Gran Turismo 3: A-Spec – Recensione Gran Turismo 3: A-Spec

L’esordio su PS2 della più famosa saga automobilistica

Gran Turismo. Un videogiocatore poco esperto potrebbe scambiare tale nome per qualche agenzia di viaggi, ma farebbe un errore stupido e ridicolo. Gran Turismo, come la stragrande maggioranza dei videogiocatori sa, è una saga nata nel lontano 1998. Sviluppato dal team Polyphony Digital, esso si proponeva di diventare il miglior simulatore di guida esistente su playstation. Secondo voi, il fatto che sia divenuto il gioco per playstation più venduto della storia, può bastare ad affermare che i programmatori siano riusciti nel loro intento? Assolutamente si. Dotato di un parco macchine davvero ampio, una grafica straordinaria per quei tempi, e soprattutto di un motore fisico davvero realistico, conquistò subito il cuore dei giocatori, nonché voti positivi dai recensori e critici del settore. Tuttora rimane un pilastro nell’aver dato una svolta epocale nell’ambito dei giochi di guida, sia per le innovazioni tecniche, che per il gioco in sé, in quanto dotato di una meccanica di gioco che andava oltre il semplice correre a bordo di auto rombanti, ma coinvolgeva il giocatore facendolo sentire un provetto meccanico e pilota allo stesso tempo. Ovviamente uscì anche un seguito, questa volta su ben 2 CD, uno dedicato alla sola modalità arcade e l’altro a quella Gran Turismo, vero fulcro del gioco. Infine nel 2001 la saga esordì su PS2 e il risultato era come sempre di altissimo livello. Scopriamo insieme ciò che ha da offrire questo titolo.

Graficamente magnifico

Come da titolo, il motore grafico di GT3 è un qualcosa di eccezionale, nonostante allora la PS2 stava muovendo i suoi primi passi. Ovviamente le protagoniste del gioco sono le auto, e c’è da dire che fanno davvero sognare. Costruite fin nei minimi dettagli, con modelli in 3D davvero realistico, anche il più fanatico dei giochi di guida non potrà che essere soddisfatto della resa grafica di ciascuna auto presente nel gioco. Si potrebbero passare ore a descrivere la lucentezza delle carrozzerie, la perfezione degli spoiler e quant’altro di ciascuna automobile, ma guardarle in prima persona rende meglio l’idea.
Non solo le automobili, ma anche le varie piste del gioco sono molto realistiche e ispirate. Ad esempio correre al tramonto sull’affascinante quanto impegnativa pista di Laguna Seca in America è davvero un qualcosa di magico, il sole che si riflette sulla carrozzeria dei vari bolidi, la polvere sollevata da un fuoripista e tant’altro, sono tutte piccole chicche che ritroverete anche nelle altre piste, ad esempio quelle da rally, che sono molto rurali e "polverose", oppure le piste di notte sul bagnato… insomma, ognuna ha un qualcosa di speciale che conferisce al gioco una forte dose di realismo ma allo stesso tempo di fascino.
Certo non tutto è reso con tale maestria, ci sono ancora i tipici elementi che stanno al di fuori di una pista che sono costruiti in un 2D abbastanza scialbo, un pò come le gradinate e i tifosi in un gioco di calcio, ma in misura molto minore.
Che dire di più… il gioco ha la sua età ormai, ma non per questo e da considerarsi obsoleto in quanto a grafica, anzi, magari quel pizzico di grafica un pò "retrogame", considerato che ormai siamo già in piena fase next gen, gli dà quella marcia in più per essere apprezzato maggiormente.

Rombo di motori e basta… ma anche no

Teoricamente in un gioco di macchine, non ci sarebbero molte parole da spendere sul reparto sonoro, alla fin fine ciò che si dovrebbe descrivere sono i suoni di motori, di frenata e quant’altro delle auto, ma in Gran Turismo, oltre a tutto ciò, che già di per sé è ben fatto, sarete accompagnati anche da una ottima colonna sonora composta da una decina e passa di canzoni dai forti toni rock, grintose ed energiche quanto basta per tenervi compagnia durante lunghe sessioni di endurance ad esempio, ma anche per non fare venire a noia le migliaia di sterzate, derapate e frenate che effettuerete nel gioco.

The Real Driving Simulator

Gran Turismo è sinonimo di realismo.  Se i  primi due titoli mettevano alla prove le abilità del giocatore, costringendolo a guidare con un certo metodo accorto e non semplicemente fatto di accelerate e frenate. Quest’ultimo infatti è semplice arcade e anche se sembra strano, Gran Turismo è dotato anche di tale modalità.
Nella modalità arcade correrete principalmente in varie gare, vincendo le quali, alla fine otterrete, anzi sbloccherete vari bonus come macchine sempre più potenti, da utilizzare ovviamente sempre in tale modalità, oppure per gareggiare con degli amici. La modalità arcade più che altro è un semplice svago per divertirsi senza impegno e/o in compagnia, le gatte da pelare ci sono quando vi accingerete a giocare nella modalità Gran Turismo.

