L’Irlanda punta sui videogiochi

L’Irlanda, insieme alla Grecia, è una di quelle nazioni che più ha risentito di questa crisi economica mondiale. E’ per questo che ultimamente ha deciso di investire in alcuni settori prima trascurati e uno di questi è proprio quello dell’industria videoludica.

L’intento, in questo senso, è quello di raddoppiare il numero di posti di lavoro del settore, portandoli da 2000 a circa 4500 entro il 2014. Un proposito arduo ma lodevole, che verrà attuato seguendo sei punti guida che vengono illustrati nel dettaglio quì (per chi conosce l’inglese). La filosofia generale è quella di spingere la ricerca e lo sviluppo, aumentare la propria visibilità e accelerare la crescita del settore stimolando nuove connessioni tra settori collegati, sia a livello nazionale che internazionale.

Richard Bruton, ministro del lavoro, dell’impresa e dell’innovazione, ha definito il mondo dei vg come un settore pionieristico all’interno della più ampia economia digitale; un’attività dinamica, innovativa e stimolante. Si è detto poi convinto del fatto che l’Irlanda abbia le basi giuste su cui costruire un futuro solido e che le permetteranno di differenziare la propria offerta nel panorama internazionale.

Di certo il verde Paese è sulla buona strada, considerando la recente apertura di BioWare Ireland, un piccolo centro di appena 200 impiegati indubbiamente destinato a crescere.

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