TERA: Berlin Press Event

Il 5 maggio è stato un giorno interessante per noi di Gamesource.it (lo ammetto, si è rivelato anche un’esperienza piuttosto divertente). Io e Omega qualche settimana prima siamo stati invitati alla presentazione di TERA, che come ben sapete è il mmorpg in dirittura d’arrivo che intende apportare ai titoli next-gen di massa delle meccaniche di tipo action.

Ebbene, dopo aver confermato la nostra presenza all’evento, abbiam preparato le valige ed il 5 maggio, all’incirca alle ore 7.00 ci siamo presentati all’aeroporto di Milano Malpensa, in attesa di imbarcarci sul nostro volo diretto a Berlino (ebbene sì, si è tenuto in Germania). Tutto sommato il viaggio è stato tranquillo ed abbiamo potuto assaporare una visuale panoramica dei territori urbani tedeschi.

Terminato il viaggio e scesi dall’aereo abbiamo trovato un ragazzo del team di TERA ad attenderci, il quale dopo averci riuniti tutti quanti, ci ha fatto strada facendoci salire sul pullman che ci avrebbe portato al luogo dove si sarebbe tenuto evento.

Arrivati sul posto – un enorme centro sportivo a tema – siamo stati “catalogati” con tanto di tesserini di riconoscimento e braccialetti colorati per le consumazioni gratuite e siamo stati direzionati alla sala dedicata alla “colazione”, la quale con nostra sorpresa abbiamo scoperto essere un luogo interamente ricoperto di sabbia.

Insomma, abbiamo mangiato (sempre se wurstel e salumi vari possono essere considerati una colazione), abbiamo bevuto (del pessimo caffè ed altrettanto pessimi cocktail) e nell’attesa che iniziasse la presentazione abbiamo scambiato qualche parola generalistica sul gioco con diverse persone, tra cui Mattia di mmorpgitalia, l’unico altro italiano oltre a noi. 

La presentazione di TERA

Ci hanno fatto spostare nella sala a fianco, anche quest’ultima sommersa dalla sabbia, ed abbiamo assistito alla presentazione. I ragazzi di Frogster hanno voluto fare le cose in grande, facendo entrare, o meglio, sfilare lungo la passerella che conduceva al palco una topolona in cosplay, di cui potete assaporare le foto alla fine di questo paragrafo. Insomma, cosa è stato detto sul gioco? Diciamo fin da subito che le features mostrateci dal team non erano poi così sconosciute a coloro che il titolo in questi suoi mesi di sviluppo lo hanno seguito. I ragazzi di Frogster hanno passato perlopiù una buona quindicina di minuti ad enfatizzare il gameplay, più precisamente la dinamicità degli scontri caratterizzati principalmente dall’assenza di un lock ai target. Ci hanno mostrato poi le mount ed il Pegasus System. Quest’ultimo è un sistema di trasporto automatizzato che ci permetterà di raggiungere diverse locazioni in sella ad un cavallo alato, il quale non sarà direttamente controllabile dal giocatore e sembrerebbe inoltre che la velocità di questo “mezzo” sia proporzionale all’hardware installato sul nostro pc, ovvero: se disporremo di un pc di fascia altra, il Pegaso impiegherà meno tempo a raggiungere il luogo prefissato perché il caricamento della zona successiva sarà più rapido, al contrario se avremo un pc di fascia medio-bassa il nostro cavallo alato sarà più lento.

 

E’ stato aperto poi un breve paragrafo per quanto concerne l’intelligenza artificiale dei nemici: questi durante il combattimento saranno in grado di reagire ai nostri attacchi, tentando talvolta di parare, schivare e raggrupparsi per avere la meglio su di noi. Inoltre alcuni boss e mob particolari potranno evocare dei minions e supportare gli stessi curandoli e buffandoli. 

I contenuti end-game

Un mmorpg non è solo grafica e combattimento

Con queste parole i ragazzi di TERA, ad un certo punto della presentazione, ci hanno voluto svelare i contenuti a cui saremmo andati incontro durante la crescita progressiva del nostro personaggio e l’arrivo al level cap dello stesso.

Per quanto riguarda la componente competitiva, player vs player, i giocatori avranno a disposizione una sorta di battlefield (a quanto pare battaglie istanziate quindi) nei quali in gruppi da 2vs2, 4vs4 ecc. avranno la possibilità di scontrarsi tra loro. A questi si aggiungono i canonici minigame, tra cui una sorta di capture the flag. 

Altra piccola nota va al sistema di Achievements, acquisibili compiendo diverse azioni all’interno del gioco. Potremo acquisirne combattendo, commerciando, craftando e ne riceveremo uno persino la prima volta che verremo uccisi.

Sarà poi possibile impossessarsi di un particolare pet, il quale potrà essere utilizzato a mo’ di vendor e posizionato in una qualsiasi città del mondo di gioco, al fine di vendere gli oggetti che crafteremo, senza che dovremo dirigerci ogni volta alla auction house più vicina.

