Omicidio di Udine: ennesima colpa data ai Videogames
I videogiochi sono tornati tristemente alla ribalta nell’ultimo fatto di cronaca nera accaduto ad Udine, dove un pensionato di 66 anni, Mirco Sacher, è stato ucciso da due giovani ragazze quindicenni.
Le due, con molta furbizia, hanno raccontato ad un testimone di essersi sentite come nel videogame GTA mentre uccidevano il pensionato. Detto fatto le principali testate italiane hanno subito preso al balzo la notizia con titoloni del calibro di: “Svolta nell’omicidio di Udine: «Ucciso come nel videogame»” pubblicato dall’Unità e “Delitto di Udine, il racconto delle ragazzine «Era come stare nel videogame Gta»” pubblicato dal Corriere.
Le testate hanno descritto la violenza all’interno del videogioco cercando di trovare un nesso con il comportamento delle ragazze, che hanno rubato l’auto alla vittima e viaggiato senza una meta fino a Mestre.
Come per i precedenti casi che vi abbiamo descritto questo è l’ennesimo tentativo di utilizzare i videogame come Caprio espiatorio, cercando di dimostrare senza prove scientifiche un nesso tra la violenza dei videogame e la violenza del mondo odierno.