Microsoft ha imparato la lezione PSN. Identifica un baby hacker e gli offre un lavoro
Probabilmente il paragone non ha alcuna attinenza, eppure, dopo aver assistito alla clamorosa escalation di attacchi contro Sony, è singolare vedere come Microsoft tratti i suoi "criminali" con guanto di velluto. Paul Rellis, general manager di Microsoft Irlanda (una delle sedi in foto), ha difatti dichiarato che, di recente, la compagnia si è trovata a dover gestire il caso di un baby hacker. Parliamo di un pirata di soli 14 anni responsabile di un hack a Modern Warfare 2.
Forse memore di quanto accaduto a Sony dopo il pressante ed invasivo procedimento legale contro Geohot, MS ha deciso di non citare in giudizio il ragazzino, bensì di offrirgli un lavoro. Rellis avrebbe anche affermato, mediante l’Herald, di come sia intenzione della compagnia utilizzare le capacità del ragazzo per fini utili. Sicurezza? Plausibile.