è impossibile non menzionare Endor, la cosiddetta “Luna Boscosa” o “Luna Rifugio”, uno dei luoghi più iconici e indimenticabili dell’immaginario di Star Wars e che ovviamente ritorna anche in Star Wars Jedi: Fallen Order. Noto per essere la casa dei tutt’altro che innocui, ma splendidi da vedere, Ewok, Endor è passata alla storia per essere stata il teatro dello scontro finale contro l’imperatore Palpatine, che ha di fatto segnato la fine delle ostilità, almeno fino al risveglio delle forze oscure, narrata all’interno delle ultime tre pellicole uscite in ordine cronologico.

Meno iconico, ma tremendamente importante, è il pianeta “oscuro” di Dathomir, situato sull’Orlo Esterno, e che l’Impero ha ben presto trasformato in una sorta di luogo di addestramento per i Sith. Da Dathomir proviene, ad esempio, Darth Maul (ribattezzato appunto “Il figlio di Dathomir”), uno dei villain più amati dell’intera saga.

Star Wars Jedi: Fallen Order

E, rimanendo in tema di oscurità, si colloca di diritto tra i luoghi più memorabili e affascinanti il pianeta Byss, di cui tanto poco si conosce, ma abbastanza da farlo risultare indimenticabile. Byss in realtà era il mondo segreto di Palpatine, un luogo teoricamente ideale e celestiale, devastato però dall’oscurità del Lato Oscuro più terribile della Forza, padroneggiato del signore dei Sith. Analogamente agli Ewok, seppur con dimensioni fisiche nettamente diverse, nella Galassia esiste un’altra popolazione dallo stile “animalesco”: gli Wookie. La razza a cui appartiene il famosissimo Chewbacca viveva sul pianeta Kashyyyk, sottomesso però dall’Impero dopo gli eventi narrati all’interno de “L’attacco dei Cloni”.

Star Wars Jedi: Fallen Order

Un luogo di grande dolore, dunque, in cui lo spettro della tirannia aleggia minaccioso in quel che a tutti gli effetti era un paradiso rurale in tutto e per tutto.

Coraggio o conservazione?

É chiaro quanto, in un universo tanto variegato, la scelta di ambientare le vicende su sostanzialmente buona parte dei luoghi più famosi del brand è certamente comprensibile ma rischiosa. Certamente, non sappiamo quali e quanti di questi pianeti elencati verranno tirati in ballo in Star Wars Jedi: Fallen Order, ma è abbastanza evidente quanto ci sia una vastità di possibilità a dir poco invidiabile. I ragazzi di Respawn Entertainment, però, ci hanno promesso che vedremo anche diverse location originali, e sono proprio quelle a destare tutta la nostra curiosità. Riuscire a realizzare dei luoghi all’altezza dello strepitoso materiale originale non sarà di certo facile, ma confidiamo che l’azienda californiana possa riuscire nell’impresa. Un’impresa titanica, ma che non sembra per nulla spaventarli.

Star Wars Jedi: Fallen Order

Fallen Order si presenta come un prodotto senza paura, che vuole “sfruttare” il passato per abbracciare il futuro, tentando di affermarsi all’interno delle produzioni legate a uno degli universi più amati e famosi di sempre. Sul piano narrativo il titolo promette una storia totalmente originale, mentre sul piano “estetico” il discorso cambia, con il viaggio del protagonista Cal che sembra destinato a ripercorrere buona parte dei luoghi più famosi visti all’interno delle pellicole cinematografiche. Ma attenzione: nuovi orizzonti sono stati promessi, e noi non vediamo l’ora di scoprirli. Riuscirà Respawn a replicare il fascino di Byss, Kamino, Tatooine e tutti gli altri pianeti in Star Wars Jedi: Fallen Order? Lo scopriremo a breve. Intanto, che la Forza sia con voi e con noi ma, soprattutto, con Respawn!

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