Bully 2 solo dopo Max Payne 3 secondo Dan Houser
Apprendiamo da un’intervista rilasciata a Gamasutra da Dan Houser, co-fondatore di Rockstar Games, che il sequel di Bully potrebbe essere più vicino di ciò che molti sospettavano. Si tratta di un progetto più volte citato nella cronaca del settore, eppure mai concretizzato da ben cinque anni a questa parte.
Per chi non conoscesse Bully, o Canis Canem Edit come era stato battezzato nella versione PAL, si tratta di un irriverente open-world game ambientato nel più classico universo dei college americani. Uno studente prepotente e sociopatico, Jimmy Hopkins, viene rinchiuso dalla madre nel selvaggio colleggio privato detto Bullswoth Accademy, un luogo infido e comandato da bande di ragazzi tutt’altro che amichevoli. Jimmy deve farsi strada tra personaggi coloriti di ogni tipo e deve affrontare peripezie varie per diventare re della scuola.
Forse unico titolo di nicchia nella produzione della nota azienda, Bully usciva per PlayStation 2 nel 2006, per poi essere riproposto per Wii, Xbox 360 e PC nel 2008. Da allora le notizie inerenti un possibile seguito sono state scarne e piuttosto saltuarie. Ad oggi non si conoscono ancora i dettagli circa l’eventuale continuazione della serie, né tantomeno quelli di una possibile chiusura.
Dan Houser spiega il perchè di questa scelta, puntualizzando che è precisa e ponderata volontà dell’azienda non iniziare a lavorare ad un sequel subito dopo il lancio di un prodotto. Preferiamo aspettare che i tempi siano maturi, dice Houser, e che si sia venuta a creare la giusta dose di attesa o disappunto. In quel momento decidiamo come procedere per il meglio. Bully è un franchise che adoriamo come Max Payne e potrebbe tornare in futuro. Per ora focalizziamo la nostra attenzione su Max Payne 3, poi vedremo.
Restate con noi per ulteriori dettagli in merito.