Intervista a Patrick Esteves, Design Director di Crytek

Romics. Ottobre 2014. Lo stand PC GAMING ospita in questa famosa fiera italiana, a Roma, la Crytek con varie postazioni di gioco dove è presente Far Cry 4, ma soprattutto la versione PC di Ryse: Son of Rome, gioco uscito finora solo su Xbox One. Sabato 4 ottobre è stata fatta una presentazione in grande stile del gioco, con la presenza del Design Director di Crytek, Patrick Esteves, il quale ha anche donato una copia del gioco a 50 fortunati che potessero dimostrare tramite documento di essere figli di Roma, cioè nati in tale città.
Naturalmente Gamesource non ha perso l’occasione, ed ha intervistato Esteves per voi, ponendogli le domande più chieste dai fan negli ultimi tempi.

GS: Gamesource
PE: Patrick Esteves

GS: “Sarebbe cosi’ gentile da raccontarci la sua storia? Come ha iniziato a lavorare con Crytek?”
PE: “Sono in questa industria da diversi anni, e avevo un amico che lavorava alla Crytek. Pensava che sarei stato adatto a quella compagnia, perchè i giochi che mi piace creare sono in linea con la loro politica, e in quel momento Crytek cercava proprio qualcuno. Sai, il Cry Engine è fenomenale, e se ti capita un’occasione simile bisogna coglierla. Quindi ho accettato, e ho iniziato a lavorare con gente veramente di talento, e ormai sono 5 anni che mi trovo con loro.”

GS: “Questa e’ la sua prima volta qui in Italia? Cosa si prova ad essere a Roma, la città dove è ambientato Ryse?”
PE: “No, non è la mia prima volta, sono stato diverse volte in questo paese. E a Roma sono stato proprio un mese fa. Ma amo Roma, amo questa città, la sua cultura, la sua storia. Ryse è stato pesantemente influenzato, ovviamente, da Roma, ma ancora piu’ di questo, ciò che mi ha sempre impressionato è l’illuminazione di questa città, e ho provato a riproporla nel gioco. Quindi non si è trattato solamente di un lavoro tecnico, ma tra l’architettura e tutto il resto abbiamo cercato di ricreare proprio le sensazioni, il feeling che offre questa città.”

GS: “Ha trovato difficile ricreare l’antica città di Roma? Può parlarci delle ricerche che ha fatto su personaggi, abiti, comportamenti sociali del passato, e così via?”
PE: “Sì, dunque… La cosa piu’ difficile riguardo Roma è che la città è molto organica. Ed una delle più grandi difficoltà nei giochi è quella di rendere organica l’architettura, così che non risulti plasticosa o cose simili. Quindi diventa tutto uno studiare il fatto che un edificio è costruito in un certo modo perchè la strada che la circonda è fatta in una certa maniera, e quella strada avrà molte persone che ci passeggiano proprio per questo. E vale anche per i negozi, per le decorazioni, per non far sembrare nulla fuori posto. Quindi si’, è stato un po’ complicato racimolare le informazioni per riuscire in tutto questo. Ma d’altra parte è stato fantastico lavorare sulla parte storica, perchè è tutto così sgargiante. Giusto per fare l’esempio più ovvio, i soldati romani. I loro scudi, le loro formazioni…”

GS: “Quindi suppongo avrete visitato molte volte anche il Colosseo.”
PE: “Oh sì, abbiamo visitato molti luoghi, come detto proprio per riuscire a ricreare il feeling della città.”

GS: “Ryse è ora disponibile per PC: che tipo di differenze troveranno i giocatori rispetto alla versione Xbox One? Qual’è la versione migliore?”
PE: “<ride> Dunque… per quanto riguarda il gameplay naturalmente non ci sono differenze alla base. Ma ovviamente la differenza più grande è la risoluzione a 4K. Quindi tutta la passione che ci abbiamo messo nella creazione dei particolari è finalmente visibile. Per esempio è possibile vedere le cuciture della pelle sulle vesti dei soldati, la ruggine sulle armature. Si possono vedere tanti dettagli, e seppur presi singolarmente sono poco, messi tutti insieme è come se fossero una vetrina meravigliosa. E’ difficile dire quale sia la migliore, ma se devo parlare personalmente, quando gioco la versione PC amo i dettagli, la risoluzione 4K, e il framerate maggiore. E’ tutto molto fluido, e trovo sia fantastico offrire un’esperienza 4K a 60 fps.”

GS: “Avete già piani per Ryse in futuro, o pensate di dare vita ad un nuovo IP?”
PE: “Oh, non posso parlarne. Questo tipo di cose sono tutelate dal segreto di compagnia.”

GS: “Sappiamo che sta lavorando su alcuni giochi free-to-play come Hunt o Arena of Fate. Quanto crede in questo tipo di giochi? Sta solo testando il potenziale di questo genere di giochi o c’è qualcosa di più?”
PE: “Non posso parlarne in maniera dettagliata, ma sì, ci stiamo lavorando e io credo che sia un buon metodo. Offriremo delle esperienze gratuite e ci stiamo mettendo molto impegno.”

GS: “Quindi lei crede in questo modello di distribuzione?”
PE: “Come sviluppatore a me interessa solo creare bei giochi, a prescindere dal metodo di distribuzione che si usa alla fine. Lavoriamo solo per creare i migliori giochi possibili.”

GS: “Lo sa che ci sono un sacco di fan che aspettano un nuovo episodio di Timesplitter? Che ne pensa di un gioco free-to-play basato su questa IP, proprio come Epic Games sta facendo con Unreal?”
PE: “<ride> Alla fine e’ arrivata la domanda su Timesplitters. Sono un gigantesco fan di quella serie, ci ho messo tutto il cuore. Però sai, finchè non si annuncia qualcosa non ne posso parlare, che sia nei progetti o che non lo sia. Tuttavia, a livello molto personale, posso dire che lavorare con Crytek ad una resurrezione di questo gioco sarebbe fantastico. Non si sa mai.”

GS: “Sappiamo che recentemente Crytek non se l’è passata molto bene. Ora le cose vanno meglio?”
PE: “Sai, noi ci limitiamo a creare i giochi migliori che possiamo, quindi la mia impressione è molto positiva. E’ normale che ci siano alti e bassi, ma alla fine dei conti siamo ancora qui a creare giochi e ci saremo in futuro.”

Vi diamo appuntamento il 9 Ottobre per la recensione di Ryse: Son of Rome in versione PC