The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes Recensione Blu-ray
Delicato, goffo e dolce come un adolescente innamorato.
È questa la sensazione che ho provato durante gli 83 minuti di The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes, film anime arrivato in Italia grazie ad Anime Factory e distribuito su Blu-ray da Plaion Pictures. Una piccola produzione che parla di crescita, dolore e desiderio, nascosta dietro l’apparenza di un racconto sci-fi, ma in realtà più vicina al genere slice of life – quello vero, quello che sa parlare al cuore senza fingere di voler cambiare il mondo, perché alla fine non c’è bisogno di cambiare il mondo, ma basta impattare una persona alla volta.
Il film è tratto da un romanzo del 2019 di Mei Hachimoku, ed è stato adattato per il grande schermo da Tomohisa Taguchi, regista e sceneggiatore. Un adattamento che si prende il suo tempo, e che più che una storia di eventi, è una storia di emozioni.
Storie di cuore, non di eventi
Kaoru e Anzu – i due protagonisti – si incontrano in una piccola cittadina rurale giapponese. Kaoru è un ragazzo silenzioso, segnato da un lutto che lo ha diviso dalla sorella con cui aveva litigato poco prima che morisse. Anzu è una compagna di scuola altrettanto solitaria, con un passato familiare difficile, il sogno di diventare mangaka e la necessità di dare un senso a un’eredità emotiva che non ha scelto.
Entrambi finiscono per incrociare il leggendario Tunnel di Urashima, un luogo ai limiti del reale: chi lo attraversa può ottenere ciò che desidera di più, ma il prezzo da pagare è il tempo stesso. All’interno del tunnel, i secondi si dilatano; fuori, il mondo va avanti. È una premessa che odora di fantascienza ma che – e qui arriva il primo grande pregio del film – viene trattata non come oggetto di indagine, ma come cornice per qualcosa di più intimo.
Per Kaoru, il desiderio è riabbracciare sua sorella. Per Anzu, invece, è trovare una voce come artista e riscattare la figura del nonno, un mangaka mai riconosciuto. I due si avvicinano lentamente, tra battute trattenute, una scena alla stazione sotto la pioggia e quella frase, detta da entrambi: “A casa, non c’è nessuno che tenga a me”. Frase che spezza e che basta da sola a descrivere i personaggi più di qualunque dialogo espositivo.

The Tunnel to Summer non è un film da guardare mentre scrollate il telefono. Ha i ritmi di una passeggiata nel verde, quelli giusti per una storia fatta di pause, esitazioni e sguardi. Non ci sono eventi eclatanti, ma piccoli momenti che costruiscono un legame credibile e tenero tra i due protagonisti.
Dal punto di vista narrativo, tutto è trattato con naturalezza e misura: non ci sono colpi di scena, non ci sono villain, e non c’è neanche un grande spiegone sul funzionamento del tunnel – cosa che forse mancherà a chi cerca risposte nette, ma che rientra nella logica di una storia costruita sul sentire, non sull’analizzare.
Dal punto di vista visivo, il film fa un lavoro silenzioso ma efficace. Non ha un tratto fortemente distintivo come possono averlo Dandadan o The Summer Hikari Died, ma lavora su una morbidezza dell’immagine che restituisce una sensazione quasi tattile ad ogni scena, soprattutto quelle immerse nel sole, all’aperto. In alcuni frame sembra davvero di trovarsi davanti a qualcosa girato su pellicola – il che, per chi ama questo tipo di texture – e io sono fra quelli, essendo appena passato ad una macchina fotografica a rullino – è un plus notevole.
Le sequenze migliori? Quelle dove non c’è nessuno. Una rotaia invasa dal verde, la pioggia che inizia a cadere, un girasole che si gira verso il sole. I momenti di “assenza”, in cui l’ambiente si racconta da solo, sono i più potenti del film, e sono anche quelli che più lo legano al genere slice of life giapponese.
Il Blu-ray: qualità tecnica e contenuti extra
La versione Blu-ray curata da Anime Factory e Plaion Pictures è eccellente: due tracce audio in 5.1, in giapponese e in italiano, entrambe ben bilanciate e godibili sia con una soundbar che con cuffie tradizionali. Ottima anche la resa video, che valorizza la porosità dell’immagine e i piccoli dettagli di luce e ombra.
I sottotitoli possono essere attivati e disattivati, e in almeno un paio di momenti non riproducono esattamente la traccia audio italiana, il che fa pensare a un adattamento diretto dal giapponese – cosa che personalmente ho apprezzato.

All’interno della confezione troviamo anche un libricino con note sull’opera, una breve intervista al regista, character design, presentazione dei personaggi e alcune cartoline stampate con frame del film. È un’aggiunta di valore per chi ama collezionare, ma anche per chi vuole contestualizzare meglio il lavoro dell’autore.
Infine, tra i contenuti extra del disco troviamo un’intervista video di circa 10 minuti al regista Tomohisa Taguchi. Niente di rivoluzionario, ma un bel dietro le quinte sulla genesi dell’adattamento.
Conclusione: “The Tunnel to Summer” è un film da recuperare
The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes è un film imperfetto, ma onesto. Non ha la pretesa di lasciare un segno indelebile, ma sa toccare corde profonde se lo si guarda con lo stato d’animo giusto. È una storia di perdite, sogni infranti e connessioni inaspettate – e lo fa con la pacatezza di chi non ha bisogno di urlare per farsi ascoltare.
Se avete occasione, recuperatelo. E se potete, prendetelo in Blu-ray: sia per la qualità del supporto, sia perché – e chiudo con una nota personale – possedere un oggetto fisico, oggi, è un piccolo atto di resistenza. In un mondo che ci lancia addosso contenuti a raffica, premere play su un disco scelto, tenerlo in mano, vederne i contenuti extra… beh, è un modo diverso di guardare. E forse anche di sentire.
Un ultimo grazie a Plaion Pictures per l’opportunità.
The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes è DELICATO e GOFFO
"The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes", trasposizione ad anime di Tomohisa Taguchi del romanzo di Mei Hachimoku, parte da un presupposto "sci-fi", ossia l'esistenza di un tunnel che, per un dato prezzo, esaudisce il tuo più profondo e importante desiderio, per raccontare la storia di due ragazzi, disadatti al mondo in cui vivono ma che, insieme, trovano qualcosa per cui vale la pena pensare al futuro, invece che al pesante passato. Ve ne parlo in un nuovo episodio di Cutscene, e grazie a PlaionPicturesIT per avermi inviato il bluray e avermi dato la possibilità di parlarne.
Imperfetto ma onesto
Pro
- Una storia semplice e abbastanza efficace
- Gli sguardi alla quotidianità stimolano la nostaglia per posti in cui non siamo mai stati
- Il pretesto sci-fi è presto abbandonato per una storia di persone ed emozioni...
Contro
- ... ma non mi sarebbe dispiaciuto vederne una risoluzione più solida
- Non ho riconosciuto un tratto distintivo particolare, a livello estetico