Activision Blizzard: Microsoft risponde all’antitrust UK

Toni molto duri da parte di Microsoft all'antitrust del Regno Unito riguardo l'acquisizione di Activision Blizzard.

La vicenda dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft sta continuando inesorabilmente alimentando un grande e costante interesse all’interno dell’industria videoludica. Dopo la doccia fredda della CMA britannica sull’operazione compiuta dal colosso di Redmond e Sony che è apparsa molto contraria sulla questione, è arrivata la risposta di Microsoft grazie a un documento pubblicato su Twitter dal giornalista di The Verge, Tom Warren.

Microsoft Activision Blizzard King

Stando da quanto riportato nel documento è chiaro come il colosso di Redmond non sia affatto contenta della decisione presa dall’antitrust britannica di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard, ritenendo di star assecondando troppo le recenti rimostranze di Sony per un’immotivata preoccupazione di monopolio nell’industria. A sostegno di questa tesi ci sono diversi aspetti messi in evidenza da Microsoft nel documento: prima fra tutti la leadership di PlayStation sul mercato per oltre 20 anni con una base installata di più di 150 milioni di console che la rende più grande di Nintendo e oltre il doppio di Xbox.

Anche il fatto che Sony possa permettersi di incrementare i prezzi delle sue piattaforme senza possibili ripecussioni è un altro fattore messo in evidenza dal colosso di Redmond, così come le recenti acquisizioni di Bungie (lo studio dietro Destiny), Haven Studios, Lasengle e Savage Games che hanno ampliato il numero di studi tra le fila dei PlayStation Studios. Inoltre viene evidenziato come nel 2021 lo store PlayStation abbia accolto più di 280 esclusive first e third party (cioè cinque volte maggiore rispetto a Xbox) e che la divisione gaming verdecrociata stia all’ultimo posto tra le console, al settimo posto su PC e non presente sul fronte mobile.

Uno spazio nel documento è stato dedicato anche sulla questione Call of Duty, probabilmente il vero indiziato della diatriba Microsoft-Sony. In tal proposito viene ribadita la volontà del colosso di Redmond di supportare il brand anche su PlayStation, nonostante ci siano prove che dimostrano come il numero di utenti che giocano allo sparatutto e che sono attivi mensilmente sulla piattaforma di Sony sia molto basso rispetto al totale. In soldoni, il colosso sostiene che “se tutti i giocatori di Call of Duty su PlayStation passassero a Xbox, la base dell’utenza Sony rimarrebbe comunque più grande”.

Infine a proposito delle preoccupazioni della CMA britannica sul mercato streaming, Microsoft aggiunge di non avere alcun vantaggio con Xbox a causa del limitato supporto della piattaforma con Xbox Cloud Gaming rispetto alla concorrenza.

Activision Blizzard Call of Duty

Insomma, una risposta molto netta e dura da parte di Microsoft, volenterosa di difendere l’operazione di Activision Blizzard con le proprie forze e provando a calmare le preoccupazioni emerse da Sony. Staremo a vedere nei prossimi mesi l’evoluzione della vicenda.

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