Guida ai misteri di AC Revelations: vi illustriamo il secondo e il terzo teaser

E’ noto che campagne virali e teaser non facciano altro che creare attesa e confusione. Per evitare di perdere il sonno inutilmente, in merito a questo nuovo fantomatico capitolo della serie Assassin’s Creed, cerchiamo di ordinare le idee.
Il 30 Aprile, tramite Facebook, viene rilasciato un oops-video, un filmato flash (dal chiaro intento provocatorio) che rivela probabile titolo e personaggio del nuovo gioco di Ubisoft: AC Revelations con il ritorno di Altair. Ovviamente tutte congetture.

Il 2 Maggio viene rilasciato il secondo teaser, il quale segue fedelmente lo stile del primo. Un confuso filmato ci mostra una mano (con tanto di lama celata) e una fortezza sulla sinistra, mentre sulla destra si susseguono altri messaggi lampo, quasi di tipo subliminale. Parliamo di ulteriori scritture arabe e un misterioso simbolo riconducibile, secondo molti, al famoso Disco di Festo, uno dei più celebri misteri archeologici ancora irrisolti. Seguendo questa pista, la nostra attenzione viene dirottata sull’isola di Creta, la più grande isola della Grecia, luogo in cui il disco, datato comunemente 1700 a.C., è stato rinvenuto nel 1908. 

 

 

Da qualche ora poi, è stato rilasciato un terzo teaser. Questo filmato contiene una data che dovreste conoscere, 24/06/1459, e ci mostra la basilica di Hagia Sophia, ad Istanbul (la fu Costantinopoli). C’è anche un ennesima figura, un simbolo o un disegno non riconosciuto.
 

 

Se pensate che questo sia tutto, vi sbagliate. Sul web è stato rilasciato altro materiale, più precisamente ciò che trovate a questo link. Ne veniamo a conoscenza grazie all’ottimo lavoro svolto dai ragazzi del blog La Verità dell’Animus, un sito amatoriale dedicato ai misteri più occulti della saga. Nel filmato che potete trovare seguendo il link, sono state fatte delle aggiunte, delle scritte. Vi riportiamo quì sotto il testo integrale, in corsivo, con le dovute interpretazioni:


//26051512.dat.ark
  (= 26 Maggio 1512 – Morte del sultano ottomano Bayezid II)

//24061459.dat.ark  (= 24 Giugno 1459 – Nascita di Ezio Auditore)

//06111494.dat.ark  (= 6 Novembre 1494 – Nascita del sultano ottomano Solimano il Magnifico)

 

//11011165.dat.ark  (= 11 Gennaio 1165 – Nascita di Altair? In molti la ricollegano al 26 Febbraio dello stesso anno)

//10091509.dat.ark  (= 10 Settembre 1509 – Terremoto ad Istanbul, conosciuto come il "Giorno del Giudizio minore")

 

//15061511.dat.ark  (= 15 Giugno 1511 – C’è chi dice probabile data di nascita dei figli di Ezio)

Una lista di cosa? Sono palesemente dei file, in un formato piuttosto curioso (dat. come data? .ark come archeologico? date archeologiche?). Di sicuro sono delle date e noi ben conosciamo quale sistema può avere date come file: l’Animus. Quello a cui assistiamo è il caricamento di una sessione. Da notare che alcune date sono meno distanziate di altre.


Syncherror…

{s17.animaeauditore.ddna6.8.8}
fatal error: failed to reinitialize

Sembra ci sia un errore di sincronizzazione. L’Animus non riesce ad accedere ai file ed entra in una fase di stallo. Possiamo benissimo leggere Soggetto 17 ed Ezio Auditore. Cos’è 6.8.8?


***Resetting***

Loading Firmware…Animus 2.03

Capito bene? Il sistema viene resettato e ci troviamo ad ammirare l’avviamento di una nuova versione dell’Animus! Sino ad ora era stato utilizzato il 2.0


sourcestophisycs.aphy

sourceislandtest.ageo

Initializing…

Populating…

Il programma carica un ambiente fisico, un’isola sembrerebbe (con l’estensione .ageo che ricorda Egeo, il mare dove si trova Creta), poi inizializza e popola l’ambiente.
 

s17.animaMemArchive1.ark

s17.animaMemArchive2.ark

s17.animaMemArchive3.ark

s17.animaMemArchive4.ark

s17.animaMemArchive5.ark

s17.animaMemArchive6.ark

s17.animaMemArchive7.ark

s17.animaMemArchive8.ark

s17.animaMemArchive9.ark

s17.animaMemArchive10.ark
s16.animaMemArchive1.ark

s17.animaMemArchive11.ark

s17.animaMemArchive12.ark


Una lista di ricordi, di sequenze genetiche; sono 12 in totale e tra di esse spicca quella del Soggetto 16 (ancora lui). A questo punto il video riparte, mostrandoci la scritta araba riconducibile ad Altair.

A voi l’ardua sentenza.

 

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