Talk to Me RECENSIONE Spiriti, possessioni e problemi esistenziali

Recensione | Talk to me: un balzo nel vuoto con candele e spiriti, dove una singola frase può capovolgere completamente il tuo mondo.

Recensione Talk to me

Ho avuto la possibilità di vedere in anteprima Talk to me, film horror del 2022 che sarà appunto distribuito in Italia questo 28 Settembre da Midnight Factory, l’etichetta horror di Plaion Pictures. Nonostante il classico ritardo nell’arrivo in terra nostrana, si può solo essere lieti di averlo nelle nostre sale.

Talk to me RECENSIONE | Premesse

Talk to me è la prima opera come registi e sceneggiatori degli youtuber Danny e Michael Philippou. Totalizzando quasi 70 milioni di incassi (rispetto ai 10 pronosticati dalla produzione) all’uscita negli Stati Uniti nel 2022, la produzione ha vinto a tutti gli effetti la scommessa per un’opera realizzata in low budget e come esordio registico del duo del tubo.

Cosa aspettarsi da Talk to Me

Talk to me narra le vicende di un gruppo di adolescenti che, per divertimento, si radunano in tipici party stile americano durante i quali viene utilizzato un oggetto dalle origini misteriose e che si dice possa mettere in contatto con il mondo degli spiriti. Come per ogni cosa, i giovani presenti riprendono gli strani avvenimenti con il loro telefono.

Queste registrazioni fanno presto il giro del web e portano nuovi incuriositi partecipanti ad ogni nuovo party.

Mia, personaggio principale, è una ragazza sorridente ed estroversa che nasconde in se eventi dolorosi del suo passato, ma che grazie alla’amica Jade e alla sua famiglia, con la quale passa il più delle sue giornate, riesce ad affrontare la sua solitudine e il clima familiare cupo che invece la attende a casa.

Per svagarsi, Mia convince Jade ad andare a uno dei party diventati famosi tramite i video virali. Una volta davanti ai ragazzi e al misterioso strumento, Mia si presterà al rito scoprendo che non è affatto finzione e che, purtroppo, quello che per loro è un gioco potrebbe rivelarsi più pericoloso di quel che sembra.

Recensione Talk to me
Joe Bird interpreta il giovane Riley in Talk to me

Uno sguardo più approfondito a quest’horror di A24

Talk to me è un film horror delicato come non se vedono spesso.

Nonostante la trama basata sugli spiriti possa far pensare a jump-scare e situazioni con classiche entità che si muovono a scatti verso lo spettatore, questo film ci stupisce con una gestione molto attenta dei momenti di tensione e suspence, fino ad arrivare all’aspetto stesso degli spiriti, curato in modo da trasmettere la loro sofferenza e il loro traumatico trascorso.

Altro elemento molto interessante di Talk to me è la capacità di rappresentare l’atmosfera adolescenziale del gruppo di ragazzi, mostrando i loro problemi, difficoltà e paure, ma anche come questi provino ad affrontarle mostrando maturità o capacità di adattamento. Il film ci accoglie con una prima scena molto immersiva, dal finale d’impatto.

Ci trasporta poi nella trama vera e propria che inizia con calma, aumentando i giri con l’avanzare della proiezione, fino ad arrivare alle ultime scene nelle quali veniamo totalmente rapiti dal susseguirsi degli eventi e dai risvolti che le scelte dei protagonisti porteranno.

La gestione del montaggio e della scenografia rendono la visione sia piacevole che immersiva, con dei controcampi durante le evocazioni degli spiriti che colgono alla sprovvista senza la classica tecnica di cambi repentini di audio o frastuoni che mirano solamente a fal saltare dalla sedia.

Grazie a questi due aspetti, assieme alla fotografia, l’atmosfera del film acquisisce delle sfumature cupe e grigie, quasi gotiche, che nonostante ciò non stridono con il tema teen ma che, anzi, si fondono con esso.

Lavoro egregio degli attori, tra i quali troviamo una bravissima Miranda Otto, ma non di meno il giovane Joe Bird che in ogni scena girata ha trasmesso egregiamente le emozioni provate dal piccolo Riley e di come queste si siano evolute nel corso della storia.

Menzione d’onore a Sophie Wilde, nei panni di Mia, che ha dimostrato capacità di recitazione coinvolgenti, rendendo credibili e immersirve scene di colluttazione con spiriti dove ai occhi della camera lei sembra lottare da sola.

Talk to me RECENSIONE Vale la pena guardarlo
La messa in scena è davvero eccezionale

Talk to me RECENSIONE | Vale la pena guardarlo?

 

Reputo Talk to me un horror con molteplici livelli di lettura, un film che non si ferma ad una narrazione diretta basando la sua connotazione orrorifica meramente sugli sbalzi d’audio o scatti improvvisi.

Tramite un lavoro certosino sui personaggi che ci accompagnano nella storia, il film riesce e farci immergere nei loro stati d’animo e paure, condividendo con loro rabbie e angoscie.

Talk to me è un film che fa venir voglia di essere rivisto, per toglierci il dubbio di aver perso qualcosa nella prima visione e che sicuramente ci regalerà nuove prospettive e nuovi elementi che ad una prima occhiata ci erano sfuggiti.

Talk to me esce nelle sale il 28 settembre con Midnight Factory, l’etichetta di Plaion Pictures. E se fossi davvero affamata/o di horror, ti ricordo che un certo capolavoro del 1973 torna al cinema a breve.

8
Un viaggio delicato tra spiriti, possessioni e problemi esistenziali.

Pro

  • Gestione della tensione e suspance di alto livello
  • Capacità attoriali ottime nonostante la giovane età del cast
  • Scenografia, montaggio e fotografia di rilievo

Contro

  • Andamento della trama che prende uno sprint a 2/3
  • Alcune forzature di sceneggiatura per far collimare alcuni pezzi
  • Riley è fatto di adamantio
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