Fallout: New Vegas – Inside the Vault parla Frank Kowalkowski
Continua la rubrica Inside the Vault che ci presenta i personaggi che lavorano al prossimo Fallout: New Vegas.
Oggi è la volta di Frank Kowalkowski, Programmatore capo di New Vegas.
Quale è la tua attività presso Obsidian?
Sono Programmatore capo di Fallout:New Vegas. Questo significa che lavoro con il team di programmazione per definire l’implementazione tecnica del gioco. Significa anche che posso sedermi con Josh e un programmatore e controllare che quello che ha deciso di codificare si conformi a quando richiesto dal team di progettazione. Fornisco anche l’assistenza tecnica alla squadra quando necessaria. Si tratta di un lavoro decisamente sociale rispetto a quanto la maggior parte di voi potrebbe pensare ma ho tempo a sufficienza per sedermi e lavorare su quanto mi compete.
Quando hai capito che volevi occuparti di programmazione?
Stranamente, ho sempre pensato che sarei diventato un autore quando ero alle superiori dove in realtà per la prima volta ho dovuto dimostrare le mie capacità creative. Sono anche riuscito a vincere una serie di premi per la mia creatività e mi sono iscritto all’università ad Inglese. Dopo il mio primo anno da matricola, quando ero già passato a Fisica, mi è stata offerta una borsa di studio in programmazione e l’ho accettata. 10 dollari all’ora a quei tempi significava che potevo permettermi tante pizze surgelate la sera. Ho davvero cominciato seriamente ad occuparmi dell’aspetto relativo alla soluzione dei problemi nella programmazione ed ora eccomi qui. La programmazione dei videogiochi, molto diversamente dall’inizio quando ero un semplice programmatore tradizionale, è davvero molto molto selvaggia per natura. Spesso devo risolvere problemi che non mi ero mai sognato di pensare che avrei dovuto risolvere e alla fine riesco comunque a venirne a capo.
Cosa ami del tuo lavoro? Ed invece cosa non ti piace?
Mi piace far parte del processo di sviluppo del gioco, risolvere i problemi o aiutare a progettare un sistema. Lo sforzo collaborativo non riesce ad essere apprezzato fino in fondo fino a quando non si vede il gioco finale che esce dal caos e dalle lunghe ore di lavoro. Sedersi e sentire qualcuno in una conferenza stampa che pensa che il sistema su cui hai lavorato sia davvero interessante, senza che tu abbia sostenuto che sia il tuo sistema, è davvero incoraggiante. Soprattutto mi piace capire come andranno le cose. Risolvere un bug o semplicemente capire come fare a inserire il sistema X nel gioco.
La parte che mi piace meno è lasciare idee e caratteristiche inutilizzate. Non hai mai tutto il tempo che pensi di avere, ma beh, anche se non sempre è così divertente. Un altro aspetto sono tutte le ore che passo lontano da mia moglie e dai miei bellissimi bambini (risultato: approvazione della moglie). Obsidian è abbastanza flessibile con il nostro lavoro e questo è un bene perché ti permette di stare con i tuoi figli non solo quando dormono.
Come hai cominciato a lavorare per quest’industria?
Ho cominciato con un mod di Quake 3. Bellissimo. Ho cominciato a fare cose che erano fuori dall’ordinario, come trasformare Quake 3 in una lotta mortale con riferimento agli RPG. Ed ho impressionato qualcuno talmente tanto che alla fine ho avuto il lavoro come sviluppatore su PlayStation 2.
Hai consigli da dare a chi comincia?
Realizzate giochi. Puoi continuare a dire quanto ti piacciano i giochi e credimi, la maggior parte di noi continua a farlo. Ma la chiave per riuscire ad entrare in questo mondo magico è dimostrare che ti piace creare giochi tanto quanto giocare. Gli strumenti a disposizione sono innumerevoli e gli SDK sono a disposizione di tutti. Metterci le mani e diventare un esperto nel loro utilizzo, essere creativi, è sicuramente il modo migliore per dimostrare di voler creare giochi. Abbiamo assunto alcuni dei migliori modder delle varie comunità di giochi per lavorare da noi a Obsidian.
Ad oggi quali sono i maggiori successi della tua carriera?
Lavorare con (“inserire il nome della persona responsabile della mia valutazione annuale”)! Ma credo che il vero successo della mia carriera sia stato lavorare a Black Isle. Mi ha permesso di diventare un vero sviluppatore di giochi, quello che sono oggi. Ho dovuto lavorare con tante persone, tutte qualificate, molte delle quali sono passate a Obsidian con me. Lavorando a Black Isle, ho potuto sviluppare gli RPG e lavorare in un ufficio che pullulava di sviluppatori di videogame. Ho visto centinaia di giochi ovunque ma anche macchine caffè che avrebbero potuto permettere di dare da bere ad un esercito. E’ stato il mio posto di lavoro in cui mi sono sentito a casa “progettiamo videogame e amiamo farlo”. Poi sono passato a Obsidian, e qui l’unica cosa che cambia è la macchina del caffè che è davvero perfetta.
Quale è il tuo gioco preferito tra tutti?
Adoro i videogame per cui è difficilissimo dare una risposta di quale sia il mio preferito. Amo l’originale Fallout. Mi ricordo che era unico ai tempi ed è stato uno dei primi giochi su cui mi ricordo potevi parlare con gli sviluppatori online attraverso i forum Interplay. Sì credo proprio che sia stato il progetto che per ora ho preferito, davvero di successo.
Quali sono i giochi che aspetti con ansia?
Amo gli RPG e mi piacciono gli sparatutto su console. Fallout: New Vegas sarebbe sicuramente il primo della lista, ma non è facile rispondere alla tua domanda. Sto aspettando con ansia di vedere le prossime proposte di Bioware e Bethesda per rallegrare il lato RPG che è in me. Mi è piaciuto Battlefield: Bad Company 2, ed è difficile aspettare il prossimo Medal of Honor perché permetterà di utilizzare lo stesso motore multiplayer. Halo: Reach è un altro gioco per cui perderei tempo e che, non appena avrò finito Red Dead Redemption, merita la mia attenzione su Xbox 360. In altre parole, come vedi, sono tanti.
Il peggior lavoro che hai mai svolto?
Lavorare in una fabbrica di biscotti a Woodfield Mall appena fuori Chicago. I nostri manager facevano dei lavori veri durante i nostri turni, lasciandoci senza guida. Lo stipendio era bassissimo e le ore di lavoro lunghissime per un ragazzino delle superiori.
Che cosa ti piace fare nel tempo libero?
Di solito mi piace giocare ai videogame nel mio tempo libero e poi cerco di dedicare abbastanza tempo alla mia famiglia a fare quello che fanno tutti di solito nel Sud della California. E’ abbastanza frequente vedermi girovagare dalle parti di Disneyland o Wild Animal Park o Seaworld. Non pensi che per tutto il tempo che passo fuori nel corso del fine settimana con la mia famiglia sia sufficientemente abbronzato, ma poi le lunghe ore trascorse in ufficio si bruciano tutta la abbronzatura, per tornare al quel colorino pallido-grigiastro che piace tanto ai nostri dirigenti.
Altro che vorresti condividere con noi?
New Vegas è lo sviluppo di un sogno trasformato in realtà. Mi sono trasferito in California deciso a sfondare nell’industria dei video giochi, facendomi forte della mia esperienza di gioco con Fallout e dopo le lunghe discussioni con gli sviluppatori sui forum Interplay.