MotoGP 19 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Freddo, pioggia, e qualche fazzoletto consumato di troppo, a causa di un’allergia ancora aggrappata agli ultimi respiri di una primavere che, in realtà, non è mai arrivata. Passare il tempo in queste condizioni poco ospitali davanti al televisore, pad alla mano, è quasi obbligatorio e cosa c’è di meglio di “riscaldarsi” corpo e mente tra una derapata e l’altra in sella a una roboante KTM formato Rookies Cup? Niente, vi diremmo, anche se si tratterebbe di anticiparvi di qualche giorno quelle che saranno le vostre sensazioni una volta entrati in possesso della vostra copia di MotoGP 19. Il nuovo corsistico dedicato ai centauri più amati al mondo targato Milestone è ormai in dirittura d’arrivo, con un quantitativo di novità importante che promettono tantissime ore di gioco di qualità.

Rombo di motori, i semafori si spengono… Via!

Tanti pretendenti al successo finale

La prima cosa che balza all’occhio, una volta avviata la partita è la quantità disarmante di attività da poter intraprendere. Uno dei punti di forza di questo nuovo MotoGP 19 è sicuramente ritrovabile sotto la voce Modalità di gioco: tante, diverse e, soprattutto, divertenti e appaganti. Milestone ha deciso di gonfiare enormemente l’offerta contenutistica del titolo e oltre alle classiche competizioni veloci come il singolo Gran Premio e le Sfide a Tempo, già il Campionato diventa un importante agglomerato di qualità e quantità. É possibile, infatti, prendere il via a una singola stagione, potendo scegliere però tra tantissime categorie differenti (non soltanto la MotoGP, quindi), per una varietà ludica entusiasmante. Ciò, chiaramente, si estende anche alla modalità cardine della produzione, ossia la carriera. Quest’ultima, una volta selezionata una tipologia tra la Classica e la Pro (quella, per intenderci, che mette il freno a ogni tipo di aiuto) permette ancora una volta di partire dai bassifondi, fino addirittura dalla MotoGP Rookies Cup, tentando così una lunga scalata alla classe regina, sgominando avversari dopo avversari, progressivamente sempre più ostici.

MotoGP milestone

Una carriera entusiasmante, quindi, non soltanto per la voglia di migliorarsi in pista, ma anche fuori. Grazie ai punti sviluppo, infatti, sarà possibile investire sulla propria moto, aumentandone così considerevolmente – col passare del tempo e delle vittorie – la qualità complessiva. Qui però entra in gioco anche la bontà esagerata dal punto di vista di licenze ufficiali presenti nel gioco. Scegliere con quale squadra e in quale categoria avviare la propria carriera è reso certamente ancor più magico dalla possibilità di scegliere tra praticamente tutti i bolidi presenti in circolazione, con tanto di piloti ufficiali annessi. Una cura incredibile, da questo punto di vista, che contribuisce fortemente a rendere ancor più entusiasmante ogni singolo Gran Premio di ogni singola annata, con l’obiettivo finale della scalata verso la MotoGP.

Motogp 19 milestone

Chiaramente, le sorprese non finiscono qui: ad addolcire ulteriormente la pillola ci pensa l’arrivo delle Sfide, davvero tante e tutte ben congegnate, che ci permetteranno di rivivere i (tantissimi) momenti più entusiasmanti della storia. Vi capiterà di impersonare Stoner contro Rossi, Rossi contro Stoner, di viaggiare nel viale dei ricordi amari in compagnia dei compianti Simoncelli e Hayden e così via, in un cocktail di divertimenti e longevità davvero encomiabile. A completare il parco, e non poteva essere altrimenti, è l’ottimo comparto multigiocatore del titolo: niente split-screen in locale, ok, ma l’arrivo dei server dedicati (offerti da Amazon, ndr) e l’ingresso ormai ufficiale nel mondo degli eSports dovrebbero abbondantemente compensare tale mancanza, rendendo il gioco dei ragazzi di Milestone uno dei più importanti dal punto di vista del competitivo.

