Ballerina Recensione
Con Ballerina, la saga di John Wick si tinge di rosa (e di rosso).
Sono sempre stata un po’ restia a guardare film, serie tv o anime oppure a leggere libri e manga che hanno una figura femminile come protagonista. Ho sempre preferito le storie che si incentrano sulla figura maschile, di qualunque fascia d’età, e che raccontano una vita tormentata e drammatica. Vedere una persona di genere maschile che soffre mi è sempre “piaciuto” perché lo fa in modo diverso dalle donne. La sofferenza di un uomo è più introspettiva, dura, severa, un dolore che si trasforma in rabbia e furia omicida.
Inoltre, in linea generale (pur senza fare di tutta l’erba un fascio), quando c’è una protagonista femminile c’è (quasi) sempre anche la componente sessuale e questo non lo sopporto. Anche nelle opere di genere horror, thriller, nei war movies e nei film d’azione se la protagonista è una donna 9 volte su 10 ci sono escamotage sensuali, quando non si sconfina nell’abuso, per raggiungere l’obiettivo. Sono cose che veramente non sopporto, al limite dell’odiarle, perché è come se la donna potesse compiere la sua missione (che sia uccidere qualcuno o salvare qualcun altro) solo se usa il suo corpo in ambito sessuale.
“Ballerina”, film uscito lo scorso 12 giugno e diretto da Len Wiseman, mi ha fatto completamente ricredere facendomi stupire di quanto il mio generalizzare fosse, appunto, un generalizzare. Essendo un’appassionata della saga di John Wick, questo film (suo spin-off) mi ha fatto un po’ storcere il naso quando ho capito che si trattava di una storia dai toni “rosa”. Inoltre, prima di vedere il primo trailer, pensavo che questa pellicola sarebbe stata un copia-incolla dei John Wick reso peggiore proprio a causa del dover piazzare una donna come protagonista e di tutto quello che questa scelta o necessità si porta solitamente dietro (sessualizzazione, cough cough). Invece, quando è uscita una delle prime immagini della locandina qualcosa ha attirato la mia attenzione: ovviamente non ho cambiato idea sui film al femminile, ma “Ballerina” è diventata la mia eccezione.

La trama
Senza svelarti troppo, la trama è questa: “La giovane Eve dovrà vendicare l’assassinio di suo padre al quale da piccola ha assistito in prima persona. Odio e vendetta sono il suo pane quotidiano”.
I primi minuti di film mostrano l’infanzia felice e spensierata che Eve Macarro (Ana de Armas) trascorre con suo padre, ma c’è anche un sottofondo di tristezza e drammaticità: un dialogo tra padre e figlia fa comprendere che sono rimasti solo loro a seguito della morte della madre e della scomparsa della sorella.
Questo breve momento idilliaco caratterizzato dalla luce del sole viene ovviamente inghiottito dalle tenebre della notte che portano scompiglio nella vita della piccola Eve e di suo padre: diverse persone armate entrano in casa e iniziano a combattere contro il padre che, prontamente, dice ad Eve di “fare come le ha insegnato”. Questa frase riporta alla tristezza velata dei primi minuti di film e ti fa capire come dietro alla gioia ci sia anche del dolore. Dicendo così a sua figlia, infatti, il padre sottintende che situazioni del genere sono già successe.
Dopo vari inseguimenti per le stanze e i corridoi della grande e sfarzosa villa in pieno gusto classico, lo scontro si sposta nel salone principale dove c’è una grossa libreria dietro alla quale si è nascosta Eve. Tuttavia, la bimba apre uno sportellino segreto per spiare dall’altra pate e vedere suo padre combattere per la loro salvezza. Quando l’anziano boss si fa avanti e offre una pistola al padre di Eve dicendogli che può scegliere se salvare la vita di sua figlia sparandosi oppure può condannare entrambi sparando a lui, il padre sceglie la prima opzione. Tuttavia, un “PAPÀ” urlato da Eve da dietro la libreria fa scattare un’altra sessione di combattimento.

