Gavin: “Lo script di The Last of Us è ai livelli cinematografici”

Nel 1986 fondò la Naughy Dog contribuendo alla creazione di titoli del calibro di Crash Bandicoot e Jak & Daxter: non parliamo di Jason Rubin, ma di Andy Gavin, programmatore di videogiochi che con la sua infrastruttura tecnologica in linguaggio LISP creata per la Naughty Dog si è guadagnato una nomina al MIT. 

Tramite il suo sito ufficiale, nel quale Gavin ancora parla di videogiochi pur rimanendo quasi del tutto estraneo all’industria moderna, diversamente da Rubin che ha rivestito il ruolo di presidente della THQ prima del fallimento della stessa, arriva una corposa recensione di The Last of Us. “Un titolo che chiunque si interessi di videogiochi deve avere” è il giudizio, più che aspettato sinceramente, di Gavin, che sottolinea come il punto più alto dell’intera produzione lo raggiunga lo script di Neil Druckmann, capace di realizzare un plot cinematografico con grandissimi effetti. 

“Sebbene a volte mi sembra che la seconda metà di un libro o di un film sia molto più debole, The Last of Us mi ha smentito – continua Gavin – e anzi, la seconda metà si conferma migliore della prima”. Insomma note di merito infinite per l’ultimo titolo dei Naughty Dog, che dopo Uncharted hanno trovato una nuova miniera di platino.

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