L’update 1.1 per Star Wars: The Old Republic e le sue problematiche
L’update 1.1 "Rise of the Rakghouls" della scorsa settimana ha apportato alcuni cambiamenti al comparto PvP (Player VS Player) di The Old Republic. BioWare ha inoltre pubblicato informazioni riguardanti i piani per il futuro del lato competitivo del gioco, il quale dalla release si presenta forse come la parte meno accurata dell’intero prodotto.
Secondo Michael Bitton, manager della community di SW:TOR, l’update 1.1 ha "migliorato" il PvP open world su Ilum, affinchè la situazione di ristagno nell’end game fosse un pò meno sgradevole. Però è anche vero che, se questa manovra di BioWare è stata utile a garantire una certa soglia di divertimento ai videogiocatori, non è piaciuta proprio a tutti. Infatti secondo le opinioni degli utenti di SW:TOR, questi cambiamenti applicati al gioco senza che venisse prima rilasciata un’anteprima dell’update, si sono rivelati un grande errore di BioWare. Il gioco che già presentava problemi di bilanciamento tra le due fazioni, sta finendo sempre più in rovina. I giocatori stessi, hanno proposto a BioWare metodi per far si che ci sia un bilanciamento tra le due fazioni. Certamente, non ci vuole un genio per pensare a dei trasferimenti gratuiti del proprio personaggio alla fazione avversaria, o semplicemente bonus di esperienza applicati alla fazione meno popolata. E’ ovvio che un gioco a due fazioni è molto più difficile da gestire di un gioco a tre fazioni, ma come la saga di Guerre stellari vuole, le "forze" sono due, e due soltanto. Se proprio BioWare non è intenzionata ad offrire bonus alla fazione in svantaggio per rimediare ai propri errori, i giocatori in inferiorità numerica si augurano almeno di trovarsi ricompensati con dei vantaggi nei campi di battaglia in base alle uccisioni inflitte alla fazione avversaria. Un valido compromesso, per chi deve affrontare innumerevoli avversari, nelle avversità numeriche.