Tale modalità vi mette nei panni di un pilota alle prime esperienze che vuole farsi strada tra mille sfide, vincendo coppe e campionati sempre più prestigiosi. Come ogni pilota che si rispetti però, dovrete dimostrare di saper guidare e qui ritornano le famigerate patenti di GT. Esse sono divise nelle classi B, A, B internazione, A internazione, S e infine Rally. Praticamente esse consistono in una serie di varie prove da superare in un certo limite di tempo, che vanno dal percorrere un certo tratto di curva pericoloso senza uscire di strada, fino a completare un circuito impegnativo. Nonostante le cose sembrano semplici, man mano che avanzerete di grado con le patenti, le prove si faranno sempre più ardue e in molti casi, parecchio frustranti. Alla fine di ogni prova, o meglio, del tempo impiegato per finire una prova, riceverete una valutazione, che può essere in bronzo, argento o oro. Se riuscirete a completare tutte le prove di una patente col massimo grado, ossia oro, riceverete un premio, ma è più facile a dirsi che a farsi.

Una volta che vi sarete messi in regola con le patenti, potrete scegliere tra varie opzioni della "world map" del gioco, ossia visitare il vostro garage, dove custodirete le vostre auto e poter fare delle prove su strada, andare nelle concessionarie e spendere i soldi accumulati per comprare auto nuove, andare dal meccanico per pulire la macchina, comprare nuovi cerchioni o fare il cambio d’olio alla macchina, gareggiare subito in una coppa o campionato e last but not least, andare in officina per mettere a punto i vostri bolidi.

Nel gioco ci sono circa 150 marche da tutto il mondo, tra di esse spiccano nomi famosi come Honda, Jaguar, Suzuki, Acura, Chrysler, Ford, Mitsubishi, TVR, ecc… e passerete sicuramente molto tempo a scorrere tra le varie concessionarie per ammirare tutto il parco macchine. C’è da considerare però che alcune macchine non sono in vendita anche se appaiono in vetrina: l’unico modo per ottenerle è riceverle come premio in una coppa o campionato. Allo stesso modo, tra questi premi potrete ricevere auto che non appaiono nemmeno in vetrina come quelle di Formula 1. Ogni macchina poi, oltre alla concessionaria in sè, sarà accompagnata da un testo in sovraimpressione scorrevole dove vengono descritte brevemente la loro storia e caratteristiche salienti.

Parlando delle varie gare, c’è da dire che esse si dividono in 5 categorie, da semplici gare per principianti con limiti di vettura o di potenza o tipo di motore o altro, a gare di resistenza (max 2 ore), fino ai campionati a punti composti dalle 5 alle 20 gare, e completare il tutto richiederà una pazienza davvero enorme, soprattutto se si vogliono collezionare tutti i tipi di automobili messi in premio.

La fisica del gioco è ulteriormente migliorata rispetto al passato. Ora le macchine sono molto più sensibili alle brusche frenate o alle derapate, senza contare che tendono a finire fuoristrada molto più facilmente. Una chicca speciale però è data dalle gare su piste bagnate, dove si sentirà nettamente la differenza nel guidare una macchina su dell’asfalto asciutto, dove c’è maggior attrito e quindi maggior presa delle ruote, e su quello bagnato, dove sembra letteralmente di scivolare su di esso. Un capitolo a parte, nel senso che richiedono una diversa guida, sono le gare da rally. Sebbene a volte risultino troppo facili perché si può ricorrere all’aiuto dei bordi esterni della pista, sono comunque un piacevole diversivo, nonché un’esperienza divertente.

Rispetto ai precedenti episodi sono aumentate le modifiche: freni, sospensioni, motori, scarichi, turbocompressori, pneumatici (standard, da corsa, da sterrato). Si possono aggiungere anche altre caratteristiche come la riduzione del peso o la modifica del sistema di trazione. Ogni modifica poi sarà accompagnata anch’ssa da un piccolo testo dove viene spiegato in cosa consiste materialmente e i vantaggi che portano all’autovettura, dando così al gioco ulteriore realismo e professionalità.

In the end

Gran Turismo 3, nonostante la veneranda età, si dimostra tutt’ora essere un gioco, anzi, un simulatore di guida eccellente. Non lo consiglio a chi è in cerca di un divertimento breve grazie a un paio di gare, ma a tutti coloro che hanno la pazienza e la passione necessaria ad addentrarsi in un modo fatto di veicoli straordinari e a completa disposizione del giocatore, in tutto e per tutto. Se amate i giochi di guida, non potete non giocare a questo eccellente episodio della saga, un pezzo che dovrebbe stare nella collezione di ogni videogiocatore che si rispetti.

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