MotoGp 19 milestone

Divertirsi con stile

Milestone, ormai lo sappiamo, è sinonimo di qualità dal lato gameplay, ma ha sempre mostrato il fianco a qualche svarione di troppo, capace di inficiare a volte anche pesantemente la qualità complessiva dei propri lavori. Fortunatamente, stavolta, il lavoro svolto dal team milanese sembra essere più rifinito e curato del solito, portando in dote un sistema di guida pulito, divertente quanto basta, appagante e, soprattutto, scalabile. Grazie a dei comodi menù, il giocatore può selezionare tranquillamente diversi settaggi per impostare al meglio la propria esperienza di gioco, influenzando così direttamente l’offerta ludica in generale. È possibile, ad esempio, settare il livello di difficoltà degli avversari, l’indice di realismo nelle collisioni e nelle relative conseguenze? nonché sull’effettivo rendimento in pista, su fattori come la presenza o meno delle penalizzazioni da parte della giuria. Le buone nuove, però, non si fermano qui: Milestone ha svolto un lavoro encomiabile per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, e ciò ci è parso molto evidente sin dalle primissime battute. I piloti avversari, anche ai livelli di difficoltà più modesti, si mostrano molto svegli, furbi e soprattutto aggressivi.

MotoGP milestone

Ciò contribuisce pesantemente a rendere il tutto più avvincente ed entusiasmante, grazie anche alla buona introduzione dell’esperimento A.N.N.A., una sorta di evoluzione del concetto di Drivatar. Grazie a questa tecnologia in pista non si avverte mai, ad esempio, quel fastidioso effetto elastico tipico della maggior parte dei giochi di guida. Ogni gara ha una storia a sé, ogni scontro ha i suoi protagonisti, per un’esperienza ludica convincente e appagante. A coronare il tutto ci pensa la splendida differenziazione delle varie moto disponibili. Che sia una MotoGP, una Moto 3 o una delle moto “storiche”, quelle cioè utilizzabili durante le varie sfide, il feeling restituito pad alla mano sarà sempre diverso. Abituatevi, dunque, a dovervi adattare ai vari passaggi da una categoria all’altra. Noi lo abbiamo appurato sulla nostra pelle. Ci è capitato, infatti, di volare via spesso e volentieri in sella a una Moto 3 dopo il passaggio dalla Rookies Cup, a causa proprio di una diversa resa dei bolidi su due ruote. Un grande risultato, da questo punto di vista, segno evidente dell’ottimo lavoro di Milestone sotto questo aspetto. Chiaramente il gioco non è esente da difetti sul lato gameplay: settando le difficoltà si rischia di assistere a una forbice di difficoltà a volte eccessiva, in entrambi i lati. Modificando l’IA degli avversari, si può palesare un livello di sfida troppo basso o troppo alto, per cui, nel secondo caso, un minimo errore può vanificare (un po’ come nella realtà) un intero week-end. Onore al realismo, certo, ma non a tutti questa cosa farà piacere.

MotoGP milestone

Spettacolo visivo, ma con qualche difetto

Graficamente parlando, MotoGP 19 non si discosta più di tanto dal suo predecessore, ma riesce comunque a convincere dal punto di vista visivo senza troppe fatiche. I modelli delle moto, le animazioni, il loro effetto sulla pista e tutto ciò che riguarda l’aspetto grafico in generale risulta veramente di ottimo livello, persino su una modesta PlayStation 4 Slim, versione da noi utilizzata in fase di recensione. Dal punto di vista grafico, infatti, l’esperienza complessiva offre degli spunti imponenti dal lato tecnico, portando su schermo una resa grafica complessiva quasi fotorealistica se si analizzano elementi quali moto, pista e piloti.  Ancora una volta, però, Milestone finisce col perdersi sui soliti errori del passato: se si esclude la resa, appunto splendida, di piloti, moto ed elementi più vicini sullo schermo e alla pista, tutto il contorno appare di fattura nettamente inferiore, palesando così una certa svogliatezza nell’andare a ritoccare un difetto divenuto ormai storico non soltanto per la serie in questione, ma un po’ per tutti i giochi di corse in generale. La vera grande lacuna però è rappresentata, ancora una volta, dall’assenza dei 60 fps, che per un gioco di corse è un limite alquanto importante. Ci auguriamo passi avanti da questo punto di vista, magari già nel prossimo futuro.

