Muore di trombosi a vent’anni. La colpa è ancora dei videogames?

Sembra proprio che in questo periodo i media si stiano scatenando con una campagna di disinformazione totalitaria verso i videogiochi. Dopo la strage di Oslo e 51 titoli finiti sul banco degli imputati, ora tocca alla saga Halo essere protagonista di un episodio poco piacevole avvenuto in Gran Bretagna.

Chris Staniforth gioca ad Halo per più di dodici ore al giorno, motivo che, stando a quanto riportato dal Sun, gli ha causato una trombosi venosa.

 

"Da genitore pensi che giocare ai videogames non possa fare alcun male ai propri figli perché sai che cosa stanno facendo – asserisce il padre del defunto – E invece i ragazzi che in tutto il paese giocano per per lunghi periodi non si rendono conto che potrebbero morire"

"I giochi sono divertenti e una volta che hai iniziato a giocare è difficile smettere. Negli anni Chris ha diverse console, dalla Playstation alla Xbox. Non è colpa dei produttori se le persone le usano per tanto tempo, ma voglio mettere in evidenza i pericoli che possono sorgere"

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