Questa volta, però, lo scontro è più breve e viene interrotto dalla stessa Eve che, vedendo suo padre in difficoltà, esce dal suo nascondiglio, prende in mano la pistola di uno dei nemici e spara un colpo secco per aiutare l’unico membro della sua famiglia ancora in vita. Questa è la prima uccisione di Eve, una scena che si porterà dietro per sempre e che rivedremo riaffiorare nei ricordi più avanti nel film. Purtroppo, però, l’aiuto della bambina è arrivato troppo tardi perché prima che sparasse al nemico, quest’ultimo aveva già colpito il padre. Tuttavia padre e figlia riescono a uscire dalla casa dopo che l’uomo l’ha fatta saltare in aria con ancora qualche nemico al suo interno, ma dopo pochi metri il padre si accascia a terra e muore dissanguato mentre tiene ancora la mano di sua figlia stretta nella sua.
La nuova vita
In questo momento c’è un cambio scena drastico, anche dal punto di vista della luce. Se prima eravamo immersi nel buio della notte vedendo il padre di Eve spegnersi secondo dopo secondo, adesso siamo illuminati d’immenso in un corridoio pieno di gente con una bimba dal viso sporco di sangue seduta da sola su una delle tante sedie disposte lungo il muro. Nelle mani, anch’esse sporche di sangue, stringe un carillon che rappresenta una ballerina che ruota sulle punte.
Adesso vediamo entrare in scena uno dei personaggi cardine dell’intera saga di John Wick, vale a dire Winston Scott (Ian McShane), che rappresenta non solo il direttore dell’hotel Continental di New York ma anche una sorta di saggio che aiuta (a modo suo) chi si trova in difficoltà. Così come ha dato una mano a John Wick nei titoli precedenti, adesso propone a Eve una vita nuova per poter ricominciare da zero anche senza più nessuno al mondo.
La bambina accetta e così viene portata alla Ruska Roma, una delle dodici organizzazioni criminali che compongono l’Alta Tavola, ovvero un’entità che governa il mondo criminale globale nella saga di John Wick. Nel dettaglio, la Ruska Roma è presentata come un’organizzazione criminale russa che addestra i suoi uomini e le sue donne in diverse discipline sportive e insegna loro anche l’arte di uccidere. In “Ballerina” vediamo come le ragazze si addestrino nella danza classica, nella lotta libera e al poligono di tiro per diventare delle assassine provette.

Tutti questi incarichi vengono svolti anche da Eve, che trascorre ben dodici anni tra tutù e punte e pistole e proiettili. La sequenza di scene che mostra i suoi allentamenti tanto duri quanto sfiancanti è accompagnata da una colonna sonora coinvolgente e ritmica, a dimostrazione che il proverbio “chi la dura la vince” è reale. Impressionante e d’impatto la scena dove Eve si allena a fare le piroette sulle punte e cade numerose volte distruggendosi i piedi. Li riduce talmente tanto allo stremo che, alla fine, la giovane ragazza continua a cadere scivolando sul suo stesso sangue uscito dai piedi ormai distrutti.
La scena è sì tanto cruenta e spietata ma anche altrettanto affascinante e potente perché mostra quanta forza di volontà mentale e fisica una ballerina di danza classica ha dentro di sé. Inoltre, il contrasto tra il body e le punte di un rosa delicato, il rosso del sangue e il nero dei tatuaggi che ricoprono il corpo di Eve è strabiliante. Altro momento di dura verità è quando Eve torna in camera, che condivide con le altre giovani, e si toglie le punte. Lì vediamo tutta la fatica, il dolore e l’esaurimento fisico che questa giovane ragazza sopporta solo per raggiungere il suo obiettivo. Più i suoi piedi sanguinano e si rompono, più Eve si avvicina al suo scopo finale: vendicare suo padre con le sue stesse mani.
Primo incontro con il Baba Yaga
La prima volta che Eve vede John Wick è quando quest’ultimo si reca alla Ruska Roma per chiedere aiuto nel proseguire la sua personale missione. In questo caso i due si scambiano alcune battute sul concetto di libertà ed entrambi si guardano come se già sapessero che si rincontreranno presto (e non come amici di vecchia data). Dopo questo primo incontro, assistiamo a diverse missioni concatenate di Eve accompagnate dalla solita colonna sonora che contraddistingue i film di John Wick: adrenalina allo stato puro.
Stranamente, dato che si tratta di una donna, i suoi combattimenti non hanno nulla di sensuale o di sessualizzato. Eve combatte in modo brutale e feroce proprio come il Baba Yaga e questo aspetto l’ho apprezzato molto. Non sopporto quando devono per forza mettere la componente sessuale anche nei combattimenti solo perché a lottare è una donna. In “Ballerina” c’è questo continuo contrasto tra Eve (giovane donna aggraziata e ballerina) e la violenza e la brutalità con le quali è in grado di eliminare il nemico.