MotoGP milestone

Splendido, invece, è il comparto sonoro: i motori delle moto, molto ben realizzati e differenziati in base alla categoria, offrono un’esperienza eccitante e tutta da vivere, quasi come se fossimo realmente davanti a una gara in televisione. Ciò è aiutato fortemente anche dalla presenza completa di tutte le licenze ufficiali della MotoGP e del buon Guido Meda in telecronaca. Peccato, però, che questa si possa sentire solo nelle sequenze di intermezzo e mai in pista. Spicca, per concludere il discorso riguardante l’aspetto audiovisivo del titolo, la possibilità di personalizzare diversi fattori estetici del pilota. É possibile, infatti, creare il proprio casco personalizzato o gli adesivi da attaccare sulla tuta e, persino, lo stile del numero da indossare. Tutto questo, poi, è caricabile (e scaricabile) online, completamente condivisibile con utenti provenienti da ogni parte del mondo.

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Comparto Online: eSports e… Giudice di gara!

Per questa edizione, Milestone ha deciso di fare le cose veramente in grande, per quanto concerne il comparto multigiocatore online di questo MotoGP 19. Prima di tutto, arrivano i nuovi server dedicati, “offerti” da Amazon, in grado di dar vita a sessioni di gioco online di grande livello, per stabilità e numero di giocatori connessi. Prima di prendere parte a qualsiasi sessione, è possibile settare manualmente tantissime preferenze, e persino prendere parte alle sessioni impersonando il Giudice di Gara. Questa feature è chiaramente una delle più interessanti e vi consente, tra le altre cose, di giudicare persino l’operato dei vostri colleghi virtuali impegnati a sfrecciare sulle piste. In MotoGP 19 non mancano nemmeno le Gare Private. Chiaramente, si può scegliere di unirsi comodamente a una sessione già disponibile, selezionando il tipo di regole, il tracciato preferito e tutti gli altri settaggi. La vena pulsante del comparto multigiocatore, comunque, è sicuramente quella legata al fattore eSports, su cui Milestone sta puntando fortemente per il suo MotoGP. Grazie alle ottime modifiche eseguite sul gameplay e soprattutto ai nuovi server (la cui stabilità, ribadiamo, non abbiamo avuto ancora modo di provare), il titolo è chiamato a far compiere il passo decisivo alla produzione e noi siamo convinti che l’obiettivo sia già stato raggiunto, almeno in parte.

MotoGP milestone

MotoGP 19 si mostra solido, divertente e appagante sotto praticamente tutti gli aspetti, forte anche di una veste grafica sempre più rifinita, una quantità impressionante di moto e piloti su licenza ufficiale e tantissime modalità di gioco. Se a questi si aggiunge una rinnovata intelligenza artificiale – la cosiddetta A.N.N.A. – che rende ogni pilota capace di azioni imprevedibili e realistiche, beh, il gioco è fatto. Bisogna valutare, però, sul lungo termine quanto questa meccanica possa effettivamente salvaguardare il titolo a livello di varietà nel gameplay. Quello che non ci ha convinti più di tanto, comunque, è il tasso di sfida generale. Seppur settabile, così come il modello di guida, il livello di sfida complessivo si è dimostrato in alcune occasioni o troppo blando o troppo elevato, cosa potenzialmente frustrante e che potrebbe portare all’allontanarsi dalla produzione, stando almeno al gioco in singolo. Non ci è piaciuto nemmeno notare ancora una volta l’assenza dello split screen in locale, ma ormai ci stiamo lentamente abituando a questa (triste) soluzione di gameplay e nemmeno l’ormai solita assenza dei 60 fps, ma non si può avere tutto dalla vita.

Il nostro giudizio complessivo su questo MotoGP 19 è comunque più che positivo. Se siete appassionati di motori o di giochi di guida in generale, non avete alcuna scusa: il lavoro di Milestone è praticamente encomiabile e, dunque, correte – in tutti i sensi – a comprare la vostra copia!

8.5

Pro

  • Tantissime modalità di gioco, per una longevità assicurata
  • Licenza totale MotoGP
  • Modello di guida personalizzabile e soddisfacente
  • Si può impersonare il giudice di gara!
  • Graficamente di grande impatto...

Contro

  • ... ma l'assenza dei 60 fps per un gioco di corse è veramente pesante
  • Il livello di sfida rimane sbilanciato in alcuni casi
  • Telecronaca (con Guido Meda!) presente solo negli intermezzi
  • Si potevano curare maggiormente gli elementi di contorno delle piste
Vai alla scheda di MotoGP 19
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