Robin Williams, videogiocatore silenzioso: da Zelda a Call of Duty

Un attore da Premio Oscar, sì, ma anche un videogiocatore, forse inaspettato. Per qualcuno era cosa nota, d’altronde sua figlia, Zelda Williams, ha un nome abbastanza inequivocabile: i due, in coppia, erano anche stati scelti appositamente come testimonial degli spot di Ocarina of Time 3D per Nintendo 3DS e di Skyward Sword per Nintendo Wii. Però Robin Williams non era solo un fedele appassionato dell’odissea di Link e della sua principessa, perché era stato anche altro, come videogiocatore, in vita.

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Un anno fa su Reddit Williams si era lasciato andare in un fantastico “Ask Me Anything”, concedendo risposte a tutte le domande che arrivavano dai suoi fan o anche da persone che erano accorse semplicemente per curiosità, per parlare con uno degli attori più di successo degli ultimi anni. Si scoprì subito che Williams era un accanito fan di Call of Duty: «Sto ancora aspettando il prossimo capitolo. È sicuramente una cosa inusuale per me, perché ho viaggiato molto tra Iraq e Afghanistan e vorrei vedere persone che tornate dal proprio servizio militare iniziassero a giocare a Call of Duty per dire “ho vissuto queste cose in prima persona e gioco comunque a questo titolo…”». Ma di certo, anche se foste i migliori giocatori dello sparatutto Activision, non avrete mai incontrato online l’attore di Chicago: «Farmi battere da un ragazzino di 11 anni è davvero frustrante».

Williams ha atteso con ansia anche la Xbox One: «Sto giocando a Battlestation Pacific e sto aspettando la nuova Xbox: non posso immaginare come la grafica possa migliorare ancora. Sarà come se quei personaggi si trovassero a vivere a casa vostra. Dovrò chinarmi e nascondermi per andare in bagno!». Tutte le risposte arrivavano sempre con irriverenza, con la classica e proverbiale ilarità che Robin Williams ha sempre avuto, da attore. Era un videogiocatore silenzioso, mai ingombrante e che, nonostante l’età, aveva saputo godere del medium videoludico. E in attesa di conferme sul possibile suicidio, viene da dire: non è da tutti scegliersi la morte.

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