La sua prima missione, quella più significativa perché le fa assaggiare il duro lavoro, è quella di proteggere una ragazza in una discoteca. La mitologia slava è citata nei John Wick, infatti lui viene soprannominato più volte come il Baba Yaga (Uomo Nero) che per raggiungere il suo scopo non si fa scrupoli e uccide chiunque gli si pari davanti. Eve, invece, viene paragonata alla Kikimora: altra figura mitologica slava dalle sembianze femminili che può uccidere anche per proteggere qualcuno. Quindi, a differenza del Baba Yaga, la Kikimora è anche uno spirito buono (in base alle circostanze). Questa prima missione di Eve ne è un esempio: combattere e uccidere per proteggere qualcuno.
Dopo svariate missioni, arriva un punto cruciale: l’ennesimo nemico vuole eliminare Eve ma lei riesce a ucciderlo scoprendo che sul braccio di quest’uomo c’è un simbolo che ha già visto da bambina: una croce stampata a fuoco all’interno del polso. Questo simbolo era sul polso anche dell’uomo che ha ucciso suo padre e così Eve parte per scoprire chi sono questi tizi con la croce incisa.
Ultimo incontro con il Baba Yaga
Dopo l’ennesima lotta in un’armeria, il proprietario rivela a Eve dove possono nascondersi i suoi obiettivi e scopre che si trovano tutti in un piccolo villaggio sperduto sui monti. All’apparenza sembra un paese come un altro, ma un gesto preciso fa storcere il naso sia a Eve che a chi guarda il film. Arrivando in paese, Eve sta per investire un bambino perché si era distratta e questo bambino, guardandola, mima il gesto di uno sparo con la pistola rivolto verso di lei. Non è una reazione normale e ben presto Eve capisce perché il bimbo ha agito così.
La giovane è arrivata nel paese dove ogni singolo abitante è addestrato a uccidere fin dalla tenera età ed è qui che si nasconde la setta con la croce bruciata sul polso che ha ucciso suo padre anni fa. L’anziano boss scopre del suo arrivo e lancia l’allarme facendo sì che ad arrivare sia John Wick stesso, chiamato dalla Ruska Roma per risolvere la faccenda. Eve non è facile da abbattere, per questo motivo è stato interpellato il Baba Yaga.
Tuttavia, il loro scontro è breve perché Eve riesce a convincere John Wick a darle tempo fino a mezzanotte per concludere la sua vendetta. Così, come una Cenerentola assassina, Eve cerca il boss che anni fa ha ordinato l’uccisione di suo padre. In tutto questo, c’è anche una bambina in mezzo che sta per subire il destino che sarebbe toccato a Eve. Infatti, quegli uomini con la croce erano andanti a prendere Eve per portarla via da suo padre e adesso avevano fatto lo stesso con questa bimba.

Gli scontri in questo villaggio sono pazzeschi, soprattutto quello dove l’arma usata è un lanciafiamme ed Eve si scontra con un uomo che ne usa un altro. Questo combattimento è dettato dalla luminosità del fuoco che spicca nel buio della notte, ma il pezzo forte è quando Eve prende un idrante per sconfiggere chi sta usando il lanciafiamme. Inquadratura dall’alto, da una parte un raggio di fuoco e dall’altra uno di acqua in uno scontro senza esclusioni di colpi.
Siamo a circa mezz’ora dalla fine del film e non voglio rovinarti il finale, quindi ti consiglio vivamente di guardare questo spin-off (soprattutto se anche tu come me non sei fan di storie con donne come protagoniste. Ti ricrederai di sicuro, come ho fatto io). Inoltre, se hai amato la saga di John Wick non puoi perderti questo film perché ha tutto quello che ti aspetti più un twist inatteso riguardante la protagonista (cosa che dovrai capire tu).
Extra
Avendolo guardato al cinema, “Ballerina” non ha ancora degli extra veri e propri ma sono sicura che quando uscirà in DVD i suoi contenuti speciali saranno interessati. Tuttavia, posso sottolineare qualche parallelismo e contrasto davvero imperdibili. Come già detto, ho trovato magnifica l’opposizione tra l’eleganza, la delicatezza, la femminilità e la leggiadria tipiche di una ballerina di danza classica con la brutalità, la violenza, la ferocia e gli enormi tatuaggi neri che caratterizzano Eve.
Un parallelismo interessante è stato il momento in cui Eve scopre che uno dei suoi obiettivi è solo un padre che combatte per salvare sua figlia e questo le ha riportato alla mente la sua infanzia, spezzata e distrutta dalla setta che sta cercando. Per questo motivo la nostra protagonista farà di tutto pur di non far subire alla piccola ciò che ha dovuto sopportare lei. Il padre in questione è nientemeno che Norman Reedus, di cui ricordiamo uno dei ruoli principali in Daryl Dixon della serie televisiva The Walking Dead (altro motivo per non perdersi questo film).

“Ballerina” – Conclusioni
Con questo film imparerai ad andare oltre le prime apparenze e a capire quanto dramma e quanta sofferenza può nascondersi dietro ad una figura esile, splendida e perfetta. La silhouette di una ballerina di danza classica ricorda una farfalla, fragile e delicata. Tuttavia, come la farfalla, anche la ballerina è forte e resiliente (proprio come Eve).
Il film dimostra, nel contesto dell’universo narrativo di John Wick, come la forza fisica e mentale di Eve sia potente e indistruttibile esattamente come quella di John stesso. Se ha convinto me, fermamente sicura che le storie con le donne come protagoniste siano poco interessanti, “Ballerina” è un film che ti stravolgerà i gusti e ti farà stupire di quanto fossi in errore.
La forza combattiva e distruttiva può nascondersi anche dietro ad una figura aggraziata e delicata. Diffida dalle apparenze. Sempre.
Pro
- Ottime colonne sonore
- Personaggio attraente
- Scenari mozzafiato
- Combattimenti in pieno stile John Wick
- Trama coerente con la storyline di John
Contro
- A volte la storia correva troppo
- Più approfondimenti sarebbero stati graditi
- Forse la sua brevità preannuncia un sequel