Infine ci è stato presentato l’aspetto politico di TERA: quest’ultimo consiste in una sorta di controllo territoriale da parte di alcuni (pochi) player eletti, i quali diverranno regnanti di piccole cittadine e verranno chiamati Vanarch. Questi giocatori saranno eleggibili grazie ad altre persone in carne ed ossa che decideranno tramite una votazione il loro regnante. Sarà possibile però conquistare alcune di queste zone grazie all’uso della forza, nel senso che potrebbe divenire necessario attaccare una gilda avversaria e prendere possesso della sua città, così che, dopo la sconfitta del nemico, si potrà proclamare se stessi Vanarch (e decidere se settare la zona conquistata come zona PVE o zona PVP). 
Divenuti Vanarch, vi saranno un buon numero di benefici: una mount speciale, così come un’armatura ed armi personalizzate… Ma soprattutto saremo in grado di spostare di posizione gli npc presenti sul nostro territorio, ad esempio posizionando un vendor di pozioni di fronte ad un istance locata sul nostro territorio, così da permettere ai membri della propria fazione di ristorarsi prima e dopo la battaglia.

Prova su strada

Finita la presentazione siamo stati invitati a provare con mano TERA; In tutto c’erano circa una quarantina di postazioni ed i giornalisti presenti vi ci sono fiondati a mo’ di calamite. Raggiuntane una a caso ho potuto dare uno sguardo alla schermata di creazione del personaggio: sei razze ed otto classi in totale, quest’ultime divise tra melee, mage ed healer. 

La personalizzazione è ad alti livelli, con la possibilità di modificare moltissimi aspetti del volto, e sicuramente è una delle cose che mi han colpito maggiormente del gioco.

Creato il mio primo pg, un umano healer ho mosso i primi passi all’interno della zona iniziale, e fin da subito il gioco ha fatto capire quali fossero le sue intenzioni: le quest sono intuitive, semplici e principalmente richiedono di andare da un punto A ad un punto B, eventualmente con la richiesta di eliminare un numero X di mob per poi ritornare all’npc che ci ha consegnato la quest per ricevere la ricompensa. Il tutto strizza l’occhio al giocatore casual, mostrandoci palesemente sulla minimappa la posizione esatta dove poter completare la missione assegnataci.

 Dopo una decina di minuti, ho deciso di provare uno dei pg di alto livello messi a disposizione dal team di sviluppo, ossia un warrior. Ho potuto così constatare quanto fosse realmente più dinamica una classe di tipo melee rispetto ad un caster. Principalmente il motivo è dovuto ai movimenti permessi ad un combattente corpo a corpo, ovvero: Il guerriero, così come le altre classi dotate di armi contundenti può muoversi durante lo svolgimento dell’attacco, cosa che il mago o healer che sia, non può fare, limitandosi a restare fermo sul posto e mirare con l’ausilio del mouse il nemico di turno. Non ho però trovato tutto questo divertimento durante il combat, il fatto è che mi sembrava fosse più uno spam di tasti che un combattimento action. Anzi, mi sono semplicemente limitato a tenere premuto perennemente il tasto sinistro del mouse, sfracellando un nemico dopo l’altro. Sarà che forse avrei dovuto apprendere la logica del concatenamento delle skill, sarà che il suo potenziale TERA lo mostra nel PvP (che non ci è stato possibile provare), però non so, a prima vista il gioco mi è sembrato sopravvalutato rispetto ai continui elogi che lo stesso continua a ricevere dai siti specializzati. 

In serata…

Terminata la presentazione siamo saliti nuovamente sul pullman, il quale ci ha portato al nostro hotel dove abbiamo potuto riposare un’oretta circa e posare le valige. Entrato in camera sono sicuro di aver pensato una cosa come: “questa è la cosa più bella che ho visto in tutta la giornata”. Le camere spaziose, ben arredate con un mix tra l’elegante e l’artistico. Se poi ricordo bene, Omega mi mandò un messaggio sul telefono, dicendomi che era rimasto entusiasmato dal frigobar della sua camera.

Ebbene, all’incirca alle 21.00 il pullman è tornato a prenderci e ci ha portato fino ad un pub, anch’esso allestito per l’occasione per TERA. Si stava un po’ strettini a dire il vero, ma ci siamo adeguati, abbiamo bevuto qualche drink (questi sì che non eran male), scambiato un paio di chiacchiere con un organizzatore dell’evento ed assistito alle pose di due signorine in cosplay situate sopra ad una piattaforma irradiata di luci al neon (mi spiace di queste non ho le foto, ma se può farvi felici una di esse è la rossa che ha sfilato alla presentazione e che potete godervi qualche riga sopra).

Finita la serata siamo tornati all’hotel ed il giorno dopo prima di tornare in Italia abbiamo fatto un giro per Berlino, visitando strutture magnifiche come la Skyline tower e la porta di Brandeburgo.

Per quanto riguarda il ritorno ci sarebbe un ulteriore paragrafo da aprire a proposito dell’odissea di Omega nel suo tentativo di tornare integro a Salerno, ma se vorrà vi lascerò l’onore di saperne di più facendovi raccontare la vicenda da lui stesso.

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