The Artosis Curse, il mazzo di Hearthstone campione al BlizzCon 2013

Il BlizzCon 2013 si è concluso da poco e lì si è tenuto il primo torneo ufficiale di Hearthstone. A parteciparvi c’erano numerosi volti famosi nel mondo del gaming, soprattutto riguardanti i giochi di casa Blizzard. Tra questi era presente Artosis, il campione del torneo, con il suo mazzo Artosis Curse. Il nome del mazzo è un riferimento scherzoso alla maledizione per cui i giocatori che Artois pronostica possano vincere un match o un torneo di Starcraft 2, puntualmente non vincono.

Il mazzo campione è un Priest discretamente semplice nel gamplay ma molto efficace, purtroppo non tanto budget nel caso lo voleste buildare. La forza del mazzo, che a breve andremo ad esaminare, sta nel fatto che tutte le carte sono funzionali alla strategia e funziona benissimo anche quando non escono le carte più forti. Quando invece tutto va come deve, è un mazzo quasi inarrestabile. La strategia gira intorno a controllare la board con buone rimozioni e creature difficili da eliminare, curando i proprio minions in attesa dell’arrivo  del Prophet Velen o di Ragnaros the Firelord per infliggere i danni letali all’avversario. Come detto, anche quando questi due minions non escono tutti gli altri riescono a fare il loro lavoro in modo eccellente grazie a numerose sinergie all’interno del mazzo.

Ecco la lista:

 

Minions

1x Prophet Velen

1x Ragnaros the Firelord

1x Abominion

2x Argent Commander

2x Auchenai Soulpriest

2x Injured Blademaster

2x Lightwarden

2x Spellbreaker

2x Northshire Cleric

 

Abilities

2x Holy Fire

2x Circle of Healing

2x Holy Nova

2x Mind Control

1x Shadow Word: Death

2x Holy Smite

2x Power Word: Shield

2x Shadow Word: Pain

Alla base del mazzo c’è l’idea di tenere vivi i propri minions dopo ogni fase di combattimento in modo da poter controllare facilmente la board. Si tratta di molti minions piuttosto grossi che da soli possono fare molti danni, ma qualora questi non dovessero essere sufficienti, ci penserà poi il Prophet Velen in combo con l’Achenai Soulpriest a finire il vostro avversario. Basta pensare che la vostra abilità di classe, con quei due in gioco, farà 4 danni a turno al vostro avversario, senza contare ovviamente tutte le spell che prima curavano e ora invece faranno tantissimi danni. E se pure questo non dovesse bastare, c’è anche Ragnaros che non darà tregua al vostro avversario. Se tutto va secondo i piani, lui non riuscirà a tenere minons in gioco, dando a Ragnaros la possibilità di fare 8 danni diretti a turno.

Capita però che le leggende non escano o che siano uccise a vista, e fidatevi, succede. Anche in questo caso il mazzo lavora benissimo. Siamo infatti davanti ad un mazzo strutturato per non dipendere dalle sue carte più forti grazie alle numerose sinergie tra le carte. Northshire Cleric tanto per cominciare è il motore del mazzo. Curando i vostri minions farete uscire più in fretta le carte che cercate e nel peggiore dei casi vi usciranno altre cure per continuare a tenere i vostri minions vivi. Questa è una carta che dovete proteggere strenuamente. Insieme al Cleric, una carta importante dato il tipo di strategia è il Lightwarden. Un minion a costo 1 che aumenta il suo attacco ogni volta che qualcos’altro viene curato è una minaccia pesante fin dal primo turno. L’avversario è necessariamente obbligato a usare una rimozione o sacrificare un minion per eliminarlo, mettendosi in una posizione di svantaggio carte. In sostanza è un’ottima bait. Injured Blademaster, Argent Commander e Abomination sono invece ottimi minons sia in fase offensiva che difensiva. Il Blademaster è ottimo per portare un po’ di pressione al vostro avversario nei primi turni e lo possiamo curare molto facilmente, il che lo rende anche duro a morire. Il Commander è un’ottima attaccante o rimozione a sorpresa e con la sua abilità è dannatamente efficiente. Nel caso in cui il vostro avversario lo volesse eliminare, avrà comunque perso almeno due carte e noi una sola. Abomination infine, oltre a essere un bel taunt, costringe il vostro avversario a non giocare determinati minion per paura di perderli. Perderà così tempo prezioso per eliminarlo, tempo in cui aumentano le possibilità che arrivi una delle nostre win conditions. 

Nei primi turni comunque non aspettatevi di fare granché, si tratterà di mantenere il controllo della board con le tante rimozioni a disposizione. Nella maggior parte delle occasioni si inizierà a fare danni dopo il settimo turno. Se volete cimentarvi nel giocare questo mazzo, avrete bisogno di fare un po’ di pratica prima per capire come giocarlo perfettamente. Non è particolarmente difficile, ma è sempre meglio testare un po’ prima di buttarsi nelle ranked. Fate attenzione a non giocare minions importanti senza essere sicuri di poterli proteggere adeguatamente, non avete bisogno di rushare le giocate, prendetevi il vostro tempo. Il vostro late game è sicuramente superiore alla maggior parte degli altri mazzi.

Questo è The Artosis Curse, il mazzo campione di Hearthstone al Blizzcon 2013. Ora che lo conoscete, siate campioni anche voi, giocatelo e fateci sapere cosa ne pensate!

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche