51 titoli banditi dalla Norvegia: ecco i risultati della strage di Oslo
Qualche giorno fa avevamo rilasciato un articolo volto a pubblicizzare la lotta contro la disinformazione videoludica presente nel nostro paese e non: purtroppo il messaggio non sembra essere arrivato alle autorità Norvegesi (la catena Coop, nello specifico) che hanno bandito la bellezza di cinquantuno titoli dalle catene di distrubuzione.
Non sono state rilasciate ulteriori dichiarazioni da parte di coloro che hanno attuato la norma, ad esclusione di quella che vi riportiamo qui sotto: " La decisione di rimuovere i giochi è stata presa quando abbiamo realizzato qual era lo scopo dell’attacco – dichiara il portavoce – Al momento per noi è meglio evitare di distribuire giochi come questi e non saremmo sorpresi che altri paesi facciano lo stesso".
Ulteriori perplessità sono suscitate leggendo la lista dei titoli "violenti", che includeva la saga Call of Duty, World of Warcraft, Modern Warfare e molti altri.
È quindi corretto che le case di distribuzione siano danneggiate economicamente e condannate con prove non confutate?
È quindi corretto che i giocatori Norvegesi, magari in futuro anche di altri paesi, non possano godere di titoli di spessore proibiti nella loro patria?
È quindi corretto che questa misura non faccia altro che incrementare la pirateria, vista l’irreperibilità dei giochi in quello stato?
Se una misura simile venisse attuata in Italia, quali sarebbero le reazioni di voi giocatori?